Oggi 26 aprile 2012 allo Yacht Med Festival

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Il convegno: “Responsabilità sociale di impresa e linee guida Ocse: una riflessione per la sostenibilità nella nautica”, a cura dell’Istituto G. Tagliacarne con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e del Punto di Contatto Nazionale per la diffusione delle Linee guida OCSE in Italia.

Il Segretario Generale della Camera di Commercio di Latina Pietro Viscusi: “Sono felice di poter portare i saluti del Presidente Vincenzo Zottola e della Camera di Commercio di Latina in un convegno così importante. Il tema della sostenibilità ambientale può rappresentare davvero un valore aggiunto per superare questa grave crisi economica che stiamo vivendo. Iniziative di questo tipo possono aiutare a vincere”.

Il Capitano di Vascello Capo Reparto Ambientale Marino-Ministero dell’Ambiente Vittorio Alessandro: “Oggi qui rappresento il reparto ambientale marino. Porto il saluto del Ministro assieme al rammarico per non aver avuto la possibilità di venire. L’Economia del Mare è un progetto che necessariamente si deve avvalere di tutte le competenze di cui abbisogna questo campo, tenendo presente un binomio fondamentale: sicurezza e ambiente. Le vicende più recenti infatti, come il naufragio della Costa Concordia e la fuoriuscita di petrolio da una nave, hanno risvegliato l’attenzione di tutti sulla tutela del mare e dell’ambiente. Un mare il nostro che merita di essere protetto, data l’affluenza di traffici navali e la ricca varietà della flora e della fauna dei suoi fondali. Dunque è necessario che si diffonda una sentita consapevolezza ambientale e che si rafforzi il rapporto tra sicurezza e ambiente: creando ad esempio un numero maggiore di aree marine protette, che sono zone di eccellenza ambientale salvaguardate in modo particolare. Gaeta, importantissimo perno di fondamentali eventi storici nazionali, può dare un grande apporto alla cultura marina specifica. Tra l’altro ha la fortuna di collocarsi di fronte ad uno specchio acqueo tra i più belli che l’Italia possa vantare. Dobbiamo ricordare anche che il Codice della navigazione, pur risalendo al 1943, già contiene dei vincoli di grandissima importanza per la protezione delle coste. Ciò infatti è nel nostro DNA di operatori del mare. L’idea chiave è che il mare non è solo a disposizione degli eletti, ma c’è e bisogna che tutti ne possano usufruire con moderazione. Concludo dicendo che la terraferma è conoscere il mare e i suoi fondali, per poterli raccontare. Il progetto da conseguire oggi è quello della strada avanti, da percorrere con coraggio e testa alta”.

Annapia Ragone, dell’Istituto Tagliacarne: “Noi crediamo nella promozione di alcuni valori fondamentali e comportamenti etici: le linee guida dell’ OCSE. L’OCSE è l’Organizzazione per lo Sviluppo Economico dei Paesi, nasce in Italia subito dopo la seconda guerra mondiale. Le linee guida dell’OCSE sono un documento molto ampio, i cui elementi caratterizzanti sono: gestione responsabile della catena di fornitura, principi fondamentali OIL e Sicurezza sul lavoro, ciclo di vita del prodotto ed effetti sull’ambiente, salute e sicurezza del consumatore. Le linee guida dell’ OCSE si inseriscono in un ampio tema, quello della Responsabilità sociale delle imprese, ovvero l’impatto che le imprese hanno sull’ambiente, la società, la sicurezza, la legalità, la trasparenza, ecc. Tali linee guida sono volontarie per le imprese, ma obbligatorie per i Governi aderenti. Costituiscono un importante strumento che i Governi devono far rispettare. Il primo capitolo delle linee guida dell’OCSE riguarda la salvaguardia dei diritti umani. Altro capitolo fondamentale è quello sui rapporti tra imprese e lavoratori, come l’abolizione del lavoro minorile e l’obbligo di garantire la formazione del personale. Un’altra parte è dedicata all’ambiente, come le valutazioni preventive del nostro impatto. Le linee guida hanno un intero capitolo sulla fiscalità ed un altro sulla lotta alla corruzione e concussione”.

Giovanni Gualandi, Gruppo RINA: “La Responsabilità Sociale delle Imprese si preoccupa che le aziende conducano i loro affari tenendo conto del loro impatto economico, sociale e ambientale; punta allo sviluppo sostenibile, durevole e socialmente compatibile, che chiede di non consumare oggi anche le risorse delle generazioni future. La CSR è i primo luogo un impegno di lungo periodo per le imprese; richiede di allineare le strategie e le attività dell’impresa ai valori universali”.