Pubblicati i dati di Movimprese relativi al III trimestre

1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle (Nessun voto)
Loading...

OsserfareOsserfare, l’Osservatorio Economico della Camera di Commercio di Latina, rende pubblici i dati Movimprese relativi al III trimestre dell’anno in corso sulla base dei dati messi a disposizione da Unioncamere.
“I dati” – ha commentato il Commissario straordinario della Camera di Commercio di Latina Mauro Zappia – “confermano la positività del trend dell’agricoltura, oggi trainante rispetto al contesto economico provinciale. Il settore, come già emerso lo scorso trimestre, sta vivendo una decisa accelerazione rispetto alle risultanze riferite al medesimo periodo dell’anno precedente. Risultano certamente importanti in tal senso i nuovi bandi regionali licenziati dalla Regione Lazio nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (PSR) e Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR)”.

 

DATI NAZIONALI

Il consuntivo riferito a settembre dell’anno in corso evidenzia su scala nazionale un tasso di crescita del +0,7%, in lieve incremento rispetto alle analoghe risultanze dei dodici mesi precedenti (+0,65% il dato riferito al periodo gen-sett 2015), sebbene nell’ultima frazione d’anno si evidenzi un rallentamento delle dinamiche in atto (+0,27% la variazione nel III trimestre 2016, rispetto al +0,33% del medesimo periodo del 2015). Il quadro di riferimento nazionale, sulla base di quanto osservato dai dati numerici, evidenzia alla fine di settembre un numero di imprese registrate pari a 6.080.076, delle quali l’84,87% attive. Il tasso di natalità si è attestato al +1,14%, mentre quello di mortalità corrisponde allo 0,88%.
Secondo il Presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello, “Le 42mila imprese in più riportano le lancette della natimortalità ai ritmi del 2007 e rappresentano il miglior risultato dal 2012. Ora più che mai occorre aiutare gli imprenditori a crescere ed essere competitivi, puntando sull’innovazione, la digitalizzazione, la semplificazione amministrativa”.

Di seguito le tabelle riepilogative dei tassi rilevati su base nazionale al III trimestre di ogni anno a partire dal 2007 ad oggi:

Tab.1 – Serie storica delle iscrizioni delle cessazioni e dei relativi tassi per il III trimestre dell’anno (⇓)

Si conferma, invece, ancora una volta la situazione difficile per il comparto artigiano il cui turnover è ai minimi, come illustrato nella serie storica seguente, e che alla fine del III trimestre presenta un saldo tra iscrizioni e cessazioni negativo per 1.162 unità; -0,09% il tasso di crescita, in leggero miglioramento rispetto a quanto riscontrato lo scorso anno al mese di Settembre (-0,13%). Tuttavia, come già evidenziato nel comunicato precedente, considerando l’intero periodo 2016, la sottrazione al tessuto imprenditoriale delle piccole realtà artigiane è più contenuta di circa 1/5 rispetto allo scorso anno, confermando una dinamica in atto da almeno un triennio.
Per quanto riguarda le imprese artigiane il quadro è il seguente:

Tab.2 – Serie storica delle iscrizioni delle cessazioni e dei relativi tassi al III trimestre di ogni anno (⇓)

 

DATI REGIONALI

Passando all’esame delle tendenze regionali si evidenzia come il Lazio si posizioni ai primi posti in Italia per Tasso di crescita, attestatasi al +0,45%, in lieve flessione rispetto al +0,52% di settembre 2015, ma pur sempre la terza migliore performance su base nazionale, subito dopo il +0,95% della Basilicata e il + 0,53% della Sardegna. Nell’ambito della regione Lazio, come di consueto, Roma mostra le dinamiche più vivaci (+0,48% la variazione trimestrale), sebbene in rallentamento rispetto ai dodici mesi precedenti (+0,58% il dato riferito al III trimestre 2015). Subito dopo Roma, troviamo appaiate le Province di Frosinone e Latina (+0,41%), quest’ultima in incoraggiante miglioramento rispetto alle risultanze dell’analogo periodo 2015 (+0,30% a settembre 2015).
Il quadro comparativo dei tassi di crescita su base trimestrale, per l’Italia, il Lazio e Latina viene riportato nel grafico seguente:

Graf.1 – Andamento del tasso di crescita Latina Lazio e Italia – Serie storica (⇓)

Nello specifico, gli esiti riferiti alla regione Lazio, disaggregata per province. e all’Italia è riportata nella tabella successiva:

Tab. 3 – Movimento totale delle imprese III trimestre 2016 presso il Registro imprese camerale (⇓)

 

DATI PROVINCIALI

Alla fine del mese di settembre la provincia di Latina fa rilevare uno stock di imprese pari a 57.961 unità, delle quali circa l’82% risultano attive, con un saldo trimestrale positivo di 237 imprese, determinato dalla differenza tra le 788 nuove iscrizioni avvenute tra aprile e settembre e le 551 cessazioni dello stesso periodo. In termini relativi il Tasso di natalità si è attestato al +1,36%, di poco superiore a quanto rilevato nel III trimestre 2015 (+1,30%), mentre il Tasso di mortalità è risultato dello 0,95% (a fronte dello 0,99% nel 2015); la sintesi algebrica determina un Tasso di crescita trimestrale pari al +0,41%, in accelerazione rispetto ai dodici mesi precedenti (+0,30% il trimestrale chiuso a settembre 2015).
La variazione cumulata da inizio anno si attesta al +1,13% (a fronte del +0,82% dei primi nove mesi del 2015), in avanzamento tendenziale, come evidenziato nella tabella seguente:

Tab.4 – Movimento delle imprese I semestre 2016 presso il Registro camerale e serie storica – Tassi di crescita (⇓)

Si conferma in miglioramento anche l’andamento delle nuove procedure fallimentari aperte durante l’anno, in quanto il dato fino al mese di settembre 2016 si ferma a 85 totali, per una flessione del 7,6% rispetto allo stesso periodo 2015; il commercio e le costruzioni registrano i valori assoluti più elevati dall’inizio del 2016 (rispettivamente 25 e 19 procedure aperte). Altrettanto avviene per quanto attiene le procedure di scioglimento e liquidazione volontaria, in flessione del 6,2% rispetto alle analoghe risultanze riferite allo stesso periodo del 2015 (in valore assolto 578 tra gennaio e settembre 2016, rispetto alle 616 dei primi nove mesi dell’anno precedente).

 

LA PROVINCIA DI LATINA

L’ANDAMENTO DEMOGRAFICO PER SETTORE ECONOMICO

Disaggregando per settori, il quadro riassuntivo relativo alla provincia di Latina per il III trimestre 2016, viene esposto nella tabella seguente, elaborata sulla base del criterio di classificazione delle attività imprenditoriali ATECO 2007:

Tab.5 – Movimento delle imprese presso il Registro camerale per ramo di attivita III trimestre 2016 (⇓)

La maggiore crescita rilevata nell’ultimo trimestre rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente è in buona parte spiegata dal comparto agricolo. Al riguardo si registra un vero e proprio exploit delle iscrizioni, trainate dalla diffusa la crescita nel segmento orticolo (a conferma di quanto già rilevato nel precedente trimestre) e nella coltivazione di alberi da frutto (actinidieti). Al riguardo, quasi la metà delle iscrizioni da inizio anno sono riconducibili alla componente delle imprese giovanili.
Si sottolinea, inoltre, che l’industria e le costruzioni si mantengono su un sentiero positivo, più evidente per il comparto edile; diversamente, l’industria in senso stretto mostra dinamiche seppur  più modeste, che in ogni caso attestano la conferma di un’inversione di tendenza rispetto alla flessione riferita ai primi nove mesi dell’anno precedente (+0,15% la variazione dello stock, rispetto al -0,56% tra gennaio e settembre 2015), con variazioni più significative nella Riparazione e manutenzione di macchinari.
Diversamente dai precedenti, nel trimestre estivo è il commercio al dettaglio ad alimentare in misura più evidente le dinamiche complessive del comparto, che replica grosso modo la stessa trimestrale dello scorso anno.
Si mantiene positivo, seppur con una variazione minima nell’ultimo trimestre, il settore dei trasporti; altrettanto vale nel campo delle attività assicurative (agenti e mediatori) e immobiliari che, seppur positive, mostrano una variazione trimestrale in contenimento rispetto al bilancio riferito allo stesso periodo del 2015.

 

LE FORME GIURIDICHE

Analizzando le forme giuridiche delle imprese in Provincia alla fine del III trimestre 2016, si nota come la crescita delle società di capitale continui, ma ad un ritmo meno sostenuto rispetto alle precedenti rilevazioni. Infatti alla fine di settembre 2016 il tasso di crescita delle società di capitale si è attestato al +0,94% (+165 unità in più), in flessione non solo rispetto allo stesso periodo del 2015 (+1,09%), ma anche rispetto ai trimestri precedenti. Allo stesso torna ad espandersi la tipologia delle imprese individuali (+0,26%, per 79 unità in più), sia in termini tendenziali che congiunturali. Diversamente, le società di persone si confermano in flessione e questa non è una novità.
Di seguito la tabella riepilogativa di quanto esposto:

Tab.6 – Movimento delle imprese artigiane presso il Registro camerale per ramo di attività III trimestre 2016 (⇓)

 

L’ARTIGIANATO

L’ultimo trimestre può definirsi sostanzialmente “neutro” per il comparto artigiano, nonché una replica dei valori rilevati nell’analogo periodo riferito all’anno precedente; alla consueta espansione della seconda porzione d’anno, altrettanto segue un III trimestre caratterizzato da una minore vivacità, come illustrato nel grafico seguente, che confronta l’andamento del tasso di crescita trimestrale dell’artigianato con le tendenze della componente imprenditoriale non artigiana (escluse le imprese agricole):

Graf.2 – Andamento del tasso di crescita delle imprese artigiane e non in provincia di Latina – Serie storica (⇓)

Come già evidenziato nel precedente comunicato, il bilancio 2016 è fortemente condizionato oltre che dalla pesante flessione in apertura d’anno, anche dagli esiti successivi meno vivaci e, dunque, i primi nove mesi restituiscono una decrescita del -1,32%, significativamente più marcata dei valori riferiti al periodo gennaio-settembre dello scorso anno (-0,72%).
Tornando all’ultima trimestrale, il saldo pressoché nullo è l’esito di 143 iscrizioni (+1,57% il relativo Tasso di natalità), al netto di 141 cessazioni (+1,55% il Tasso di mortalità), per un tasso di crescita del +0,2%, invariato in termini tendenziali.
L’articolazione settoriale dei trend sopra esposti evidenzia la sostanziale invarianza per le costruzioni, settore più significativo in termini di numerosità delle imprese, mentre la manifattura si mantiene complessivamente positiva, rispetto alla flessione dell’analogo periodo 2015. Al riguardo, i segmenti che mostrano i risultati più positivi in termini di crescita sono la Riparazione, manutenzione ed installazione di macchinari e le Confezione di articoli di abbigliamento; in calo, invece, l’Industria del legno e la Fabbricazione di prodotti in metallo, quest’ultimo già pesantemente colpito ad inizio d’anno (-4,69% la decrescita da gennaio a settembre).
I settori che registrano le migliori performance sono i Servizi alle imprese, alimentati dalla crescita delle attività di Cura e manutenzione del paesaggio, nonché nell’ambito delle Altre attività di servizi, continuano ad essere le attività di Parrucchiere ed estetica a far rilevare anche in questo trimestre il saldo positivo di gran lunga più elevato (+15 unità).
Nella tabella successiva vengono riportati i valori riferiti ai settori del comparto artigiano alla fine del mese di settembre 2016, comparando le variazioni percentuali di stock riscontrate nell’ultima trimestrale, nonché i dati cumulati da gennaio con riferimento all’anno in corso e al 2015.

Tab.6 – Movimento delle imprese presso il Registro camerale per forma giuridica III trimestre 2016 (⇓)

In relazione alle forme giuridiche, prevale quale tratto distintivo del comparto l’impresa individuale (79,84%), pressoché in linea coni valori nazionali; appena il 6,24% delle imprese artigiane ha la struttura di Società di capitali, che in valore assoluto a settembre 2016 ammontano a 567 unità. Questo è sicuramente un fattore di debolezza del comparto, in quanto una struttura societaria presenta costi di gestione maggiori, ma allo stesso tempo rende più agevole la possibilità di accedere ai finanziamenti per effettuare investimenti. Di seguito la tabella riepilogativa:

Tab.7 – Movimento delle imprese presso l’Albo artigiano per forma giuridica III trimestre 2016 (⇓)

 

LE IMPRESE STRANIERE

Anche per questo trimestre la componente straniera del tessuto imprenditoriale provinciale mostra i migliori tassi di crescita, sebbene in misura meno rilevante del solito, in linea con le dinamiche  rilevate anche su base nazionale. Alla data del 30 settembre in provincia di Latina il numero di imprese a guida straniera ha raggiunto le 4.137 unità, per un peso percentuale pari al 7,14% del totale delle imprese registrate. Un valore inferiore, come sottolineato anche nelle precedenti rilevazioni, a quello su base nazionale (9,30% la quota) e regionale (11,38%).
Il saldo del trimestre è positivo per 47 unità in più, per un corrispondente tasso di sviluppo su base trimestrale dello +1,15%, in significativo rallentamento rispetto alle analoghe risultanze riferite al 2015 (+2,09%). Al riguardo è la componente extra-comunitaria a determinare la minore crescita (+1,37%, a fronte del +2,80% del III trimestre 2015), mentre le provenienze comunitarie si confermano in maggiore espansione.
Ad ogni modo la crescita delle imprese straniere nella nostra provincia si mantiene comunque superiore a quella rilevata per le imprese italiane, che comunque mostrano un’accelerazione importante nel periodo estivo (+0,35%) di gran lunga superiore a quanto rilevata a settembre dello scorso anno (+0,19%). Le dinamiche trimestrali sono illustrate nel grafico sottostante che confronta il tasso di crescita trimestrale delle imprese italiane con quello delle realtà straniere in provincia di Latina.

Graf.3 – Andamento del tasso di crescita dell’imprenditoria straniera e totale economia provinciale (⇓)

Tralasciando i segmenti meno significative in termini di numerosità delle imprese, i settori nei quali si sono evidenziati i valori di crescita maggiori sono, come di consueto, le attività commerciali, i servizi alle imprese (in prevalenza volantinaggio e affissione dei manifesti, nonché cura e manutenzione del paesaggio e attività di pulizia) e l’agricoltura.
Di seguito la tabella riepilogativa delle imprese straniere operanti in provincia di Latina alla data del 30 giugno 2016.

Tab.8 – Movimento delle imprese straniere presso il Registro camerale per ramo di attività III trimestre 2016 (⇓)

Di seguito la tabella riepilogativa degli andamenti demografici suddivisi per nazionalità in provincia di Latina:

Tab.9 – Movimento delle imprese straniere presso il Registro camerale III trimestre 2016 (⇓)

 

L’IMPRENDITORIA GIOVANILE

Come di consueto l’ultima sezione del presente report sulla demografia imprenditoriale è dedicata al segmento giovanile. Alla data del 30 settembre le imprese juniores in provincia di Latina ammontano a 6.519, l’85,9% delle quali attive. In termini di incidenza sul totale delle imprese registrate, va sottolineato come la componente giovanile abbia raggiunto l’11,25% dell’universo imprenditoriale locale, valore superiore a quanto rilevato su base nazionale (9,78%) e regionale (9,55%).
La trimestrale delle juniores si è attestata su un crescita del +2,76%, dato non di poco conto visti i numeri rilevati per le altre componenti imprenditoriali esaminate ed inoltre superiore a quanto riscontrato nel medesimo periodo dello scorso anno (+2,14%). La suddetta performance è stata determinata dalla sottrazione tra le 290 iscrizioni e le 115 cessazioni non d’ufficio, per un saldo netto trimestrale pari a +175 unità.
In termini di settori economici, il contributo più significativo si conferma essere quello dell’Agricoltura, che allunga il passo rispetto allo scorso anno sia in termini congiunturali che tendenziali: nei primi nove mesi la crescita sfiora il 20% (a fronte del +1,45% nell’analogo periodo 2015), alimentando in misura significativa (per una quota intorno al 50%) le dinamiche riferite all’intero comparto, indipendentemente dal fattore età dell’imprenditore. Al riguardo, valgono le stesse considerazioni già rappresentate con riferimento agli incentivi regionali a favore delle attività agricole.
A fronte di una dinamica meno vivace, seppur positiva, delle costruzioni, si confermano in crescita le Altre attività di servizi e il Commercio; diversamente, risulta una flessione piuttosto marcata anche in termini tendenziali per le Attività artistiche, sportive ed intrattenimento. Di seguito viene riportata la tabella riepilogativa suddivisa per settori:

Tab.10 – Movimento delle imprese giovanili presso il Registro camerale per ramo di attività III trimestre 2016 (⇓)