FORMIA — Saranno presto aperti, a Formia, i cantieri per i lavori sia di escavo del bacino e dell'imboccatura portuale, che per la rifioritura della scogliera del porticciolo turistico di Caposele.
Atteso da più di dieci anni, l'intervento potrà finalmente realizzarsi, grazie all'approvazione del progetto esecutivo deliberata, la settimana scorsa, dalla Giunta municipale. Trova così soluzione uno dei tanti problemi che, da anni, impediva la migliore fruizione di uno dei più antichi e più suggestivi approdi di Formia e dell'intera litorale sudpontino. I lavori, per un importo complessivo di circa 170 mila euro, sono finanziati dalla Regione Lazio e consisteranno nella riapertura del sifone, ovvero, della scogliera sottostante villa Rubino, che permette il ricambio delle acque, regolandone il deflusso, all'interno della darsena e che, per varie vicissitudini, si è ostruito nel tempo, creando alle imbarcazioni gravi problemi di insabbiamento. «L'intervento che andremo a realizzare, spiega, quindi, l'assessore comunale alle Opere pubbliche, Michelangelo Gargano, riguarda il ripristino della funzionalità del sifone ed il dragaggio di una piccola area all'ingresso dello storico porticciolo di Caposele». L'obiettivo della amministrazione comunale è però quello di un dragaggio generale della darsena per una sistemazione definitiva dei fondali, anche perché, va considerato che l'area del porticciolo Caposele, in parte, è data in concessione al Comune che, a sua volta, lo ha affidato in gestione alla società "Formia Servizi" ed in parte, viene utilizzata da altre società private. «L'amministrazione comunale – aggiunge l'assessore Gargano – è altresì intenzionata a porsi come intermediaria tra i vari concessionari, al fine di predisporre un piano per la sistemazione generale della darsena e dell'area attigua, attraverso l'intervento e la collaborazione di tutti gli operatori. Tale Piano, integrato da un miglioramento dei servizi del porticciolo, permetterà di usufruire al meglio di questa splendida struttura, attualmente sottovalutata e sottoutilizzata dagli stessi operatori». Grande soddisfazione per la prossima apertura dei cantieri al Caposele è stata espressa da diversi consiglieri comunali di entrambi gli schieramenti politici, proprio in virtù dell'importanza da sempre rivestita dal porticciolo turistico di Caposele, sottostante la storica villa dove fu firmata la resa delle truppe borboniche al Generale Cialdini. «L' escavo del canale del Malopasso – afferma, ad esempio, il consigliere Gerardo Forte – aveva carattere prioritario già da diversi anni, ma alcuni ostacoli di natura burocratica hanno nel tempo bloccato l'iter; oggi, finalmente, possiamo procedere e dare il via ai lavori tanto attesi, che faciliteranno l'accesso al porticciolo e, quindi, consentiranno un suo migliore utilizzo. Ringraziamo 1 assessore Michelangelo Gargano ed i tecnici progettisti del Comune per l'impegno dimostrato ed il lavoro sino ad ora svolto: l'auspicio è che l'intervento possa iniziare in tempi rapidi e, comunque, non oltre le prime settimane di gennaio 2007. Al sindaco Bartolomeo chiediamo, invece, di indire al più presto una riunione con tutti gli utenti del porticciolo, i titolari di concessioni ed i proprietari di imbarcazioni, al fine di coordinare in modo sinergico lo svolgimento dei lavori». Valutazioni molto positive giungono anche dall'assessore alle Attività produttive e Turismo, Antonio Ferraro, il quale sottolinea l'importanza degli imminenti lavori in relazione alla possibilità di nuove prospettive nell'ambito del turismo nautico e del suo indotto.
«L'intervento – sottolinea l'assessore Ferraro – migliorando la fruibilità e la funzionalità del porticciolo determinerà un accrescimento delle sue potenzialità di utilizzo, nella prospettiva dello sviluppo delle attività diportistiche, turistiche e velico-sportive della città. Prospettiva nella quale la nostra amministrazione sta lavorando con particolare impegno, tanto che, proprio nella seduta del Consiglio comunale di ieri pomeriggio, l'argomento della portualità minore era prevista all'ordine del giorno della discussione».
Fonte: Il Tempo [Sergio Monforte]