La finanziaria? Un«colpo mortale»per l’economia: milleduecento artigiani pronti a scendere in piazza

1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle (Nessun voto)
Loading...

LATINA — «La Fianziaria? Una autentica mannaia per gli artigiani pon­tini, un colpo mortale per una economia già in bilico». Loris del Vicario, presidente di Confartigia­nato, non ha dubbi: tra revisione degli studi di settore, aumento dei contributi previdenziali, burocratizzazione ulteriore del sistema complessivo dei pagamenti e degli incassi, la Finanziaria di Prodi colpisce duramen­te il mondo degli artigia­ni e della piccola e media impresa. Al punto, so­stiene, da rendere ancor più insostenibile la sem­pre più agguerrita con­correnza di matrice extra-europea ed asiatica in particolare: «Basti guardare ai provvedimenti messi in campo in tema di apprendistato – ag­giunge del Vicario denun­ciando l'intento di colpire «la modalità più diffu­sa nell'artigianato per in­serire i giovani nel mon­do del lavoro, per trasmettere la cultura del fare e del saper fare».

Di qui la decisione di aderire alla manifestazione na­zionale promossa da Con­fartigianato nazionale. 1.200 le imprese pontine che aderiranno attraverso Confartigianato alla protesta. Una rabbia alla quale si aggiunge quella dei pensionati dell'Anap, l'associazione provincia­le di Confartigianato che raggruppa circa duemila anziani in provincia di Latina. la Finanziaria, se­condo Anap, prevede un enorme peso fiscale per i pensionati, aumenti strut­turali ed una penalizza­zione per il mondo del volontariato e dei diversa­mente abili. Ento Monto­moli, presidente provin­ciale di Anap, commenta duramente anche la pa­ventata abolizione del 5 per mille a favore del mondo del volontariato: provvedimento – ha det­to – che rischia di cancel­lare tutte le organizzazio­ni del terzo settore e no­ profit che danno concre­te risposte alle fasce de­boli della nostra comuni­tà e con esse tutti i pro­getti di intervento sociale oggi messi in cantiere e punto di riferimenti per i «pensionati sociali». Inac­cettabile viene definita anche la scelta di abolire gli incentivi per l'acqui­sto di autovetture desti­nate ai disabili. Di qui l'invito alla mobilitazio­ne e l'invito alle istituzio­ni ad adottare iniziative che puntino a garantire le fasci sociali piu deboli.

Fonte: Il Tempo [Rita Calicchia]