Cciaa Latina, si concilia

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Le Camere di Commer­cio italiane hanno isti­tuito un servizio di con­ciliazione. Si tratta di uno strumento di risoluzione alternativa alle liti e che si caratterizza per la ra­pidità dei tempi di solu­zione, la semplicità del procedimento, i costi ri­dotti e predeterminati e la riservatezza della pro­cedura.

La realtà dei rapporti com­merciali spesso determi­na la nascita di conflitti che possono insorgere tra imprese oppure tra im­prese e consumatori.

La tipologia di queste con­troversie, tuttavia, è tale da ri­chiedere soluzioni rapide, po­co dispendiose, sicure, che siano in grado di conservare le relazioni e i rapporti commer­ciali tra imprese che agiscono nel medesimo settore o nella stessa area geografica e che consentano ai consumatori di ottenere la tutela necessaria anche rispetto alle controver­sie di valore più ridotto.

Tali esigenze non trovano adeguata risposta nei Tribunali, per tempi e costi eccessivi che non sempre si adattano ai bi­sogni delle moderne econo­mie di mercato e che a volte fanno desistere le parti dalla ricerca di soluzioni.

Sia le imprese sia i consuma­tori possono rivolgersi al ser­vizio di conciliazione, attivo anche nella Camera di Com­mercio di Latina, per tentare di porre fine alla controversia nata attraverso l'intervento di un terzo,il conciliatore, indi­pendente ed imparziale, che tenterà di semplificare renda più semplice la possibilità che questi trovino una soluzione amichevole.

In questo modo la composi­zione della controversia si rag­giunge sulla base dell'effetti­va volontà delle parti, magari con una soluzione creativa. Se le parti riescono a trovare una soluzione, firmano un accordo che tra lo­ro ha la medesima effi­cacia di un contratto; in caso contrario esse pos­sono abbandonare il pro­cedimento in ogni mo­mento.

Si parla di risoluzione al­ternativa delle contro­versie innanzitutto per­ché la conciliazione camerale offre alle impre­se e ai consumatori una possibilità concreta ed efficace di risolvere i lo­ro contrasti, che è diver­sa rispetto al processo ordinario, ma che non lo sostituisce: le parti infatti possono sempre rivolgersi al giudice ordinario; inoltre, so­no le parti stesse a gestire in­teramente la procedura: il con­ciliatore, soggetto neutrale e indipendente rispetto alle par­ti, ha la funzione di aiutarle a trovare una soluzione che ponga fine alla loro lite; infine, è alternativa la soluzio­ne: essa infatti non si basa so­lo su diritti e obblighi, ma si adatta facilmente alle effetti­ve esigenze economiche e com­merciali delle parti, che po­tranno anche trovare un ac­cordo su basi innovative, di­scostandosi dalle posizioni ori­ginarie.

Fonte: La Provincia