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"Oggi, martedì 6 marzo, alle ore 12.00, nella Sala Consiglio della Camera di Commercio, si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione dei dati Movimprese 2006 e dei dati sul valore aggiunto provinciale.
In base alle risultanze del registro camerale relative all'anno 2006, le imprese iscritte presso la Camera di Commercio, a fine dicembre, raggiungono le 56.761 unità, di cui 46.798 attive (l'82,4% del totale).
Il tessuto imprenditoriale pontino si presenta ancora in crescita, nel corso del 2006, con un tasso di sviluppo pari al +1,7%, in linea con la dinamica registrata in corrispondenza del 2005 (+1,8%), che si traduce in aumento della base imprenditoriale, in valore assoluto, di oltre 950 unità (ammontavano a 972 lo scorso anno), risultato della differenza tra le 4.010 imprese che si sono iscritte al Registro tra gennaio e dicembre 2006, e le 3.059 che si sono cancellate nello stesso periodo.
Rispetto all'anno precedente, si registra una sostanziale stazionarietà sia del tasso di natalità, che si conferma pari al +7,2%, che del tasso di mortalità imprenditoriale che si attesta al +5,5% (dal +5,3% del 2005).
Occorre, tuttavia, precisare che si è provveduto alla depurazione dei dati dall'effetto delle cancellazioni d'ufficio, effettuate nel corso del 2006. Sulla base di recenti disposizioni normative, infatti, l'Ente camerale ha provveduto, a partire dalla fine del 2005, a sollecitare la cancellazione dal Registro delle imprese che presentano determinati vincoli (mancato compimento di atti di gestione negli ultimi tre anni, irreperibilità o decesso del titolare per le ditte individuali, decadenza dei titoli abilitativi, ecc..). Nel 2006, tale procedura ha inciso sul numero complessivo di cancellazioni per una quota pari al 6,1% e, nel dettaglio, ha riguardato prevalentemente le ditte individuali operanti nel comparto agricolo.
L'analisi del movimento anagrafico per forma giuridica evidenzia una flessione delle imprese individuali, per le quali si registra una saldo negativo pari a -38 unità (era positivo e pari a +4 l'anno precedente), mentre si conferma la maggiore preferenza per la tipologia delle società di capitali, con un tasso di crescita del +6,3%.
L'analisi per settore di attività economica è stata realizzata senza considerare l'elemento delle cancellazioni d'ufficio in quanto, a tal riguardo, non si dispone ancora del dato disaggregato; tuttavia, è noto il fatto che il settore agricolo sia quello maggiormente coinvolto, per cui si preferisce escludere dall'analisi tale comparto.
Rispetto all'anno passato, emergono le ottime performance di crescita per le costruzioni (+4,9%), i servizi immobiliari (+4,8%) e l'intermediazione monetaria e finanziaria (+4,1%), ai quali è ascrivibile la quasi totalità del saldo. Positivo anche il bilancio per il settore degli alberghi e ristoranti (+2,6%), così come si conferma in espansione la dinamica evolutiva dell'industria manifatturiera (+1,8%) e del settore commerciale (+1,0%).
