Zottola, strumenti più incisivi per lo sviluppo del sudpontino

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GAETA — Vincenzo Zot­tola subito dopo la sua conferma alla guida della Camera di Commercio ha reso noto che vuole rafforzare l'identità ponti­na, indicando quale prio­rità l'ingresso in segmen­ti di mercato associativo dove oggi le industrie non sono presenti. Il pro­gramma è ambizioso. La Confcommercio, senza naturalmente trascurare le associazioni di categoria che già organizza, si candida a rappresentare sindacalmente anche settori economici emergenti, che sono probabilmente pronti a veder tutelare i loro interessi da parte di una sigla autorevole.

Su questa scia è intervenuto anche il direttore generale Condorelli. «E chiaro – aggiunge Carlo Condorelli, direttore pro­vinciale della Confcom­mercio – che simili obiet­tivi non sono perseguibi­li senza adeguare la tipo­logia e la qualità dei ser­vizi offerti. Di qui la deci­sione di costituire – laddove possibile – "centri servizi interdisciplinari" articolati per comprenso­ri territoriali. E il sud pontino in questo settore sarebbe privilegiato.

Di che si tratta? In un futuro molto prossimo, un imprenditore potrà entrare in uno di questi

centri con la possibilità di veder soddisfare una miriade di esigenze: potrà chiedere lumi sulla possibilità di finanziamenti agevolati; ricevere informazioni su come adeguare l'azienda agli obblighi legislativi per i quali ancora non è in regola; ricevere consulenza regale per contenziosi particolari o assisten­za nell'ap­plicazione dei contrat­to di lavo­ro e nella formazione per i suoi addet­ti, solo per indicare i più importanti. Questi centri saranno organizza­ti sul territorio in modo da fornire servizi più qua­lificati ad un più grande bacino di utenza. E pron­ta anche una strategia per arrivare a questi nuo­vi, potenziali soci.

«Staremo di più sulla strada e meno negli uffi­ci. – assicura il presiden­te Zottola – Privilegeremo il contatto porta a porta anche per sfruttare una qualità non facil­mente clonabile dei no­stri addetti: quella di sa­pere entrare in contatto diretto, personale, con il singolo imprenditore. Es­si dovranno battere il ter­ritorio azienda per azien­da, rendere riconoscibile e contattabile un volto del servizio Confcommer­cio».

Fonte: Il Tempo [R.L.]