Cosa pensano le associazioni produttive della manovra del Ministro Tommaso Padoa Schioppa?
«Confindustria Latina – spiega Sergio Viceconte – in linea con quanto affermato dagli organi nazionali di Confindustria conferma un giudizio preoccupato sulle scelte operate dalla finanziaria. Ci si sarebbe aspettati più tagli agli sprechi e alle spese improduttive, meno imposte a livello sia centrale che locale e più riforme rivolte al futuro. Confindustria apprezza il taglio del cuneo fiscale, strumento irrinunciabile per il sostegno allo sviluppo. Esso va a beneficio sia delle imprese che dei lavoratori e rappresenta la conferma di un impegno assunto durante la campagna elettorale, ribadito nel programma dell'esecutivo. Al contrario si ribadisce con forza che il trasferimento forzoso del Tfr allo Stato è una scelta sbagliata nella forma e nella sostanza, e per di più ingiusta. Si tratta di denaro prima di tutto dei lavoratori, ai quali viene tolta autonomia di scelta. Anche i rappresentanti dei lavoratori, sembrano, come emerso in questi giorni, rendersene conto. Il provvedimento sul Tfr tocca peraltro la struttura patrimoniale delle imprese, un punto debole di gran parte del nostro sistema industriale. Su questo aspetto – conclude Viceconte – Confindustria auspica un'azione di Governo volta ad affrontare la questione trovando soluzioni con il consenso delle forze sociali interessate».
Enzo Vaccarella, Presidente del Cna rispetto al documento originale parla di un successo della concertazione. «Abbiamo subito manifestato un atteggiamento critico rispetto al documento della Finanziaria – spiega Vaccarella – proprio per questo abbiamo subito cercato un dialogo con il governo per effettuare dei ritocchi su quelli che ci sembravano argomenti insormontabili, come la questione del Tfr che applicato alle piccole imprese sarebbe stato fatale. Questo dettaglio come l'applicazione del cuneo fiscale sempre alle piccole realtà produttive, che ora è stato rimosso, ci fa ben sperare. Fra luci e ombre – conclude quindi il Presidente del Cna – il dato di questo documento può essere considerato positivo rispetto al punto di partenza.
Visto che alle nostre critiche sostanziali è stata data una risposta positiva ritengo che sia stato decisivo il ruolo della concertazione per arrivare ad un risultato che non possiamo non considerare utile».
L'opinione della Coldiretti invece sarà diffusa solo oggi, dopo la riunione dei vertici nazionali che si riuniscono proprio per dire la loro sul documento economico finanziario. «Domani ci riuniamo – ha detto Daniela Santori, presidente della Coldiretti pontina – stiamo analizzando il documento, e quello che posso dire oggi è che ci sono attese. Ci aspettiamo che la finanziaria di questo governo predisponga interventi volti alla valorizzazione delle produzioni locali di qualità e che ci sia un impegno concreto per la trasparenza produttiva e delle etichettature che rendano chiaro il marchio made in Italy: Non solo – aggiunge la Santori – ci aspettiamo degli interventi economici a sostegno delle forme di produzione di energia alternativa e rinnovabile, a partire dalle biomasse, fino al biogas o biodisel ma anche incentivi al fotovoltaico».
Tanto c'è ancora da discutere quindi su questa manovra economica che fino ad ora ha subito già tali e tante modifiche da essere vorticosamente lievitata anche negli stanziamenti. L'originale somma prevista di 34 milioni di euro infatti, ha ormai abbondantemente raggiunto i 40. Si spera che ad ulteriori modifiche non corrispondano altre lievitazioni.
Fonte: La Provincia