FORMIA — «La provincia di Latina, considerate le principali attività della filiera ittica presenti sul nostro territorio, non solo riveste un'importanza primaria nella produzione ittica del Lazio, ma ha anche tutte le caratteristiche per diventa-re il polo di eccellenza per la pesca marittima della Regione».
Ne é convinto il presidente della Camera di Commercio di Latina, Enzo Zottola, il quale, a seguito anche del Protocollo d'intesa firmato con la Lega Pesca ed il Consorzio Mediterraneo, per una sinergica collaborazione alle aziende del settore, sollecita la Regione Lazio ad un intervento, altrettanto concreto, a favore del territorio provinciale e della sua economia ittica. La pesca e più in generale, la produzione ittica, sottolinea Zottola, costituisce, in provincia, un'attività variegata, per qualità e quantità delle produzioni: alla pesca marittima, con tutte le sue articolazioni, si affiancano, infatti, la vallicoltura e l'acquacoltura, in particolare nel golfo di Gaeta, dove sono ubicati impianti di mitilicoltura e di piscicoltura. Non a caso, sul litorale della provincia sono presenti ben 288 imbarcazioni da pesca dislocate per lo più presso i porti di Terracina, Ponza, Formia e Gaeta, dove ci sono anche 75 barche che esercitano lo strascico e la circuizione, mentre la pesca artigianale, con 213 imbarcazioni, è presente, oltre che nei porti principali, anche in quel-li minori, ad esempio, di San Felice Circeo e Ventotene. Nel complesso, la pesca marittima della provincia rappresenta più di un terzo del segmento regionale ed occupa 536 imbarcati ai quali va aggiunto il personale a terra impiegato presso le cooperative. In pratica, sono presenti tutti i sistemi della pesca: dallo strascico oltre le sei miglia, alla pesca dei gamberi, dalla piccola pesca, a quella dei molluschi con draga idraulica e rastrello a mano. Lungo la fascia costiera del golfo è stato costituito, di recente, il parco regionale Riviera di Ulisse, con la finalità di armonizzare gli interventi dei Comuni costieri e di valorizzare l'area anche a terra. Trattandosi di un tratto di mare protetto dalle mareggiate, il golfo di Gaeta, dagli anni '50, è sede di diversi impianti di mitilicoltura che, con il passare degli anni, hanno dato una produzione tipica "la cozza di Gaeta", apprezzata in tutta Italia per la qualità del prodotto.
La produzione della mitilicoltura è di circa tremila tonnellate annue ed offre lavoro ad una cinquantina di addetti. Nello stesso sito, da diverso tempo, si é sviluppata anche l'itticoltura in gabbie galleggianti (spigole ed orate), con una produzione che si aggira sulle duemila tonnellate l'anno ed offre lavoro ad un centinaio di addetti. L'enogastronomia provinciale, infine, sa ben valorizzare la pesca locale, grazie, soprattutto, all'elevata qualità della produzione e dei piatti tipici: degne di nota, tra i vari prodotti locali, sono le alici sotto sale del Golfo di Gaeta, che puntano al riconoscimento del marchio IGP, la cozza di Gaeta e la tiella con i polipi. Tantissime, sono infatti, le specialità gastronomiche marinare, o preparate nella perfetta unione, tipica di queste terre, tra mari e monti, che i ristoratori del litorale sanno proporre con successo, anche a livello nazionale, abbinando i piatti ai vini bianchi locali (Moscato di Terracina, Bellone, Cacchione, ecc.). «La promozione della qualità dei nostri prodotti ittici, anche attraverso campagne ed eventi specifici, conclude, quindi, il presidente Enzo Zottola, unita ad un' adeguata politica dei marchi, integrata dalla presenza della pesca turismo e dell'ittiturismo, rappresenta una sfida per lo sviluppo turistico del litorale pontino». Per questo, la Regione Lazio non può venir meno ai suoi impegni e al suo apporto qualificato.
Fonte: Il Tempo [Sergio Monforte]