Oltre i veli stracciati…il volto dell’Arte

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La Principessa Wijdan Al-Hashemi intervistata da Margherita Spada Latina: "Si dice che le donne devono prepararsi per il marito, perchè in paradiso le aspettano mille camere con mille letti" (*).

Il brusìo si muta in frastuono e si leva alta la voce delle donne islamiche imponendosi, decisa, nelle opere presenti nella sala espositiva del palazzo M a Latina.

Sul sobrio candore delle pareti si evidenzia con risolutezza un'Anima femminile che in una poliedrica cromaticità in sintonia con una scrupolosa visione storicistica, ancora in parte sconosciuta o ignorata, racconta, con tratti di sfumata sofferenza, di antichi silenzi e parvente sottomissione.

I veli non vengono scostati con grazia dai volti ma, come mi conferma l'Ambasciatore del Regno Hashemita di Giordania la Principessa Wijdan Al-Hashemi, si "stracciano" in un liberatorio gesto simbolico, irato e insofferente, per imporsi all'attenzione di chi non può e non deve più negare all'espressività femminile, comunque e dovunque essa si manifesti, lo spazio che merita e le compete.

Un gesto che le donne islamiche dedicano principalmente a se stesse.
Con il coraggio e la caparbietà di chi deve, con doloroso ed incessante lavorìo personale ed attenta introspezione, liberarsi da gravosi condizionamenti storico-familiari, luoghi comuni e stereotipi.
Lungo il percorso verso l'autodeterminazione.

La mostra "Stracciando i veli: donne artiste dal mondo islamico" è allestita con considerevole riguardo e dalle parole del Sindaco di Latina, on. Vincenzo Zaccheo, traspare un'evidente soddisfazione per questa iniziativa finalizzata ad abbattere definitivamente tutte le barriere erette dalla mancanza di dialogo tra civiltà' e dalla errata conoscenza di un universo femminile che vuole e deve rappresentarsi.

La Fondazione Mediterraneo ha organizzato varie tappe della mostra specialmente per celebrare l'ANNO DEL MEDITERRANEO ed il decennale del Partenariato euro-mediterraneo.

In essa vengono esposte settantuno opere di pittura, collage e fotografia prodotte da cinquantadue artiste provenienti da ventuno paesi islamici.

Suddette opere costitiscono parte della collezione permanente della Royal Society of Fine Arts sede in Amman della Fondazione Mediterraneo che nasce nel 2001.

Inauguratasi ufficialmente a Rodi nel 2002, La Fondazione Mediterraneo, ha effettuato un tour espositivo in Asia e in Europa di particolare successo.

La sguardo delle donne islamiche si posa con una sensibilità tutta femminile su frammenti di vita, scenari di guerra e, in alcuni brevi passaggi, bambini. Ne tratteggia i contorni, dipingendoli, colmando di colore i vuoti e gli spazi.

La cerimonia augurale si conclude con la sottoscrizione del protocollo d'intesa tra la Camera di Commercio di Latina e la Fondazione Mediterraneo per la costituzione della sede della Fondazione di Latina a Gaeta.

Le donne islamiche sono pronte, quindi, a camminare non più di un passo dietro il proprio compagno, ma al suo fianco.
Consapevoli di sè, nonchè compartecipi nelle scelte di vita.

E, forse, anche grazie a questo nuovo "uragano", si potrà cominciare a leggere, finalmente e senza più nascondersi, Lolita a Teheran (**).

Margherita Spada

(*) "Il Giardino di cristallo" Mohsen Makhmalbaf
(**) "Leggere Lolita a Teheran" Azar Nafisi

Nella foto di Salvino Caruso, La Principessa Wijdan Al-Hashemi intervistata da Margherita Spada

Fonte: TeleFree [Margherita Spada]