Wyeth, uno spiraglio

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APRILIA – SI punta a ridurre i licenziamenti e a far partire un piano industriale che miri
al rilancio della produzione per la Wyeth Lederle.

I sindacati si sono attivati già da tempo per poter impedire la serie di licenziamenti, circa 158, annunciati a settembre dalla multinazionale americana. «La trattativa procede, a rilento, ma va avanti – ha spiegato Luciano Tramannoni della Fimca Cisl – abbiamo delle difficoltà da superare ma siamo decisi ad andare fino in fondo». Durante le ultime settimane si sono susseguiti una serie di incontri interlocutori che hanno permesso ai sindacati di tracciare una linea d'azione per risolvere al meglio la vertenza. L'ultimo confronto si è avuto il 26 ottobre, in Confindustria a Latina. «Abbiamo potuto discutere ancora con i dirigenti della, Wyeth – ha spiegato Tramannoni – per capire le intenzioni dell'azienda per poi prendere delle posizioni più decise. Siamo riusciti ad ottenere un nuovo incontro e abbiamo iniziato una trattativa, per quanto riguarda gli informatori scientifici, per ridurre il numero delle persone da licenziare». Un primo risultato, anche se minimo, è stato ottenuto. I licenziamenti degli in­formatori scientifici verranno ridotti, probabilmente, di al­meno 30 persone. «L'azienda si è detta pronta a rivedere il piano previsto per ridimen­sionare il personale – ha detto ancora il sindacalista – sappia­mo che è lontano l'obiettivo da raggiungere ma stiamo ul­timando una serie di proposte da presentare all'azienda che ci possano permettere di salvare un numero più elevato di informatori. Questo potrebbe accadere anche per i dipendenti interni alla Wyeth ma siamo ancora nella fase interlocutoria, ogni proposta deve essere analizzata». I sindacati attendono ancora delle risposte diverse da parte dell'azienda farmaceutica. Risposte che possano far tirare, finalmente, un sospiro di sollievo ai lavoratori. Il prossimo incontro, quello decisivo, è Previsto per l' 8 novembre sempre in Confindustria a Latina. «In quella sede vorremmo vedere un maggiore impegno da parte dell'azienda – ha precisato il rappresentante della Fimca Cisl – per quanto riguarda sia la volontà di avviare le strategie giuste per risolvere la crisi e sia per quanto concerne le sorti degli operai». I sindacati sono fermi sulle loro posizioni. Innanzitutto per quanto riguarda la gestione interna allo stabilimento di via Nettunense è stato fatto presente che la linea Primary Care mantenga a regime più personale. «Almeno 150 persone – puntualizza Tramannoni – rispetto alle 120 proposte dall'azienda, inoltre per quanto riguarda gli altri dipendenti bisognerà usufruire di alcuni ammortizzatori sociali quali il prepensionamento oppure la volontarietà incentivata». Le organizzazioni sindacali, infine, si aspettano un piano basato sul rilancio della produzione. Intanto, venerdì 10 novembre tutti i dipendenti della Wyeth Lederle di Aprilia, sia interni sia esterni, incroceranno le braccia per otto ore, come faranno tutti gli operai a livello nazionale.

Fonte: Latina Oggi [Raffaella Patricelli]