Carpiteti e Casale del Giglio tra i vignaioli eccellenti: i loro vini nella “top ten” del Lazio

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Che a Cori si "annidassero" alcuni dei migliori vignaioli della regione non è certo una novità. Ma adesso anche la "Guida ai vini d'Italia" dell'Espresso 2007 certifica la qualità di Marco Carpineti, viticoltore vocato al biologico che propone da anni vini molto apprezzati dai consumatori di fascia alta della Germania, dell'Austria, dell'Olanda, della Danimarca e, proprio in questi ultimi mesi, degli Usa dove sta esportando il suo prodotto di nicchia.

La Guida dell'Espresso se­gnala tra i migliori bianchi del Lazio il suo "Moro 2005" è l'unico bianco etichettato e cre­ato in provincia di Latina a figurare tra i primi dieci del Lazio al cui vertice gustiamo l'ottimo "Le Vignole" di Colle Picchioni. «E quella del 2005 — sottolinea Marco Carpineti, 47 anni — non è stata certo un'annata facile, ma il "Moro" è risultato essere al primo po­sto per molti mesi».

Passando ai rossi ecco che le bottiglie di Carpineti, studio­so dei tralci e dei vitigni non­ché personaggio schivo e riser­vato, sale in classifica con il suo Dithyrambus 2003: un vi­no sincero quanto corposo che per i conoscitori del vino pro­dotto a Cori non rappresenta certo un neofita.

Ma la Guida non tralascia certo la blasonata cantina del­la casa vinicola Casale del Gi­glio di Borgo Le Ferriere che s'impone con i rossi: primo fra tutti il Cabernet Sauvignon 2003 (tra quelli al vertice della classifica regionale) poi il Ma­dreselva 2003, il MaterMautu­ta 2003 e lo Shiraz 2004. Pro­sit!

Fonte: Il Messaggero [Aldo Capparulo]