Sulla tavole dei latinensi frutta e verdura non mancano mai. Il capoluogo pontino sembra essere in controtendenza rispetto alle altre città italiane dove, secondo alcuni dati resi noti nei giorni scorsi dalla Cia, Confederazione italiana agricoltori, il consumo di questi alimenti sarebbe vertiginosamente in diminuzione.
Un calo da attribuire all'elevato costo dei prodotti che non ha risparmiato le famiglie pontine, più volte costrette a fare i conti con il gioco al rialzo dei prezzi, come hanno rivelato alcune signore alle prese con la spesa fra i banchi del mercato annonario e nei supermercati. Cosa che tutto sommato non ha determinato un cambiamento radicale nelle abitudini alimentari. «Gli aumenti ci sono stati – evidenzia Rita Minotti, mentre salda il conto dal suo rivenditore di fiducia – ma non rinuncio a frutta e verdura. Per risparmiare qualche euro vengo a fare la spesa al mercato coperto dove i prodotti costano meno e la qualità è migliore». Una scelta che accomuna molti cittadini secondo quanto rivelano alcuni banchisti. «Da 50 anni faccio questo mestiere – dice Giuseppa Rotondo del mercato annonario – ad essere sincera ultimamente ho notato un'attenzione maggiore da parte dei clienti alle variazione dei prezzi, ma le vendite, in questo periodo, vanno abbastanza bene». Un calo invece sembra esserci stato nelle grandi catene di distribuzione, ma secondo gli addetti ai lavori il fenomeno non è attribuibile all'aumento dei prezzi, bensì alla stagione. In autunno i consumi, soprattutto di frutta, diminuiscono perché l'offerta è inferiore, i clienti indirizzano le loro scelte su prodotti tipici di questo periodo venduti a prezzi ragionevoli, rinunciando a quelli fuori stagione. Con la ricerca del prodotto conveniente nel rapporto qualità-prezzo.