In piazza contro la crisi protesta del sindacato

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«GRAZIE per essere in tanti a manifestare e ad esternare in tanti il malcontento per la gra­ve crisi del nostro territorio». E' trascinante Pasquale Ver­rengia. Il segretario generale della Cisl insieme ai due segretari Salvatore D' Incertopadre della Cgil e Luigi Garullo della Uil ieri mattina è inter­venuto nel comizio di piazza della Libertà con parole coinvolgenti.

Lo sciopero generale dell'industria e del commercio, 2 delle 19 categorie della provin­cia, si è svolto alla pre­senza di circa 1500 per­sone. Nelle industrie l'adesione è stata dell' 80%. Una manifestazione perfettamente riu­scita e che ha visto per la seconda volta in po­chi mesi, l'azione di un sindacato unito, in mo­do responsabile con un unico obiettivo priorita­rio: il rilancio quantita­tivo e qualitativo del­l'occupazione. «Uno sciopero voluto per le fabbriche in difficoltà, per i licenziamenti e le liste di mobilità, per un'edilizia in lotta anche per il contratto provinciale e per un commer­cio dove c'è ancora troppo lavoro nero, per un turismo che non può essere soltanto quello del 'mordi e fuggi' dei week end ma che devono di­ventare il vero traino di tutta la nostra economia per 12 mesi l'anno» Pasquale Verrrengia traccia con sintesi precisa i contorni della crisi del territorio. «Abbiamo sempre detto che il nostro impegno, l'impe­gno del sindacato, ha anche bisogno della concertazione con istituzioni e parti datoriali – ha detto Verrengia – e a lungo, unitariamente, abbiamo lavorato per creare le con­dizioni giuste, per portare tutti questi soggetti intorno a un tavolo di confronto, per discu­tere e condividere progetti e priorità». Un primo risultato positivo è quello ottenuto lunedì scorso in Regione.

«Il primo obiettivo conse­guito a margine di questo sciopero – dichiarano Salvato­re D'Incertopadre della Cgil e Luigi Garullo della Uil – è la convocazione per il 18 no­vembre del tavolo di concerta­zione regionale che si farà in Provincia, a Latina. Un incon­tro al quale parteciperanno il Presidente della regione La­zio Marrazzo e gli assessori regionali, alla presenza degli amministratori provinciali e delle parti sociali ed economi­che. Per Cgil, Cisl e Uil – ha aggiunto D'Incertopadre – questo è un punto di partenza che deve servire a dare voce al territorio nell'ottica di uno sviluppo armonico della Pro­vincia». Lavorare insieme per per giungere alla completa va­lorizzazione delle ricchezze del. territorio l'imperativo ricorrente. «Non vogliamo es­sere più la 'cenerentola' del Lazio – ha aggiunto Verrengia – e non vogliamo essere una provincia tagliata fuori, isola­ta dalle grandi vie di comuni­cazione». Un richiamo anche alla sicurezza del territorio e uno stralcio al concetto di glocalizzazione» del profes­sor Giuseppe De Rita. Equili­brio tra le esigenze globali e le esigenze locali un concetto che non si concilia ancora con questo territorio.

Fonte: Latina Oggi [Licia Pastore]