PMI: oltre 100mila fatture elettroniche attraverso la piattaforma online delle Camere di commercio

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fatturazioneHanno superato quota 100mila le fatture elettroniche emesse con il servizio gratuito delle Camere di commercio, utilizzato ormai da oltre 32mila  imprese. A tre mesi dall’introduzione dell’obbligo per tutte le Pubbliche Amministrazioni di ricevere fatture solo ed esclusivamente in formato elettronico, decolla quindi la piattaforma online messa a disposizione gratuitamente dal sistema camerale per agevolare le PMI e favorire una rapida e completa transizione verso l’utilizzo delle tecnologie digitali, in una strategia pubblica di inclusione digitale.
Il servizio, nato da un accordo tra Unioncamere e Agenzia per l’Italia digitale, è realizzato da InfoCamere e accessibile all’indirizzo https://fattura-pa.infocamere.it. Esso consente alle Pmi registrate al portale di gestire senza alcun costo l’intero ciclo di vita delle fatture elettroniche (compilazione, spedizione, gestione e conservazione digitale a norma per dieci anni), fino a 24 fatture elettroniche l’anno. La piattaforma online è anche raggiungibile sia dai singoli siti delle Camere di commercio, sia dal punto unico di contatto previsto dalla direttiva Servizi europea www.impresainungiorno.gov.it.
“Lo sforzo richiesto al sistema camerale dall’Agenzia per l’Italia digitale in favore delle imprese, soprattutto piccole e medie, per la diffusione della fatturazione elettronica, comincia a dare frutti importanti”, commenta il presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello. “E’ un esempio concreto del contributo che le Camere di commercio possono e vogliono dare per la digitalizzazione del Paese, nodo fondamentale sulla strada della modernizzazione del sistema imprenditoriale”.
Al 1° luglio le oltre 32mila aziende che si sono registrate sul portale hanno utilizzato la piattaforma delle Camere di commercio per emettere un totale di 101.065 fatture elettroniche, pari ad una media di 3 a impresa. In un caso su tre si tratta di imprese individuali. Il 93% delle imprese che finora ha utilizzato il servizio ha meno di 15 addetti. Dal punto di vista territoriale, le imprese più numerose tra quelle registrate alla piattaforma si trovano nel Mezzogiorno (quasi 10mila), seguite da quelle del Nord-Est (9mila). Posizioni confermate anche se si guarda al numero di fatture emesse: le imprese meridionali hanno inviato attraverso il sistema oltre 34mila fatture, seguite da quelle dell’area nordorientale (26mila).

La fatturazione elettronica delle Camere di Commercio (⇓)

La Fattura elettronica: definizioni e riferimenti normativi

Per fatturazione elettronica si intende la possibilità di emettere e conservare le fatture nel solo formato digitale, così come viene indicato nella Direttiva UE n. 115 del 20 dicembre 2001 introdotta in Italia dal Decreto Legislativo di recepimento del 20 febbraio 2004 n. 52 e dal Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 23 gennaio che stabilisce le “Modalità di assolvimento degli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici ed alla loro riproduzione in diversi tipi di supporto”.
Il nuovo standard elettronico è regolamentato dal Decreto interministeriale del 3 aprile 2013 numero 55, che oltre a stabilire le regole in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elettronica, fissa al 6 giugno 2014 la data di entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica verso i Ministeri, le Agenzie fiscali e gli Enti previdenziali; il Decreto Irpef 2014 ha successivamente fissato al 31 marzo 2015 la scadenza per tutte le altre Pubbliche Amministrazioni, tra cui anche le Camere di commercio.
Gli operatori economici, cioè i fornitori di beni e servizi verso le PA, possono: adeguare i propri sistemi contabili per emettere fatture elettroniche PA, oppure rivolgersi ad intermediari, vale a dire soggetti terzi che forniscono strumenti di supporto per la compilazione, trasmissione e per la conservazione sostitutiva della fattura elettronica prevista dalla legge.

Requisiti per accedere al servizio gratuito delle Camere di commercio

  •  Numero di dipendenti NON superiore a 250
  •  Fatturato dell’ultimo bilancio chiuso NON superiore a 50 milioni di euro
  • Totale di bilancio (attivo patrimoniale) NON superiore a 43 milioni di euro