Nella scrittura cinese, la parola crisi è composta da due ideogrammi, uno rappresenta il pericolo e l'altro l'opportunità. Latina ha scelto di puntare sul secondo prendendo atto di un andamento congiunturale non proprio positivo. Una politica economica fondata sul conformismo è carceriere della libertà e nemica della crescita e dello sviluppo. Un passaggio su cui Vincenzo Zottola, presidente della Camera di commercio di Latina, è deciso a cambiare marcia. L'economia si fonda sulla capacità di mettere in rete le risorse partendo dall'esistente e mettendo da parte ogni forma di assistenzialismo e di inerzia. In questo contesto sono stati messi in campo alcuni progetti che prendono forza dalla sinergia tra le istituzioni e puntano sulla valorizzazione delle potenzialità del territorio. "Vorrei parlare di risorse – interviene il presidente della Camera di commercio di Latina – perché per cambiare rotta si deve anche riuscire a leggere in positivo quello che abbiamo. Mi riferisco al settore agroalimentare, a quello della nautica e della cantieristica, al turismo e all'artigianato". Quindi? La Camera di commercio di Latina ha stipulato un protocollo d'intesa con la Camera di Commercio di Salerno e di Nizza, Marsiglia, Parigi e Lione per accordi bilaterali a favore di questi settori. "Era necessario uscire dai confini locali – continua Zottola – e aprire una fase di confronto e di reciproco scambio di esperienze con realtà non solo italiane come Salerno ma anche europee. Crescere significa aprirsi a quello che ci circonda e non chiudersi su se stessi diventando autoreferenziati e minando nel profondo un'economia purtroppo ancora non competitiva nonostante la presenza di eccellenze uniche per genere e qualità". Ma? Un nuovo punto a favore della camera di commercio è stato incassato ieri con l'esito del Consiglio di Stato sul contenzioso che vedeva da una parte la presidenza e la giunta della Camera ai dodici consiglieri di minoranza sostenuti in giudizio da Confindustria, Confesercenti, Confagricoltura, Coldiretti e Confartigianato provinciali. La contrapposizione tra maggioranza e "minoranza" aveva fatto scalpore solo qualche mese fa. C'erano state le contestazioni prima ed i ricorsi dopo. L'equilibrio interno alla Camera sembrava a rischio. "In realtà queste sentenze del Consiglio di Stato hanno dimostrato – spiega il presidente – che abbiamo sempre operato nella legalità e correttezza amministrativa ottemperando al nostro dovere istituzionale. Il rapporto in giunta è sereno abbiamo avviato una fase di confronto che ha portato ad una programmazione condivisa che ci consentirà di fare un salto di qualità concreto". Quindi? L'unità dell'Ente è garantito dalla pluralità delle posizioni che convergono sugli obiettivi da raggiungere. "Certo — continua il presidente della Camera di commercio — anche perché la giunta non viene nominata ma eletta e questo significa che non può esistere una distinzione tra maggioranza e minoranza. Siamo un pool che lavora per garantire la crescita economica di questa provincia senza personalismi". Quindi? Latina è davanti. Grazie ad un sorpasso che nasce dalla voglia di essere presenti sui mercati con prodotti competitivi e di qualità ma senza strafare. "E' inutile cercare di raggiungére mille cose magari con la fretta o l'ansia di vederle realizzate. Il nostro obiettivo è — conclude Zottola — riportare a casa dei risultati e non solo pezzi di carta firmati che non si traducono in nulla di concreto". Dentro questo sorpasso clamoroso targato Camera di commercio di Latina c'è molto. Non solo la solita determinazione. C'è la consapevolezza e la necessità che questo corpo a corpo con il territorio non possa consentire quella rilassatezza che spesso si infila nella testa di un atleta che sembrava destinato ad appendere i guantoni al chiodo. Insomma, c'è tutto quello che serve per avere un'economia molto simile a quella che cominciò a stupire nei primi anni settanta e che adesso vuole vincere di nuovo per lasciare dietro di sè lo sviluppo,