Nel trimestre novembre 2019-gennaio 2020 previste 8.170 nuove assunzioni in provincia di Latina

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ExcelsiorNel trimestre novembre 2019-gennaio 2020 le imprese della provincia di Latina prevedono di effettuare 8.170 assunzioni, di cui il 31% nell’industria ed il 69% nel terziario; a cercare nuovo personale sarà il 13% delle aziende con almeno un dipendente. Su scala regionale i nuovi posti di lavoro nel trimestre considerato sfiorano le 117mila e 700 unità e a livello nazionale superanno la quota di 1milione e 106mila ingressi.
Questi i dati dell’indagine Excelsior sulle previsioni di assunzione che, a partire dal maggio 2017, viene svolta mensilmente dalle Camere di Commercio (per le imprese oltre 50 addetti) e da Infocamere tramite l’invio di questionari online e interviste telefoniche. L’indagine è coordinata a livello nazionale da Unioncamere, in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. I dati raccolti sono a “scorrimento”: ogni mese vengono richieste alle aziende del territorio le previsioni occupazionali riferite al trimestre successivo.Oltre al bollettino realizzato da Unioncamere per la nostra provincia che si allega al presente comunicato con le relative tavole statistiche, il contributo all’analisi che Osserfare intende produrre è volto a cogliere i principali elementi del mercato del lavoro così come emersi su scala nazionale e regionale, in modo da offrire ulteriori spunti di valutazione delle opportunità di impiego presso le imprese locali. Al riguardo, il quadro più dettagliato in funzione delle diverse dimensioni dell’indagine si riferisce al prima mensilità del trimestre, al fine di contemperare le esigenze di una maggiore robustezza delle previsioni.

 

Andamento congiunturale delle previsioni di entrata

A novembre 2019, le assunzioni previste dalle imprese della provincia di Latina ammontano a 2.770 unità, in leggera flessione rispetto al dato riferito all’analogo periodo dello scorso anno; si evidenzia, sempre in termini di confronto tendenziale, il più contenuto tasso di entrata dei servizi (3,2%, a fronte del 3,6% riferito a novembre 2018); mentre l’industria registra la maggiore vivacità delle costruzioni. La serie storica mensile rappresentata nella tabella e nel grafico seguenti, evidenzia delle ciclicità ricorrenti: dopo il consueto rallentamento degli ingressi tra luglio e agosto attribuibile ai fattori stagionali, si conferma il ritorno alla crescita fino ad ottobre ed il rallentamento a novembre, in previsione della chiusura d’anno.

Tab.1 – Lavoratori previsti in entrata per settore di attività in serie storica mensile (⇓)

La serie storica mostra il costante e significativo contributo dei servizi, che spiegano mediamente intorno al 70% delle previsioni di ingresso; al riguardo a novembre la previsione di minori ingressi è diffusa a tutti i segmenti, fatta eccezione per il commercio che conferma i valori di novembre 2018.

Graf.1 – Entrate totali previste e tasso di entrata industria e servizi. Serie storica mensile (⇓)

 

Le figure professionali

Per quanto riguarda le figure professionali, la quota delle nuove entrate che nella nostra provincia è destinato a “Dirigenti, specialisti e tecnici” (cosiddette figure “high skill) dopo il balzo registrato a settembre (15%), si mantiene in linea con i valori più contenuti del mese precedente, attestandosi al 10,6%, risultando due punti superiore al dato riferito all’analogo periodo dello scorso anno. Simile la dinamica nel Lazio (dal 30,2% di settembre, la richiesta passa al 26,5%), che risulta in linea con i valori di inizio anno. Più contenuta la flessione su scala nazionale, dove al balzo di settembre (25,9%), segue nell’ultimo bimestre il ridimensionamento all’attuale 21,3%. Inoltre, si conferma la maggiore prevalenza in termini di fabbisogni di “Professioni tecniche”, che a Latina salgono al 72% dell’intero aggregato delle “high skill” (100% nell’industria), tuttavia il differenziale territoriale risulta, in modo inconsueto, più contenuto: il valore nazionale, infatti, cresce progressivamente nell’ultimo bimestre per attestarsi all’attuale 68% (a fronte del si attesta al 61% di settembre); mentre nel Lazio le figure tecniche si mantengono sui valori del mese precedente (64% la quota dei profili tecnici nell’aggregato delle “high skill” a novembre, in leggera crescita rispetto al 60% di settembre).

Graf. 2 – Entrate previste figure “High kill” Latina, Lazio e Italia. Serie storica mensile (⇓)

Il cartogramma seguente riporta la percentuale sul totale delle assunzioni riferita al fabbisogno di figure “high skill” espressa dalle imprese in tutte le province d’Italia:

Fig. 1 – Entrate di figure professionali High Skill (⇓)

Gli ultimi due mesi mostrano una discontinuità, in quanto la variabilità per area geografia risulta molto più contenuta; difatti, la minore richiesta di profili high skill rilevata su scala nazionale è condivisa da tutte le macro-aree, sebbene la flessione più evidente venga registrata nel Nord-ovest, che perde il consueto primato in termini di maggior fabbisogno relativo di profili più elevati (la quota scende dal 29,7%, picco avutosi a settembre scorso, all’attuale 23,6%), avvicinandosi i valori rilevato nel Centro (22,4%, a fronte del 25,8% di settembre). Il Lazio, si colloca in prima posizione nella graduatoria regionale, come avveniva nell’analogo periodo dello scorso anno, con un fabbisogno di posizioni “high skill” pari al 26,5% del totale delle assunzioni, perdendo in due mesi quattro punti percentuali rispetto al punto di massimo di settembre scorso (30,2% la quota), in ragione della minore domanda del mercato del lavoro capitolino (le richieste giungono al 29,2%, dal balzo al 33,2% di settembre scorso). Nella classifica segue la Lombardia, in brusco ridimensionamento nell’ultimo bimestre (24,4% la quota, a fronte del 31,4% di settembre), attribuibile alla metropoli milanese, che comunque si conferma la prima provincia d’Italia, tallonata questa volta da Lecco (rispettivamente le quote si attestano per entrambi intorno al 28%).
Con riferimento alle figure “medium skill”, si mantiene l’omogeneità territoriale di inizio anno sebbene con valori attuali più elevati, con una variabilità non altrettanto rilevante della domanda nell’ultimo trimestre, rispetto a quanto verificatori nel corso del periodo estivo, influenzato dal fabbisogno superiore delle attività turistico-commerciali soprattutto nella nostra provincia e su scala nazionale, come illustrato nel grafico seguente:

Graf.3 – Entrate previste figure “Medium kill” Latina, Lazio e Italia. Serie storica mensile (⇓)

Di seguito la tabella riepilogativa con riferimento alle entrate previste per grande gruppo professionale:

Tab. 2 – Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale – Novembre 2019 (⇓)

Per quanto attiene il fabbisogno di “Operai specializzati e conduttori di impianti”, tale gruppo professionale mostra a novembre un maggiore appeal in terra pontina (39,1% la quota, a fronte del 35,5% precedente), in ragione della più frequente richiesta dall’industria locale; stazionario il dato, invece, nel Lazio ed in Italia. Inoltre si conferma la costante minore quota laziale, soprattutto con riferimento ai “Conduttori di impianti e addetti a macchinari fissi e mobili”.
L’articolazione settoriale mostra alcuni scostamenti rispetto ad inizio anno in termini di incidenza dei diversi gruppi professionali tra i due macro comparti dell’industria e dei servizi, con riferimento alle figure medium skill che confermano una pressoché esclusiva destinazione nei servizi (l’incidenza è pari al 96%), con una frequenza che nell’ultimo bimestre è tornata a salire sfiorando attualmente il 50% del totale delle assunzioni nel terziario (era il 39% ad inizio anno), complice la componente stagionale delle festività natalizie.
Il gruppo professionale degli “Operai specializzati e conduttori di impianti”, è il più richiesto dall’industria locale (quasi l’80% delle previsioni di entrate), per un’incidenza nettamente superiore rispetto ad inizio anno (63%, a fronte del 57% di gennaio). Da segnalare che a novembre la minore quota richiesta di profili high skill in precedenza evidenziata è appannaggio soprattutto dei servizi: la percentuale sul totale delle assunzioni dal picco del 17,4% di settembre, scende all’11,4%, per un’incidenza dell’76% sul totale.

Tab. 3 – Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale e settore – Novembre 2019 (⇓)

Con riferimento alle diverse Aree aziendali, a novembre prosegue lo spostamento dell’articolazione delle assunzioni avviatosi nel mese precedente, confermandosi la flessione dell’area di produzione, che resta comunque la destinazione prioritaria, a favore dei settori commerciali (23,5% la quota, sette punti superiori rispetto a settembre scorso), in previsione, come già sottolineato, delle festività natalizie. Anche nel Lazio, sebbene con una evidenza meno significativa, si realizza il medesimo spostamento che, invece, su scala nazionale risulta più evidente, sebbene in misura meno marcata rispetto alla nostra provincia (le aree della vendita guadagnano circa quattro punti percentuali, nel Lazio appena due).
Guardando i gruppi professionali, a Latina le figure high skill trovano maggior spazio nelle aree commerciali delle vendita, spiegando il 18,4% dei nuovi ingressi (a fronte del 12,5% di ottobre), con una prevalenza significativa nell’area marketing (91,1% la quota). Diversamente, le aree tecniche mostrano un deciso minore appeal (la quota dal 24,3% di settembre, scende progressivamente nei due mesi seguenti all’attuale 15,3%). In calo, come già evidenziato la produzione di beni e servizi, dove le figure high skill rappresentano appena il 5,4% (a fronte del 16,6% di settembre scorso, mese in cui tale area aveva registrato un’incidenza senza precedenti nel corso del 2019); la minore richiesta è significativa anche a livello regionale e nazionale che perdono oltre sette punti percentuali negli ultimi due mesi. Il quadro complessivo è illustrato nella tabella seguente:

Tab. 4 – Entrate previste e figure high skill per area aziendale di inserimento – Novembre 2019 (⇓)

Si replica la consueta dissonanza nelle aree “Amministrativa, finanziaria, legale e controllo di gestione” e “Direzione e servizi generali”, per le quali si conferma l’assenza a Latina di richiesta di profili più elevati, quando invece le quote sono consistenti nel Lazio ed in Italia. Da segnalare, inoltre, come su scala regionale e nazionale i “Sistemi informativi” si confermino un bacino importante per i profili di più elevato livello.
Per quanto attiene i profili Medium skill, in provincia di Latina, sono tornati a crescere nell’ultimo bimestre (si attestano al 35,6%), sebbene siano distanti dai valori estivi (ad agosto erano il 40,8% delle assunzioni previste, all’esito di una progressione crescente dal 25,8% di inizio anno fino al picco del 54% dello scorso giugno (cfr. graf.3). Tali figure si confermano destinate più frequentemente all’area vendita (91,3%, in crescita rispetto all’80% circa pressoché stazionario nella prima semestrale) e con maggiore frequenza rispetto ai valori regionali e nazionali (entrambi intorno all’80%). La “Segreteria, staff e servizi generali” è una destinazione altrettanto significativa. Il quadro complessivo è illustrato nella tabella seguente:

Tab. 5 – Entrate previste e figure medium skill per area aziendale di inserimento – Novembre 2019 (⇓)

Torna a contrarsi lo spazio destinato all’area “Amministrativa, finanziaria, legale e controllo di gestione”, raggiungendo l’attuale 67,1% dopo il picco si settembre scorso (85,4%), atteso che da inizio anno ha registrato una progressiva flessione (84% a gennaio), confermandosi tuttavia nettamente al di sopra dei valori laziali, mentre il differenziale sull’Italia è più contenuto.

 

I titoli di studio

Dopo il punto di massimo di settembre condiviso a tutti i livelli territoriali (12% la quota a Latina), torna a ridimensionarsi nell’ultimo bimestre fino all’attuale 7% la quota di assunzioni destinata a personale laureato, risultando grossomodo in linea con il valore di inizio d’anno; la flessione nel Lazio risulta più contenuta (dal 20,5% di settembre al 17,8% ultimo). Il confronto territoriale è di seguito rappresentato:

Tab. 6 – Lavoratori previsti in entrata per livello di istruzione – Novembre 2019 (⇓)

Tornano ad attestarsi intorno ad 1/3 delle assunzioni pontine le richieste destinate a diplomati, mentre, dopo la progressiva contrazione avviatasi dal mese di giugno, il fabbisogno di personale con qualifica professionale inverte la rotta. Non mutano, invece, significativamente tali preferenze nel Lazio ed in Italia (rispettivamente intorno al 19% e 22%).

Graf.4 – Lavoratori previsti in entrata per livello di istruzione a Latina. Serie storica mensile (⇓)

Si ridimensiona nuovamente la difficoltà di reperimento delle figure richieste dalle aziende locali, attestandosi intorno ad ¼ degli ingressi previsti, a fronte del 32,1% precedente, risultando pressoché in linea con il valore regionale (28,0%), diversamente, in leggera crescita; su scala nazionale la quota di assunzioni “critiche” non mostra variazioni significative.

Tab. 7 – Entrate per titolo di studio, difficoltà di reperimento, esperienza richiesta – Novembre 2019 (⇓)

Inoltre, l’esperienza pregressa nel settore si conferma essere preferita a tutti i livelli territoriali. Il differenziale più significativo lo si riscontra nuovamente per i titoli universitari, dove, sempre a tutti i livelli territoriali assume maggiore rilevanza l’esperienza nella professione, probabilmente in ragione di ruoli di maggiore responsabilità cui si presume possano essere destinati i candidati oggetto di selezione.
Il cartogramma seguente riporta la percentuale sul totale delle assunzioni riferita alle figure professionali difficili da reperire, così come dichiarato dalle imprese in tutte le province d’Italia:

Fig. 2 – Difficoltà di reperimento nei territori (⇓)

Di seguito, la ripartizione per titolo di studio, sempre in termini di confronto territoriale:

Graf.5 – Difficoltà di reperimento per titolo di studio a Latina. Serie storica mensile (⇓)

La serie storica sopra rappresentata mostra come la laurea evidenzi difficoltà nel reperimento dei profili più accentuate rispetto agli altri titoli di studio, soprattutto tra marzo e maggio, nonché ad ottobre; al riguardo il dettaglio degli indirizzi di studio e relative difficoltà di reperimento è rappresentato nella tabella seguente, dove, tra l’altro sono evidenziati i periodi di maggiore criticità nella ricerca di personale:

Tab. 8 – Entrate per titolo di studio, difficoltà di reperimento a Latina (⇓)

Nello specifico, la tabella seguente illustra gli indirizzi di studio che hanno raccolto il maggior appeal da parte delle imprese locali, nonché quelli per i quali le aziende hanno dichiarato di riscontrare le maggiori difficoltà di reperimento e le relative motivazioni:

Tab. 9 – Titoli di studio più richiesti dalle imprese e difficoltà di reperimento (⇓)

Su indicazione delle imprese intervistate, torna a decrescere la quota delle assunzioni della nostra provincia destinate agli under30 (24,9%, a fronte del 29,0% precedente); di minore dimensione la flessione nel Lazio, dove agli juniores è destinato il 27,4% delle assunzioni previste, mentre il valore nazionale non muta significativamente, come evidenziato nel grafico seguente:

Graf. 6 – Quota % assunzioni destinate under30 Latina, Lazio e Italia. Serie storica mensile

Tuttavia, occorre evidenziare che tale dato mostra una elevata variabilità in funzione delle diverse figure professionali richieste, come evidenziato nella tabella seguente:

Tab. 10 – Principali professioni per gruppo professionale e classe di età – Novembre 2019 (⇓)

Graf. 7 – Le 10 professioni più richieste e difficoltà di reperimento a Latina-Novembre 2019 (⇓)

La numerosità delle interviste realizzate su scala nazionale consente una disaggregazione maggiore degli esiti che a livello provinciale, per criticità legate alla scarsa significatività, non è possibile ottenere; al riguardo, ritenendola un’informazione utile ai fini dell’Orientamento dei giovani studenti, si riporta la tavola prodotta da Unioncamere riferita all’Italia, che restituisce le professioni più richieste per ogni gruppo professionale e le aree aziendali di destinazione:

Tab.11 – Lavoratori previsti in entrata per area aziendale di inserimento e principali professioni per ogni gruppo professionale. Italia (⇓)