Crediti cartolizzati, la sanatoria

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Buone notizie per le aziende agricole del territorio pontino. La Coldiretti di Latina informa infatti che è in atto una sanatoria per tutti i crediti agrico­li cartolarizzati relativi all'anno 2004, cioè ceduti dall'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale alla Società di Cartolarizzazione S.C.C.I. s.p.a., in seguito all'accordo intervenuto in questi ultimi giorni tra il Governo ed un grup­po di banche (Deutsch Bank e Unicredit Banca).

L'accordo in questione prevede due possibilità di estinzione del debito, la prima attraverso il pagamen­to delle somme dovute in un'unica so­luzione. In questo modo le aziende de­bitrici potranno pagare un'importo che varia dal 22% fino ad un massimo del 30% del debito dovuto. Tale percentua­le dipenderà dal numero d,elle adesio­ni: maggiore sarà il numero degli ade­renti maggiore sarà lo 'sconto'. La se­conda soluzione riguarda invece il pa­gamento delle somme dovute in 10 an­ni con rate trimestrali. Ciò significa che le aziende potranno beneficiare di una dilazione decennale nel pagamento dei debiti dovuti. La percentuale che sarà presa a base per il calcolo si stima pa­ri a circa il 35% del debito dovuto. Per accedere al piano si dovrà pagare una prima rata pari a circa il 5% del debito scontato mentre la restante somma do­vrà essere restituita con l'aggravio de­gli interessi di dilazione e con la sotto­scrizione a garanzia di una fideiussione bancaria. Sulla base di tale provve­dimento la Coldiretti rende noto che è possibile recarsi presso qualsiasi sede del suo patronato, per partecipare ad una fase di pre-adesione non vinco­lante alla sanatoria per permettere alle banche sottoscrittrici dell'accordo na­zionale, di avere una visione orientati­va della portata dell'azione di ristruttu­razione del credito Inps. Nello specifi­co si tratta di sottoscrivere un modulo i cui termini scadranno a breve. Vista l'importanza della sanatoria la Coldi­retti invita tutte le aziende che si trova­no nella posizione debitoria a parteci­pare a questo importante emendamen­to statale.

Fonte: La Provincia [T.C.]