UN'ORA di sciopero al termine di ogni turno lavorativo. La protesta dei lavoratori alla Sagit Findus di Cisterna è proseguita anche per l'intera giornata di ieri.
Gli operai che non si riconoscono nelle sigle di Fai Cisl e Uila Uil, le scriventi dell'accordo con l'azienda su mensa, trasporto e organizzazione del lavoro, anche ieri a partire dalle 13 alle 14 – e per tutto il resto della giornata (a conclusione delle 8 ore lavorative) – hanno incrociato le braccia davanti allo stabilimento agro alimentare di via Appia sud. In aggiunta, è stato anche diffuso un comunicato attraverso cui i rappresentanti della Rsu Ugl – Cgil e Fna, rispettivamente Massimo Petrucci, Antonio Trotta, Luca Lucchin e Giuseppe Romaniello, definiscono «anglosassone» la pressione esercitata dall'azienda nei confront ti dei lavoratori. «Tale azione – si legge nella nota – si pone come un fatto grave che lede i diritti del singolo lavoratore, danneggia la stessa azienda per una ridotta efficienza produttiva e nuoce all'equilibrio sociale per le conseguenze sul piano sanitario e assistenziale che inevitabilmente comporta. Non è più ammissibile – proseguono Petrucci della Ugl, Trotta della Cgil e Lucchin e Romaniello della Fna – che esista una sorta di regola ben radicata per la quale questa azienda abbia il diritto di esercitare la sua autorità anche quando non è necessario e legittimo, raccogliendo altresì i nomi di chi vuole aderire allo sciopero delle flessibilità e dello straordinario. Forse tali forme di persecuzione vengono usate per nascondere delle carenze relative all'organizzazione del lavoro o forse servono solo a celare una gestione inadeguata del modo di lavorare che rientra in una strategia aziendale consapevole e predeterminata verso i dipendenti allo sciopero di ridurre il numero, o per 'svecchiare' il personale riducendo così i costi. Sarebbe quindi auspicabile che l'azienda e parte del sindacato si impegnino, ognuno nell'ambito delle proprie competenze, a garantire un ambiente di lavoro ispirato alla tutela della dignità e dell'inviolabilità della persona nel rispetto ,della correttezza nei rapporti interpersonali». Un fiume in piena quindi i rappresentati sindacali Rsu di Ugl, Cigl e Fna che al termine del comunicato ribadiscono all'azienda «il diritto dei lavoratori e delle lavoratrici ad essere tutelati nella propria libertà di opinione rispetto alle iniziative sindacali atte a garantire gli interessi collettivi delle maestranze».
Continua, dunque, alla Sagit Findus di Cisterna lo «scisma» interno al mondo dei sindacati. Una divisione che, almeno per il momento, non preoccupa la sfera occupazionale, ma che di fatto sta portando alla luce un problema: vale a dire il «difficile» rapporto di comunicazione, dialogo e confronto tra i rappresentanti dei lavoratori e i vertici aziendali del colosso leader nei surgelati.