FORMIA — La recente riconferma di Enzo Zottola al vertice della Confcommercio provinciale ha, indubbia- mente, segnato anche un altro momento importante per l'associazione: il cambio di strategia rispetto ai servizi abitualmente offerti ai soci e l'inizio di una nuova stagione, quella dei "Centri servizi interdisciplinari".
«I grandi mutamenti dell'economia nazionale e provinciale hanno, infatti, profondamente trasformato il nostro mercato associativo di riferimento, ha esordito il presidente Zottola; un ciclo si é concluso e noi avvertiamo l'esigenza di rafforzare la nostra identità, indicando quale priorità, l'ingresso in segmenti di mercato dove oggi non siamo presenti». Il programma è certamente ambizioso e la Confcommercio, senza naturalmente trascurare le associazioni di categoria che già organizza; si candida a rappresentare, sindacalmente, anche settori economici emergenti, pronti a veder tutelati i propri interessi da una sigla autorevole. «Chiaro – aggiunge Enzo Zottola – che simili obiettivi non sono perseguibili senza adeguare la tipologia e la qualità dei servizi offerti; di qui, la decisione di costituire, laddove possibile, dei "centri servizi interdisciplinari", articolati per comprensori territoriali ed in grado di soddisfare una miriade di esigenze. L'imprenditore, infatti, potrà chiedere lumi sulla possibilità di finanziamenti agevolati; ricevere informazioni su come adeguare l'azienda ai nuovi obblighi legislativi; ricevere consulenza legale per contenziosi particolari o assistenza nell'applicazione del contratto di lavoro e nella formazione dei suoi addetti, tanto per indicare le offerte più importanti. Da qui, l'esigenza di ripensare il modo di "fare sindacato e rappresentanza", attraverso i nuovi indirizzi tracciati dal presidente Zottola ed orientati essenzialmente verso quattro aree tematiche. La prima riguarda il riposizionamento della associazione che dovrà rafforzare la propria identità ed accrescere il proprio peso politico, indicando, quale priorità, l'ingresso in segmenti di mercato associativo dove oggi non siamo presenti. Discorso che vale anche, trasversalmente, per il territorio, considerato che in provincia di Latina, abbiamo terre ancora vergini sotto il profilo dell'associazionismo sindacale per le imprese. La seconda area riguarda l'erogazione dei servizi e l'organizzazione degli uffici. E' chiaro che gli obiettivi suaccennati non sarebbero perseguibili senza adeguare la tipologia e la qualità dei servizi offerti e la relativa organizzazione degli uffici, attraverso la costituzione di "centri servizi interdisciplinari", da non confondere con il lavoro propriamente sindacale e che dovrebbero individuarsi per aree territoriali sovra-comunali, puntando ad un bacino potenziale di utenza che non può limitarsi ad un solo comune. La terza area pone l'attenzione sulla tenuta del sistema, sotto il profilo amministrativo-gestionale, compatibilità economica e partecipazione al bilancio. Oggi, siamo chiamati ad operare con grande rigore se vogliamo passare da una gestione dell'ordinario ad una prospettiva di investimenti per continuare a crescere. Una cosa è pretendere il rispetto della normativa, un'altra' cosa è poi chiedersi con quali caratteristiche va, ad esempio, definito un rapporto corrente e costruttivo con la media e grande distribuzione. E quindi, vanno individuate, con chiarezza, quali alleanze dovremo saper costruire con quegli interlocutori che possono accrescere il peso politico-sindacale dell'associazione: dalle organizzazioni dei lavoratori al mondo dei consumatori oggi scarsamente organizzato in provincia di Latina. La quarta ed ultima area prefigura il "Sistema delle regole", che proponiamo per superare i limiti di un sistema a legame debole, qual'è quello attuale, per puntare ad elementi di più accentuata condivisione. Il ritmo di trasformazione dell'economia e della società, oggi, è notevolmente aumentato, ha concluso Zottola e noi desideriamo orientare questo ritmo e non subirlo. Per questo, ci stiamo preparando, non solo organizzativamente, ma anche mentalmente, ad intercettare quegli elementi di novità, prima che ci piombino addosso.
Fonte: Il Tempo [Sergio Monforte]