Nuova indagine Excelsior: previsioni occupazionali delle imprese con dipendenti nel trimestre gennaio-marzo 2018

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ExcelsiorNel mese di gennaio 2018, le imprese della provincia di Latina prevedono di effettuare 3.350 assunzioni, per un tasso di entrata del 3,9%; a cercare nuovo personale sarà il 12% delle aziende con almeno un dipendente.
Su scala regionale i nuovi posti di lavoro saranno 45mila e 610, che corrispondono ad un tasso di entrata del 4,1%, che risulta leggermente inferiore al 4,3% nazionale ottenuto da previsioni di ingresso che superano le 491mila unità.
Questi i dati della nuova indagine Excelsior sulle previsioni di assunzione che, a partire dal maggio di quest’anno, viene svolta mensilmente dalle Camere di Commercio (per le imprese oltre 50 addetti) e da Infocamere tramite l’invio di questionari online e interviste telefoniche. L’indagine è coordinata a livello nazionale da Unioncamere, in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Al bollettino realizzato da Unioncamere per la nostra provincia che si allega al presente comunicato con le relative tavole statistiche, il contributo all’analisi che Osserfare intende produrre è volto a cogliere i principali elementi dirimenti rispetto al mercato del lavoro così come emerso su scala nazionale e regionale, in modo da offrire ulteriori spunti di valutazione delle opportunità di impiego presso le imprese.

 

Le figure professionali

Per quanto riguarda le figure professionali, la quota delle nuove entrate che nella nostra provincia sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (cosiddette figure “high skill) sfiora il 19%, che si colloca tra i valori più elevati in serie storica; altrettanto risultano in deciso rialzo i valori regionali (30,1%) e nazionali (24,3%), entrambi superiori rispetto al dato locale. Tale dinamica è probabile che risenta di una sorta di stagionalità dei programmi occupazionali delle imprese, come del resto la stessa dimensione assoluta delle entrate che rispetto a trimestrali di chiusura d’anno in progressiva contrazione, torna su un sentiero di maggiore espansione a tutti i livelli territoriali, in ragione di una riorganizzazione degli organici aziendali con l’avvio della nuova annualità. Si replica ulteriormente, inoltre, la prevalenza in termini di fabbisogni di “Professioni tecniche”, che a Latina rappresentano il 13,3% dell’intero aggregato delle “high skill” (il 17% in Italia e 21% nel Lazio). Il cartogramma seguente riporta la quota riferita al fabbisogno di figure high skill espressa dalle imprese in tutte le province d’Italia:

Fig. 1 Entrate di figure professionali High Skill nel mese di gennaio 2018 (⇓)

I territori dell’area Nord-ovest confermano il consueto più elevato fabbisogno relativo di profili più elevati; altrettanto il Lazio si mantiene  al vertice della graduatoria regionale, seguito immediatamente dalla Lombardia esprimendo entrambi una quota intorno al 30% di posizioni high skill sull’insieme delle assunzioni. Milano (36,7% la quota), prima provincia d’Italia, consolida ulteriormente il gap a proprio vantaggio di circa 12 punti in più rispetto alla media nazionale, precedendo Roma (32,1% la relativa quota).
Con riferimento agli altri gruppi professionali, le distanze territoriali sono più contenute per le figure impiegatizie, richieste in misura maggiore nel Lazio (13,3% la quota, a fronte del 5,9% richiesto dalle aziende locali); fa da contraltare nella nostra provincia la maggiore richiesta espressa dalle aziende locali di “Operai specializzati e conduttori di impianti”, (31,1% sull’insieme delle entrate previste, a fronte del 17,8% nel Lazio), pressoché in linea coni valori nazionali.

Tab. 1 – Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale – Gennaio 2018 (⇓)

Per quanto attiene la destinazione in azienda, le figure high skill sono più richieste in primis nell’area “Tecnica di progettazione e ricerca e sviluppo”, destinazione esclusiva di profili ad alto contenuto di competenze; i “Sistemi informativi”, funzioni di intelligence, dunque previsti nell’area di “Direzione e servizi generali”, crescono significativamente a tutti i livelli territoriali posizionandosi le figure high skill intorno al 90% (a fronte dell’80% in media nel 2017).
La consueta area “Marketing, commerciale, comunicazione e pubbliche relazioni”, conferma la destinazione di una quota rilevante con prevalenza di figure tecniche.
Il quadro complessivo è illustrato nella tabella seguente:

Tab. 2 – Lavoratori previsti in entrata per area aziendale di inserimento e gruppo professionale (⇓)

L’area aziendale delle vendite, pressoché con la stessa intensità in tutte le aggregazioni territoriali, vede tornare a circa 1/3 le professioni tecniche afferenti alle high skills; il complemento è destinato a favore di una più elevata domanda da parte delle imprese di figure espressione di medium skill: si tratta di “Professioni commerciali e nei servizi” previste senz’altro in numerosità più elevata (69,7% la quota a Latina), sebbene la richiesta risulti in proporzione più contenuta (85,5% la media riferita all’intera annualità 2017) in ragione della forte componente stagionale che interviene sulla domanda di tali figure.

 

I titoli di studio

Si attesta al 12,6% la quota di assunzioni destinata a personale laureato, a fronte del 20,1% laziale e del 15,7% nazionale. La richiesta di diplomati si attesta intorno ai 2/3 delle assunzioni (al 38,6% della scuola media superiore e 28,3% il segmento degli istituti professionali); intorno ad 1/5 la domanda di personale con la sola scuola dell’obbligo, che mantiene il ridimensionamento ottenuto nelle precedenti rilevazioni (a fronte del 33,4% risultante quale valore medio 2017). Il confronto rispetto ai valori intra-regionali e nazionali è di seguito rappresentato:

Tab. 3 – Lavoratori previsti in entrata per livello di istruzione (⇓)

Nello specifico, la tabella seguente illustra gli indirizzi di studio hanno raccolto il maggior appeal da parte delle imprese locali, nonché quelli per i quali le aziende hanno dichiarato di riscontrare le maggiori difficoltà di reperimento e le relative motivazioni:

Tab. 4 – Titoli di studio più richiesti dalle imprese secondo le difficoltà di reperimento (⇓)

Inoltre, come di consueto, al crescere del titolo di studio l’esperienza pregressa nel settore, fortemente richiesta dalle imprese intervistate per le qualifiche professionali a contenuto tecnico, tende a lasciare progressivamente più spazio (con percentuali variabili a seconda dei titoli di studio) a quella messa a bagaglio con le esperienze precedenti nella medesima professione. Questa ultima, infatti, per i titoli universitari assume la rilevanza maggiore, come illustrato nella tabella seguente.
Dal confronto territoriale emerge che circa ¼ delle figure richieste dalle aziende risulta di difficile reperimento e circa il 12% delle criticità è attribuibile al ridotto numero di candidati; inoltre, Latina mostra una peculiare maggiore scarsità di candidati laureati rispetto ai valori laziali e nazionali. Si replica, peraltro, l’ampio differenziale a discapito della nostra provincia relativo alla inadeguata competenza e qualificazione che per gli universitari pontini svetta al 23,9%, posizionandosi nettamente oltre la media, che a livello locale si attesta all’11,0%, e risultando superiore ai valori regionali e nazionali.

Tab. 5 – Entrate previste per titolo di studio, difficoltà di reperimento e l’esperienza richiesta (⇓)

La preferenza accordata alle generazioni under30 si conferma al 35% e pressoché in linea con i valori regionali e nazionali; tale dato disaggregato per ogni gruppo professionale mostra una elevata variabilità, con un appeal per i più giovani espresso in misura superiore alla media per la prevalenza delle figure più richieste, soprattutto in ambito informatico, nonché nelle attività legate ai servizi turistici (cuochi, camerieri…):

Tab. 6 – Principali professioni per gruppo professionale, classe di età e le competenze richieste (⇓)

La numerosità delle interviste realizzate su scala nazionale consente una disaggregazione maggiore degli esiti che a livello provinciale, per problemi di significatività, non è possibile ottenere; al riguardo, ritenendola un’informazione utile ai fini dell’Orientamento dei giovani studenti, si riporta la tavola prodotta da Unioncamere riferita all’Italia, che restituisce le professioni più richieste per ogni gruppo professionale e le aree aziendali di destinazione:

Tab. 7 – Lavoratori previsti in entrata per area aziendale di inserimento e principali professioni per ogni gruppo professionale. Italia (⇓)