“Stracciando i veli: donne artiste dal mondo islamico”

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donne artiste dal mondo islamico Sabato 17 febbraio 2007 alle ore 17 si inaugura a Latina presso il Palazzo "M" in Corso della Repubblica la mostra "Stracciando i veli: donne artiste dal mondo islamico" che resterà a Latina dal 17 al 25 febbraio 2007.

Saranno presenti alla cerimonia inaugurale l'Ambasciatore del Regno Hashemita di Giordania Wijdan Al-Hashemi, l'arch. Michele Capasso – Presidente della Fondazione Mediterraneo ed altre autorità.

Settantuno opere di pittura, collage e fotografia di cinquantadue artiste donne provenienti da ventuno paesi islamici: fanno parte della collezione permanente della Royal Society of Fine Arts sede di Amman della Fondazione Mediterraneo
Attraverso la propria rete di istituzioni la Fondazione Mediterraneo ha organizzato varie tappe della mostra, specialmente per celebrare l'ANNO DEL MEDITERRANEO" ed il "Decennale del Partenariato euro-mediterraneo".
La mostra di Latina, realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio di Latina assume un significato particolare.
La mostra nasce nel 2001 e, inauguratasi ufficialmente a Rodi nel 2002, è da qui partita per un tour espositivo in Asia e in Europa dove ha avuto uno straordinario successo.
Dopo Latina la Fondazione Mediterraneo trasferirà la mostra negli Stati Uniti.

Di generazioni e paesi diversi, le cinquantadue artiste adoperano mezzi di espressione pittorica i più vari che possono essere inseriti nei filoni più eterogenei della pittura contemporanea: rappresentano oggi una realtà spesso sconosciuta o misconosciuta che sta lentamente acquistando una sua definita fisionomia nel panorama artistico internazionale e che merita di essere promossa e conosciuta all'estero, fuori dei paesi d'origine, soprattutto – ma non soltanto – per il significato simbolico sottolineato dal titolo stesso dato all'esposizione, quello stracciare i veli della sottomissione e della dipendenza della donna dell'Islam, proclamando il suo diritto di cittadinanza nel mondo dell'arte e rompendo le barriere create dall'ignoranza e dalla mancanza di dialogo.

Astrazione, figurazione, arte concettuale, manierismo, folclore, gestualità, espressionismo lirico, simbolismo, surrealismo – termini questi che di solito si rincorrono nelle presentazioni che accompagnano le mostre d'arte – sono termini tutti riconducibili all'una o all'altra delle artiste presenti in questo vero e proprio Salon d'Art che, come la maggior parte delle rassegne di questo tipo, non ha un tema portante o un comune denominatore artistico che individui i partecipanti, nel caso specifico convocati a rappresentare i loro paesi d'origine e qualificati soltanto dal fatto di essere donne artiste del mondo islamico.

La presenza di elementi figurativi in molte delle opere esposte smonta, innanzitutto, alcuni pregiudizi, spesso avvalorati anche da testi di critici occidentali, che non riconoscono alla pittura figurativa diritto di esistenza nel mondo islamico, dimenticando che la pittura islamica, la quale effettivamente non contempla la raffigurazione, non va identificata con la pittura dal mondo islamico. Numerose anche le artiste che si dedicano alla ricerca astratta, tutte caratterizzate da un cromatismo violento, e spesso azzardato, che riflette i colori dei loro paesi d'origine. Altre ancora, si servono delle tecniche più diverse: dal pastello all'acquerello, dall'incisione al collage, dalla fotografia alla stampa laser.

Osservazione che serve a meglio inquadrare il significato di questa mostra indipendentemente dalla qualità pittorica delle singole opere è la seguente: la quasi costante presenza nelle stesse esposte di un impegno politico e sociale che le alimenta e vivifica, anche in quelle composizioni che a prima vista potrebbero sembrare interessanti soltanto da un punto di vista meramente estetico. Questo ultimo, in effetti, è quello meno preso in considerazione dalle artiste quale finalità del loro operare, e si limita in ogni caso ad essere un mezzo per additare ed affrontare i problemi che le accompagnano nella loro vita di donne e di artiste.

A conclusione della cerimonia inaugurale della Mostra di Latina sarà sottoscritto il protocollo d'intesa tra la Camera di Commercio di Latina e la Fondazione Mediterraneo per la costituzione della sede della Fondazione di Latina e Gaeta.

Mostra a cura di: Michele Capasso
Organizzazione generale: Fondazione Mediterraneo

Per informazioni:

Ufficio Stampa:
Fondazione Mediterraneo : 0815523033 info@fondazionemediterraneo.org
www.euromedi.org /mostre