LATINA — «La Fianziaria? Una autentica mannaia per gli artigiani pontini, un colpo mortale per una economia già in bilico». Loris del Vicario, presidente di Confartigianato, non ha dubbi: tra revisione degli studi di settore, aumento dei contributi previdenziali, burocratizzazione ulteriore del sistema complessivo dei pagamenti e degli incassi, la Finanziaria di Prodi colpisce duramente il mondo degli artigiani e della piccola e media impresa. Al punto, sostiene, da rendere ancor più insostenibile la sempre più agguerrita concorrenza di matrice extra-europea ed asiatica in particolare: «Basti guardare ai provvedimenti messi in campo in tema di apprendistato – aggiunge del Vicario denunciando l'intento di colpire «la modalità più diffusa nell'artigianato per inserire i giovani nel mondo del lavoro, per trasmettere la cultura del fare e del saper fare».
Di qui la decisione di aderire alla manifestazione nazionale promossa da Confartigianato nazionale. 1.200 le imprese pontine che aderiranno attraverso Confartigianato alla protesta. Una rabbia alla quale si aggiunge quella dei pensionati dell'Anap, l'associazione provinciale di Confartigianato che raggruppa circa duemila anziani in provincia di Latina. la Finanziaria, secondo Anap, prevede un enorme peso fiscale per i pensionati, aumenti strutturali ed una penalizzazione per il mondo del volontariato e dei diversamente abili. Ento Montomoli, presidente provinciale di Anap, commenta duramente anche la paventata abolizione del 5 per mille a favore del mondo del volontariato: provvedimento – ha detto – che rischia di cancellare tutte le organizzazioni del terzo settore e no profit che danno concrete risposte alle fasce deboli della nostra comunità e con esse tutti i progetti di intervento sociale oggi messi in cantiere e punto di riferimenti per i «pensionati sociali». Inaccettabile viene definita anche la scelta di abolire gli incentivi per l'acquisto di autovetture destinate ai disabili. Di qui l'invito alla mobilitazione e l'invito alle istituzioni ad adottare iniziative che puntino a garantire le fasci sociali piu deboli.
Fonte: Il Tempo [Rita Calicchia]