La Giunta regionale del Lazio ha varato il Testo Unico dell'artigianato e con questo compendio legale è nato anche l'albo degli espositori.
Con la nuova legge è stato anche istituito un Osservatorio permanente, un Fondo unico che raccoglie tutti i finanziamenti, e vedono la luce le Botteghe-scuola per tramandare storia e tradizioni. Una legge da tre milioni di euro l'anno, spalmati su un triennio. Tra breve al vaglio della Commissione, poi in Consiglio per il via libera.
L'obiettivo che si propone il Testo Unico è quello di dare ossigeno ad un settore che dà segni di asfissia, perché «le tradizioni oggi non si tramandano di padre in figlio. E al passaggio di consegne di solito l'azienda muore. Abbiamo raccolto le precedenti normative in un testo unico – spiega l'assessore al Commercio e alle Piccole e medie imprese, Francesco De Angelis – dopo un anno di lavoro siamo riusciti a semplificare procedure, tempi e risparmiare soldi». Nella Sala Aniene del Palazzo della Regione alla sinistra di De Angelis al momento della presentazione della legge erano schierati i rappresentanti di Cna, Confartigianato, Casartigiani e Acai. «Con la loro forte collaborazione siamo riusciti ad approdare ad un testo largamente condiviso e apprezzato dalle organizzazioni regionali dell'artigianato – continua l'assessore – è un settore molto importante, una marcia essenziale alla nostra economia. Il Lazio conta 96 mila imprese: il 66 per cento a Roma, l' 11 per cento a Frosinone, il 10% a Latina, l'8% a Viterbo e il 4% a Rieti. Il testo ha due direttrici principali: innovazione e tradizione. Abbiamo dato molta importanza al tema della formazione e qualificazione, perché le arti non vadano perdute. Bisogna arricchire le tradizioni. La ricetta è il binomio tutela e sviluppo».
Alla stampa De Angelis ha anche illustrato che importante innovazione è l'introduzione dei disciplinari di produzione.
«Abbiamo elencato i materiali da adoperare – dice – previsto un marchio di qualità per chi rispetta i parametri. Poi puntiamo alla promozione dell'artigianato sui mercati. Con l'Albo regionale degli espositori e interagendo con fiere, mostre e manifestazioni. In parallelo l'Osservatorio dovrà monitorare la rete e promuovere studi . Finora abbiamo avuto solo l'Osservatorio del commercio. Inoltre abbiamo previsto fondi per ristrutturare le botteghe del centro. E delegato ai Comuni le competenze relative al territorio». Chiude i lavori il direttore regionale della Confederazione nazionale dell'artigianato, Franco Cervini: «Il testo contiene innovazioni che, se varate, porteranno sicuri benefici alla aziende. Spero sia approvato entro l'anno». Risposta secca dell'assessore: «Ho già parlato con il presidente della Commissione. Sarà sul tavolo la prossima settimana. Il visto del Consiglio entro l'anno. Forse ci riusciamo».
Fonte: La Provincia