Occupazione in provincia di Latina: l’indagine Excelsior del 1° trimestre 2016 e il contributo di Osserfare

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OsserfareIl riacuirsi delle tensioni sui mercati finanziari in apertura dell’anno in corso ha determinato un quadro di maggiore incertezza sulle prospettive di crescita dell’economia mondiale, su cui pesa anche il rallentamento dei paesi emergenti e della Cina. In un clima di cauto ottimismo, le stime di incremento dei consumi delle famiglie nel primo bimestre 2016 rappresentano una notizia positiva, che peraltro colloca la provincia di Latina ai vertici della classifica per quanto attiene alle richieste di prestiti al consumo, ossia per l’acquisto di beni durevoli (in primis per l’auto). Senz’altro il contesto di forte flessione tendenziale dell’inflazione, certificato dagli ultimi dati Istat[1], frutto del calo dei prezzi diffusi a quasi tutte le tipologie di prodotto, evidenzia pressioni significative in termini di margini delle imprese.
Passando all’indagine sui fabbisogni occupazionali delle imprese, oltre alla breve sintesi prodotta da Unioncamere per la nostra provincia riferita al I trimestre 2016, che si allega al presente comunicato, il contributo all’analisi che Osserfare intende produrre è volto a cogliere i principali elementi dirimenti che emergono dalle serie storiche trimestrali, allo scopo di evidenziare le tendenze di fondo che solo un’osservazione di più lungo periodo è in grado di restituire.
In primis, occorre sottolineare che le rilevazioni riferite ai primi trimestri di ogni anno contengono l’effetto stagionale legato ad una programmazione sugli organici aziendali che si riavvia con il nuovo anno e, dunque, mostra picchi significativi legati a tale circostanza.

ANALISI OSSERFARE

La serie storica trimestrale riferita all’ultimo biennio offre alcuni spunti sui quali è utile soffermarsi:

  • il saldo trimestrale tra nuovi ingressi ed uscite relativo alla prima porzione d’anno si conferma positivo per 560 unità e in decisa accelerazione rispetto agli esiti emersi nel I trimestre 2015 (+140 unità), grazie anche all’effetto dei fattori stagionali sopra menzionati. Il che risulta in linea con le dinamiche rilevate su scala nazionale, che peraltro mostrano un passo ancora più accentuato;
  • il deciso calo delle previsioni di uscita (1.250 unità, oltre il 20% in meno rispetto alle risultanze dell’analogo periodo 2014) è il discrimine più significativo in termini di confronto tendenziale. Gli ingressi sono attesi in crescita intorno al 5%, esito di un maggior ottimismo nelle attività terziarie (+7%) e di una sostanziale stazionarietà nell’industria;
  • si conferma in crescita la componente dei lavoratori alle dipendenze che spiegano quasi il 60% delle assunzioni previste dalle imprese locali (a fronte del 52% riscontrato nei dodici mesi precedenti); altrettanto, si conferma crescente in termini tendenziali ed in linea con il IV trim 2015 lo “spazio” destinato ai contratti a tempo indeterminato (circa 1/3 la quota, a fronte del 24% medio riferito all’intero 2015);
  • con riferimento alla porzione dei contratti previsti a tempo indeterminato, dal confronto tendenziale emerge una spinta significativa dei comparti industriali (la quota sale al 26,5%, a fronte del 13,6% del 1° trim. 2015), mentre per i servizi si registra una complessiva stazionarietà (33%).

graf. 1 – Entrate ed uscite previste in provincia di Latina. Serie storica trimestrale (⇓)

La Cassa Integrazione Guadagni

Le statistiche Inps riferite alla Cassa Integrazione Guadagni mostrano in apertura 2016 un’inversione delle tendenze in atto a livello nazionale: al deciso contenimento del monte ore autorizzato nel corso del 2015 (oltre 677 milioni di ore, in flessione del 36% rispetto ai dodici mesi precedenti), segue un ritorno alla crescita nei primi due mesi dell’anno in corso, che lascia presumere che le tensioni economiche cui si è accennato in premessa stiano producendo effetti di mercato significativi, sebbene occorra un periodo di osservazione più lungo per valutare la robustezza delle dinamiche in atto.
Gli esiti rilevati a livello locale, concordano per quanto attiene l’annualità 2015 con le dinamiche complessive, soprattutto in relazione alla decisa riduzione rilevata nella seconda porzione d’anno; inoltre l’apertura 2016, diversamente dalle tendenze nazionali, conferma il miglioramento in atto.
Il monte ore di cassa integrazione autorizzate dall’Inps in provincia di Latina si attesta a dicembre 2015 sui 4,5 milioni di ore, per una marcata flessione tendenziale pari al 30,0% che conferma un trend avviatosi da fine 2012, anno in cui si sono registrati dei picchi massimi mensili in serie storica (7,5 milioni di ore annue erogate dall’Inps).
Sebbene con una diversa accentuazione delle variazioni, tutte le componenti (ordinaria -17,8%, straordinaria -46,1% e in deroga -16,6%) mostrano tendenze concordanti in termini di riduzione dei volumi richiesti. Al riguardo, il fattore dirimente rispetto al biennio precedente è il minor peso sul totale delle ore autorizzate degli interventi straordinari destinati a riorganizzazioni, crisi aziendali e contratti di solidarietà (34% la quota, a fronte del precedente 44%); peculiarità quest’ultima peraltro esclusiva del nostro territorio, evidenziandosi tendenze opposte su scala nazionale e regionale.
Tale fenomeno trova riscontro con la riduzione delle aperture di procedure concorsuali nella nostra provincia rilevata nel corso del 2015[1]; in ogni caso, occorre aggiungere che la rivisitazione al rialzo delle aliquote a carico delle aziende previste per la cassa straordinaria, in applicazione per le procedure avviate a partire da fine settembre 2015, può avere prodotto effetti sulle scelte aziendali, che saranno senz’altro più significativi a tutti i livelli territoriali nei prossimi mesi.

graf. 2 Andamento delle ore di CIG autorizzate ordinarie, straordinarie in deroga e totali. Latina (⇓)

La spezzata illustrata nel grafico sopra riportato relativa alla media mobile sui 12 mesi riferita alle ore complessive erogate mostra la decisa flessione del monte ore autorizzate nel corso dell’ultimo anno.
La stima, sempre da prendere con la dovuta cautela, del numero di lavoratori che potenzialmente possono avere utilizzato tale strumento di sostegno al reddito nel corso del 2015 in provincia di Latina, si posiziona al di sotto dei 2mila occupati equivalenti (numero ipotetico di lavoratori sospesi integralmente a zero ore nell’anno), in netto ridimensionamento rispetto ai precedenti dodici mesi (circa mille unità in meno).

NOTA METODOLOGICA

L’indagine Excelsior, condotta da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e con L’unione Europea, rileva la domanda di lavoro e dei fabbisogni professionali e formativi espressi dalle imprese per i dodici mesi successivi, nel caso dell’indagine annuale di lungo periodo, svolta di consueto tra fine gennaio e maggio; a questa, si affiancano quattro indagini trimestrali di breve periodo, che colgono le intenzioni delle aziende con riferimento al trimestre successivo. Il che consente di verificare la “robustezza” delle previsioni formulate dalle imprese in occasione dell’indagine annuale, nonché di cogliere eventuali repentini cambiamenti degli scenari economici che possono rendere meno significative le risultanze raccolte in sede di rilevazione annuale. Occorre inoltre aggiungere che, in chiusura d’anno, i dati riferiti ai programmi occupazionali delle aziende di consueto mostrano valori previsionali più contenuti per la gran parte delle componenti, risentendo della componente stagionale legata al rinvio delle decisioni all’inizio dell’anno successivo, soprattutto in termini di nuove assunzioni.