NUOVI INVESTIMENTI per il settore ortofrutticolo, il Mof punta in alto e propone l'istituzione del «distretto agroalimentare di qualità» alla Regione.
E' quanto è stato deciso all'unanimità nel corso dell' incontro che si è tenuto alcuni giorni fa presso il mercato ortofrutticolo di Fondi, una riunione a cui hanno partecipato i rappresentanti provinciali di numerose associazioni datoriali, sindacali e di categoria. «In provincia di Latina – ha dichiarato il presidente della società di gestione del centro agroalimentare all'ingrosso di Fondi Pino La Rocca – abbiamo le produzioni certificate, tradizionali e tipiche; esiste un riconosciuto sistema di relazioni tra le imprese agricole e quelle agro-alimentari: dalla produzione alla lavorazione, dalla trasformazione alla commercializzazione; inoltre vi è un consolidato sistema di integrazione tra produzione e territorio nonché capacità di fornire innovazione tecnologica, formativa ed organizzativa per le imprese agro-alimentari. Crediamo, insomma, che quella dell'ortofrutta sia una filiera già strutturata, in grado di rispondere pienamente a tutti i requisiti per l'individuazione sul territorio pontino, da parte della Giunta Regionale, di un distretto agroalimentare di qualità caratterizzato proprio da questo sistema produttivo. L'incontro, è servito a raccogliere l'adesione praticamente unanime relativamente all'opportunità di proporre alla Regione Lazio di puntare sull'ortofrutta in vista dell"imminente istituzione dei cosiddetti distretti agro-alimentari di qualità, una sorta di sistema produttivo integrato la cui formale individuazione, disciplinata da un'apposita Legge Regionale consentirà non solo di usufruire di specifici finanziamenti regionali ma anche di facilitare l'accesso ai sostegni economici previsti dal Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 e dall'Unione Europea più in generale». Un progetto, quindi quello del distretto agroalimentare di qualità per organizzare sinergicamente le esperienze dei vari soggetti interessati, dai produttori agricoli ai commercianti all'ingrosso, al fine di avviare un programma di crescita per affrontare con maggiori possibilità di successo le sfide ormai ineludibili della globalizzazione dei mercati e dell'internazionalizzazione delle imprese.