Il «Kiwi Latina» a stelle e strisce

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PASSARE da 200 grammi procapite all'anno, ad almeno un chilo. Protagonista dell'obiettivo è il kiwi prodotto nella nostra provincia ed i consumatori in questione sono gli americani degli Stati Uniti.

Proprio oltreoceano è stato dèciso di conquistare nuove fette di mercato per quanto riguarda il frutto più famoso del nostro territorio e, di questo, se ne è parlato ieri mat­tina quando c'è stata la presen­tazione dell'ambizioso progetto culinario che ha visto di fronte rappresentati del consorzio «Kiwi Latina», responsabili della grande distribuzione orto­frutticola tra Italia e Stati Uniti e, ovviamente, buyers; coloro, cioè, che dovranno chiudere il cerchio tra produttori italiani e consumatori americani. Si trat­ta di rappresentati a stelle e strisce di catene di negozi ortofrutticoli, grandi centri com­merciali e piccolo distribuzione in Italia per farsi convincere che, quanto esportato fino ad oggi dal nostro paese verso gli States, è solo una piccola parte dell'effettiva potenzialità italia­na: nel 2005 le tonnellate di frutto esportate sono state 8.900 ma si può arrivare addi­rittura a 120mila tonnellate.

Ma perché il kiwi pontino do­vrebbe ottenere più consensi dal palato degli americani, ri­spetto a quelli della Nuova Ze­landa, del Cile, della Cina o a quello italiano – ha spiegato Celso Paganini di "Bella Vita", consorzio che ha il compito di far scoprire il prodotto italiano in campo ortofrutticolo all'e­stero -. E poi lo stesso kiwi ancora non è "radicato" nella dieta americana come dovreb­be. Diciamo che c'è, per l'Ita­lia, un potenziale di vendita del frutto equivalente a circa 120mila tonnellate. Una quan­tità che la provincia di Latina potrebbe coprire per la maggior parte, dato che solo il territorio pontino produce circa 100mila tonnellate di kiwi l'anno».

Ma la cosa non è così sempli­ce come a dirsi: «Serve l'inter­vento del Governo per velociz­zare le pratiche burocratiche – ha aggiunto Paganini – e poi una nuova organizzazione dell'immagazzinamento e trasporto del prodotto che è da rivedere sotto vari aspetti, per ottimizzare anche il fattore qualità/costo». All'incontro hanno preso parte anche Paolo Annavini responsabili del reparto ortofrutta fresca negli Stati Uniti, Enzo De Nicola presidente del consorzio «Bella Vita», il professor Cacioppo esperto di kiwi, e il presidente del consorzio «Kiwi Latina», Gianni Cosmi, al quale è stata affidata la conclusione del meeting: «Già da qualche anno stiamo lavorano per far conoscere il nostro kiwi a tutto il mondo, facendo leva sul marchio Igp, indicazione geografica protetta, che ci permette di produrre un frutto unico per qualità e gusto. E per tale motivo che dobbiamo sempre mantenere altamente qualitativo il nostro ciclo produttivo, per continuare ad essere i primi produttori al mondo di kiwi».

Fonte: Latina Oggi [Alessandro Allocca]