"Il rilancio parte dal territorio attraverso una programmazione e una concertazione che deve cercare di coinvolgere tutti i protagonisti".
Il segretario generale della Cisl di Latina, Pasquale Verrengia, parla di un grande risultato ottenuto nell'incontro con la Regione "perché c'è il riconoscimento di uno stato di forte criticità del nostro tessuto socio economico e l'istituzione del "Tavolo provinciale". Si apre, dunque, la "Vertenza Latina". L'altro ieri il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, presenti gli assessori allo sviluppo Raffaele Ranucci, al bilancio Luigi Nieri, ai lavori pubblici Bruno Astorre e alla piccola e media impresa e artigianato Francesco De Angelis e per la Provincia di Latina l'assessore alle attività produttive Silvio D'Arco, ha incontrato i sindacalisti pontini Salvatore D'Incèrtopadre (Cgil), Pasquale Verrengia (Cisl) e Luigi Garullo (Uil) ai quali si sono uniti i tre segretari regionali Chiavella (Cgil), Roncon (Cisl) e Moretti (Uil), per ricercare le soluzioni necessarie a risollevare le sorti socioeconomiche di una provincia che sembra abbandonata a sé stessa. Per Verrengia si parte ora "con la fase della condivisione dei programmi e dei lavori di sviluppo, dove per forza di logica dovranno essere superati personalismi e localismi soprattutto di natura politica. Quindi, oggi niente più alibi da parte di nessuno, e chi sarà contro lo sviluppo e il rilancio del territorio verrà allo scoperto". Per D'Incertopadre "i distretti (nautico, turistico, rurale-culturale, chimico-farmaceutico e agroalimentare) che verranno istituiti nel territorio pontino rappresentano la vera risorsa perchè attraverso una pianificazione e una programmazione seria si può giungere alla completa valorizzazione delle nostre competenze, magari aiutati da una politica delle infrastrutture che porti ai completamenti d'opera nel breve". Per Garullo emerge la volonta dei sindacati di "recuperare anche i siti industriali dimessi per attrarre nuovi investimenti e per frenare il degrado che si crea con le aree industriali abbandonate. E' necessario, però, snellire gli iter burocratici e risolvere i nostri cronici problemi di carenza infrastrutturale". Il rilancio, dopo la riconosciuta criticità del territorio pontino, passa per il "Tavolo provinciale". Ciò nonostante i rappresentanti sindacali pontini confermano le otto ore di sciopero indette per venerdì. La prima convocazione del Tavolo provinciale è stata indetta per il 18 novembre.