Si apre qualche spiraglio nella vertenza Wyeth. Ieri mattina dall'incontro tra sindacati e azienda, è giunta qualche confortante notizia per i dipendenti a rischio licenziamento. Gli esuberi, infatti, da 120 sono passati a 105. "Naturalmente quella di ieri – dice Luciano Tramannoni della Cisl – è stata una tappa intermedia per chiarire le posizioni della parte aziendale. Ci conforta che sia giunta dall'azienda la disponibilità a trovare soluzioni, naturalmente tutte da vertificare da parte dei sindacati". Il primo obiettivo centrato resta senz'altro quello della parziale riduzione degli esuberi, ed un maggiore impegno per ridurre ancora di più i danni. Sempre se i sindacati si porranno su posizioni più flessibili. L'azienda si è anche detta disponibile a percorrere la strada della collocazione in mobilità, attraverso l'incentivazione di tutti i lavoratori che hanno maturato i requisiti minimi della pensione.
Per il numero di esuberi che rimarrà, sarà effettuata la ricerca di out searching, per individuare società specializzate nella propaganda del farmaco. L' azienda ha fatto sapere che ha avviato tre contatti. Ma il sindacato non prescinderà da tre punti. "La volontà dei lavoratori al cambiamento, il mantenimento delle attuali retribuzioni e la garanzia occupazionale che è da valutare", precisa bene Luciano Tramannoni. Prossimo vertice, ma questa volta per l'affondo finale, è previsto nelle giornate del 27 e 28 novembre.
"Lentamente ci stiamo avviando ad una soluzione – sono le conclusioni del sindacalista della Cisl – l'azienda ha dimostrato disponibilità, ma è ancora tutto da vedere".