"Un'enogastronomia con grandi potenzialità ma che ancora non ha raggiunto il meritato successo".
Così Slow Food valuta la produzione enologica del Lazio e la cucina laziale rappresentata da quel "ricco e saporoso riassunto gastronomico che e' la cucina romana nella quale compaiono contributi di territori confinanti e di altre comunità, prima fra tutte quella ebraica". Alla sesta edizione del Salone internazionale del Gusto, organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino dal 26 al 30 ottobre saranno 10 i laboratori del gusto dedicati ai prodotti del Lazio per far scoprire al grande pubblico specialità casearie come i caprini dei presidi Slow Food, i pecorini del Lazio, il caciofiore e il conciato della campagna romana, oltre ai vini e gli oli, le birre artigianali e i bucatini all'amatriciana Tra i 4 presidi del Lazio una novità: la salsiccia di Monte San Biagio, prodotta in provincia di Latina e miscelata con peperoncino piccante, pepe rosso dolce e coriandolo. Insieme ai produttori regionali, l'edizione 2006 del Salone del gusto ha finora raccolto le adesioni istituzionali della camera di commercio di Viterbo, la camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Roma e dell'Agenzia regionale Arsial. La camera di commercio di Roma e la Regione Lazio cureranno inoltre l'Isola del Gusto con specialità gastronomiche regionali e la tradizionale cucina di strada.