FORMIA — "Osserfare", l'osservatorio economico della Camera di Commercio di Latina, ha diffuso, a fine ottobre, i dati "Movimprese" relativi alla nascita ed alla chiusura, con le conseguenti variazioni percentuali, delle -imprese registrate presso l'Ente Camerale della nostra provincia. Ad illustrare i dati stessi sono il presidente di "Seci Spa.", Alessandro Salvadori e l'amministratore delegato della società preposta alla promozione ed alla commercializzazione all'estero del "mady in Latina", Gianni Gargano, tra l'altro, presidente dell'Ascom di Formia. In base alle risultanze del Registro camerale, relative ai primi nove mesi del 2006, le imprese iscritte presso la Camera di Commercio, a fine settembre, raggiungono le 56.539 unità, di cui 46.712 attive (l'82,6% del totale).
La dinamica di crescita del tessuto imprenditoriale pontino, sostengono Salvadori e Gargano, si presenta dunque, in buona accelerazione, in questa fase conclusiva dell'anno, dopo un primo semestre piuttosto opaco. Il tasso di sviluppo complessivo si attesta sull'uno per cento, grazie al più 0,6% registrato negli ultimi tre mesi, in linea con la performance di un anno fa, che si traduce in un incremento della base imprenditoriale di 537 unità, risultato della differenza tra le 3.032 imprese che si sono iscritte al Registro tra gennaio e settembre 2006 e le 2.495 che si sono cancellate nello stesso periodo.
Rispetto ai primi nove mesi del 2005, si registra una assoluta stazionarietà del tasso di natalità aziendale che si conferma pari al 5,4%, mentre risulta in lieve incremento il tasso di mortalità imprenditoriale, salito al 4,5% rispetto al quattro per cento dell'anno precedente. «Tuttavia – aggiungono Salvadori e Gargano – occorre precisare che, sulla base di recenti disposizioni normative, l'Ente camerale ha provveduto, a partire dalla fine dello scorso anno, a sollecitare la cancellazione dal Registro di quelle imprese che presentano determinate inadempienze. Nel corso del 2006, invece, tale procedura ha inciso sul numero complessivo di cancellazioni per una quota pari al 3,5% e, nel dettaglio, ha riguardato le sole ditte individuali». L'analisi del movimento anagrafico, per forma giuridica, evidenzia, in riferimento anche a quanto detto, una sensibile flessione delle imprese individuali, per le quali si registra una saldo negativo pari a meno 143 unità (era positivo e pari a più 38 l'anno precedente), mentre si conferma la maggiore preferenza per la tipologia di società di capitali, con un tasso di crescita del più 4,4 per cento. Oltre un terzo dell'incremento nel numero di imprese si deve all'edilizia che, con 197 unità in più, spiega il 36,7% del saldo complessivo. Ottime anche le performance di crescita delle attività immobiliari, con un tasso di sviluppo del più 3,9 per cento e degli alberghi e ristoranti, con un più 2,5 per cento. Piuttosto debole la dinamica espansiva dei settori dell'industria manifatturiera e del commercio (+0,6% per entrambi), mentre permane negativa l'evoluzione del comparto agricolo (-1,6% il tasso nei nove mesi), seppur risulti nullo il saldo nell'ultimo trimestre.
Un altro aspetto abbastanza rilevante, comunque, concludono i due amministratori di Seci, consiste nel fatto che parecchie aziende della nostra provincia stanno potenziando il settore dell'export. Ottime prospettive, poi, anche in vista dell'appuntamento del 2010, si aprono nell'area del Mediterraneo, con i Paesi del nord Africa, verso i quali la Regione Lazio sta fungendo da trampolino di lancio e, per questo, Sandro Salvadori e Gianni Gargano assicurano che Seci sta già organizzando una serie di incontri specifici con gli imprenditori del nostro comprensorio.
Fonte: Il Tempo [Sergio Monforte]