Sistema Informativo Excelsior.-Previsioni occupazionali delle imprese con dipendenti per il trimestre luglio-settembre 2019

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ExcelsiorNel trimestre luglio-settembre 2019 le imprese della provincia di Latina prevedono di effettuare 9.040 assunzioni, di cui il 30% nell’industria ed il 70% nel terziario; a cercare nuovo personale sarà il 18% delle aziende con almeno un dipendente. Su scala regionale i nuovi posti di lavoro nel trimestre considerato superano le 115mila e 200 unità e a livello nazionale sfiorano la quota di 1milione 113mila ingressi.
Questi i dati dell’indagine Excelsior sulle previsioni di assunzione che, a partire dal maggio 2017, viene svolta mensilmente dalle Camere di Commercio (per le imprese oltre 50 addetti) e da Infocamere tramite l’invio di questionari online e interviste telefoniche. L’indagine è coordinata a livello nazionale da Unioncamere, in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. I dati raccolti sono a “scorrimento”: ogni mese vengono richieste alle aziende del territorio le previsioni occupazionali del trimestre successivo.
Oltre al bollettino realizzato da Unioncamere per la nostra provincia che si allega al presente comunicato con le relative tavole statistiche, il contributo all’analisi che Osserfare intende produrre è volto a cogliere i principali elementi del mercato del lavoro così come emersi su scala nazionale e regionale, in modo da offrire ulteriori spunti di valutazione delle opportunità di impiego presso le imprese locali. Al riguardo, il quadro più dettagliato in funzione delle diverse dimensioni dell’indagine si riferisce al prima mensilità del trimestre, al fine di contemperare le esigenze di una maggiore robustezza delle previsioni.

 

Andamento congiunturale delle previsioni di entrata

A luglio 2019, le assunzioni previste dalle imprese della provincia di Latina ammontano a 3.870 unità, per un differenziale rispetto a luglio scorso che vede una maggiore vivacità delle entrate nell’industria (3,5% il tasso di entrata in tale comparto, a fronte del precedente 2,9%). La serie storica mensile rappresentata nella tabella e nel grafico seguenti, conferma, dunque, il ritorno su previsioni di entrata complessivamente intorno alle 4mila unità, in consueta crescita nel periodo estivo, trainate dalla componente dei servizi, del segmento turistico.

Tab. 1 – Lavoratori previsti in entrata per settore di attività in serie storica mensile (⇓)

La serie storica mostra il costante e significativo contributo dei servizi, che spiegano mediamente non meno del 70% delle previsioni di ingresso, con tassi di entrata più elevati nei segmenti legati al turismo e ai servizi alle imprese; peraltro, le attività turistiche confermano le evidenti influenze stagionali, a partire dal mese di aprile.

Fig.1 – Entrate totali previste e tasso di entrata industria e servizi. Serie storica mensile (⇓)

 

Le figure professionali

Per quanto riguarda le figure professionali, la quota delle nuove entrate che nella nostra provincia è destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (cosiddette figure “high skill) conferma il 9% del mese precedente (a fronte del 15% di inizio anno); la minore richiesta nel periodo estivo si realizza a tutti i livelli territoriali in ragione della maggiore vivacità delle attività turistico-ricettive, la cui domanda è rivolta prevalentemente alla classe delle “medium skill”. Le opportunità nel Lazio destinate ai profili più elevati si attestano al 24%, quota leggermente superiore al valore di giugno (dato inferiore al 32% di gennaio), mentre su scala nazionale si conferma il dato di giugno scorso (la contrazione si attesta sui 10 punti percentuali, passando dal 26% di gennaio, all’attuale 16%). Si replica ulteriormente, inoltre, la maggiore prevalenza in termini di fabbisogni di “Professioni tecniche”, che a Latina tornano all’82% dell’intero aggregato delle “high skill,” recuperando il calo negli ultimi due mesi e tornando in linea con l’80% di inizio anno; si ripresenta dunque il differenziale rispetto al valore nazionale (71%), che rimane costante da gennaio scorso. Nel Lazio le figure tecniche recuperano qualche punto percentuale, invertendo il trend decrescente degli ultimi mesi (68% la quota nell’aggregato delle “high skill”, in flessione nel trimestre da marzo a giugno scorsi). Il cartogramma seguente riporta la percentuale sul totale delle assunzioni riferita al fabbisogno di figure “high skill” espressa dalle imprese in tutte le province d’Italia:

Fig.2 – Entrate di figure professionali High Skill (⇓)

I territori dell’area Nord-ovest confermano il consueto più elevato fabbisogno relativo di profili più elevati (21% la quota); il Lazio, torna in prima posizione nella graduatoria regionale, con un fabbisogno di posizioni “high skill” che, come già evidenziato, si attesta al 24% dell’insieme delle assunzioni, sostenuto dal mercato del lavoro capitolino, in deciso rimbalzo per quanto attiene tali figure (27%, a fronte del 22% di giugno scorso); segue la Lombardia in linea con il fabbisogno di giugno (23% la quota, anch’essa in calo rispetto al 30% di gennaio 2019), dove Milano si conferma la prima provincia d’Italia (29%, con una perdita di 10 punti percentuali sul 38% di apertura d’anno).
Le dinamiche su esposte confermano il significativo ed inedito differenziale territoriale con riferimento alle figure “medium skill”, sebbene lo scenario comune sia di una diffusa minore richiesta rispetto al mese precedente; da segnalare, in primis, dopo il rimbalzo a Latina dal 28% di inizio anno al 54% di giugno, il ritorno su valori più consueti (48% la quota attuale), interamente alimentato dalle attività turistico-commerciali. Medesima la flessione intorno ai cinque punti percentuali nel Lazio (35% le figure medium skill, a fronte del 41% di giugno scorso), e su scala nazionale (dal 44% di giugno, al 39% attuale).
Torna a crescere il fabbisogno di “Operai specializzati e conduttori di impianti” a tutti i livelli territoriali: a Latina la quota si posiziona in prossimità dei valori nazionali 29,6%, comunque in deciso contenimento rispetto ad inizio anno (40% a gennaio), in ragione dei fattori stagionali in precedenza descritti.

Tab. 2 – Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale – Luglio 2019 (⇓)

L’articolazione settoriale non si discosta significativamente da inizio anno in termini di incidenza dei diversi gruppi professionali tra i due macro comparti dell’industria e dei servizi, fatta eccezione per gli “Operai specializzati e conduttori di impianti”, richiesti a luglio con una prevalenza dalle industrie locali nettamente superiore: 77% l’incidenza, a fronte del 57% di inizio anno.

Tab.3 – Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale e settore – Luglio 2019 (⇓)

Per quanto attiene la destinazione in azienda, le figure high skill, si concentrano a tutti i livelli territoriali prevalentemente nel settore vendite, nello specifico nel segmento del “Marketing commerciale, comunicazione e pubbliche relazioni”; nonché nell’area della “Progettazione e ricerca e sviluppo”. Da segnalare, inoltre, come su scala regionale e nazionale i “Sistemi informativi” si confermino un bacino importante per i profili di più elevato livello; altrettanto l’area di “Direzione generale e risorse umane” esprime un fabbisogno pari a circa 2/3 di figure più elevate, peraltro in significativa crescita rispetto al mese precedente (rispettivamente 45,5% la quota di profili High skill laziali e 57,4% su scala nazionale).
Il quadro complessivo è illustrato nella tabella seguente:

Tab.4 – Entrate previste e figure high skill per area aziendale di inserimento – Luglio 2019 (⇓)

Tornando al complesso delle previsioni di entrata, l’areaProduzione di beni ed erogazione di servizisi conferma quella con maggiori opportunità di ingresso (oltre il 40% su tutti i territori) e con la più elevata accentuazione per la nostra provincia rispetto al Lazio.
La stagionalità determina la decisa maggiore frequenza di assunzioni previste nell’area commerciale, nel segmento vendite (stazionaria intorno al 15% fino allo scorso maggio), che nel nostro territorio avanza ulteriormente in termini relativi rispetto al mese scorso (28,7%, rispetto al 25,8% di giugno).
Diversamente, l’area tecnica e della progettazione a Latina conferma una quota pari all’11% delle entrate, confermando valori assoluti intorno alle previsioni medie (circa 400 ingressi mensili).
Per quanto attiene i profili Medium skill, in provincia di Latina, a luglio spiegano il 48,1% delle assunzioni previste, in calo sul mese precedente (all’esito di una progressione crescente dal 25,8% di inizio anno fino al 54% dello scorso giugno), come peraltro avviene anche su scala regionale nazionale; questi si confermano destinati più frequentemente all’area commerciale e della vendita (90,1%% in crescita rispetto all’80% circa pressoché stazionario nella prima semestrale) ed in misura più rilevante rispetto ai valori regionali e nazionali (66,4% nel Lazio, in calo di quasi dieci punti percentuali rispetto al mese precedente; 70,2% in Italia, grossomodo stabile). In particolare, le imprese pontine hanno previsto di collocare tali profili prevalentemente nei segmenti vendite e assistenza clienti. Il quadro complessivo è illustrato nella tabella seguente:

Tab.5 – Entrate previste e figure medium skill per area aziendale di inserimento (⇓)

Lo spazio destinato all’area “Amministrativa, finanziaria, legale e controllo di gestione” torna a crescere significativamente, con una inversione di rotta che da inizio anno aveva registrato una progressiva flessione, raggiungendo l’attuale 69% (45% a giugno; 84% ad inizio anno), posizionandosi nettamente al di sopra dei valori laziali e nazionali (rispettivamente 45% e 60%). Diversamente, si conferma la maggiore frequenza di destinazione a Latina dei profili Medium nell’area “Direzione generale, personale e organizzazione risorse umane” (75%, a fronte del 31% regionale e del 53% nazionale), con la più elevata previsione di allocazione da parte delle imprese locali nel segmento di “Segreteria, staff e servizi generali”; la circostanza che negli altri contesti territoriali tali figure trovino spazio anche in posizioni di “Direzione generale, personale e organizzazione risorse umane” lascia presumere, come già evidenziato in altre occasioni in questa stessa sede, un differenziale significativo in termini di domanda di lavoro da parte delle imprese di profili meno elevati rispetto al contesto regionale e nazionale.

 

I titoli di studio

Rimane stazionaria rispetto al mese scorso al 4,2% la quota di assunzioni destinata a personale laureato (rispetto al 7,9% di inizio d’anno), a fronte del 15,1% laziale, in leggera crescita, e dello stazionario 11,2% nazionale; la porzione di posti riservati a diplomati provenienti da istituti secondari superiori nel complesso non muta significativamente, sebbene occorra evidenziare che esclusivamente a Latina le assunzioni previste per i diplomati guadagnano a luglio dieci punti percentuali (dal 28,8% di giugno passano all’attuale 38,8%). Diversamente dalle precedenti rilevazioni, per l’insieme di tali titoli di studio Latina si allinea ai valori regionali e nazionali (complessivamente 62,8%, a fronte del 60% circa nel Lazio ed in Italia). Il confronto territoriale è di seguito rappresentato:

Tab.6 – Lavoratori previsti in entrata per livello di istruzione – Luglio 2019 (⇓)

Nello specifico, la tabella seguente illustra gli indirizzi di studio che hanno raccolto il maggior appeal da parte delle imprese locali, nonché quelli per i quali le aziende hanno dichiarato di riscontrare le maggiori difficoltà di reperimento e le relative motivazioni.

Tab.7 – Titoli di studio più richiesti dalle imprese e difficoltà di reperimento – Luglio 2019 (⇓)

Pressoché stazionaria al 18% la difficoltà di reperimento delle figure richieste dalle azienda locali, intorno al valore regionale (20%) e decisamente inferiore al 26% nazionale; l’esperienza pregressa nel settore si conferma essere preferita a tutti i livelli territoriali (53% delle assunzioni pontine, stazionaria rispetto all’apertura 2019).

Tab.8 – Entrate per titolo di studio, difficoltà di reperimento, esperienza richiesta – Luglio 2019 (⇓)

Il differenziale più significativo lo si riscontra nuovamente per i titoli universitari, dove, a tutti i livelli territoriali assume maggiore rilevanza l’esperienza nella professione, probabilmente in ragione di ruoli di maggiore responsabilità cui si presume possano essere destinati i candidati oggetto di selezione.
Su indicazione delle imprese intervistate, cresce rispetto a giugno la quota delle assunzioni della nostra provincia destinate agli under30 (dal 26,8% precedente all’attuale 31,7%, in linea con il valore nazionale e leggermente superiore al 28% laziale), sebbene occorra evidenziare che tale dato mostra una elevata variabilità in funzione delle diverse figure professionali richieste, come evidenziato nella tabella seguente:

Tab.9 – Principali professioni per gruppo professionale e classe di età – Luglio 2019 (⇓)

Fig. 3 – Le 10 professioni più richieste nel mese e difficoltà di reperimento. Latina – Luglio 2019 (⇓)

La numerosità delle interviste realizzate su scala nazionale consente una disaggregazione maggiore degli esiti che a livello provinciale, per criticità legate alla scarsa significatività, non è possibile ottenere; al riguardo, ritenendola un’informazione utile ai fini dell’Orientamento dei giovani studenti, si riporta la tavola prodotta da Unioncamere riferita all’Italia, che restituisce le professioni più richieste per ogni gruppo professionale e le aree aziendali di destinazione:

Tab.10 – Lavoratori previsti in entrata per area aziendale di inserimento e principali professioni per ogni gruppo professionale (⇓)