Diramati i dati Movimprese relativi al I Trimestre 2012: Latina si mantiene stabile

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Osserfare

Diramati i dati Movimprese relativi al primo trimestre 2012, elaborati da Osserfare, l’osservatorio economico della Camera di Commercio di Latina.

L’ANDAMENTO DEMOGRAFICO
A livello nazionale i primi tre mesi di quest’anno evidenziano una situazione generale in peggioramento in termini di saldo tra iscrizioni e cessazioni (-26.090) rispetto al dato rilevato per lo stesso periodo dell’anno precedente (-9.638); laddove non si rileva un peggioramento, si riscontra una sostanziale invarianza., come nel Lazio, che peraltro è l’unica regione a far riscontrare un valore positivo in termini assoluti (+1.953 imprese), anche se dovuto interamente alla provincia di Roma.
Tutto ciò ad ulteriore conferma di un periodo difficile che sta attraversando l’intero Paese. In termini di tasso di crescita il valore registrato in Italia a marzo 2012 è di –0,43%, contro un –0,16% del I trimestre 2011. La regione Lazio, grazie prevalentemente alla performance capitolina, si mantiene su un sentiero di crescita positivo, registrando un tasso di sviluppo del +0,32%.
A livello locale, l’intero tessuto produttivo ammonta a 57.466 imprese registrate al 31/03, di cui 47.108 attive (81,98%), per un bilancio demografico che ha fatto registrare un saldo di –95 imprese (-18 alla fine del primo trimestre 2011).
Seppure con un valore negativo del tasso di crescita (-0,17%), la provincia di Latina si mantiene, se non altro, tra le più stabili, se confrontata con tutte le altre a province; tra l’altro, a livello regionale si posiziona subito dopo la provincia di Roma, che ha fatto registrare il tasso di crescita più elevato a livello nazionale (+0,53%) e in linea con la provincia di Frosinone.
Ad ogni modo, occorre rammentare che i dati negativi del I trimestre di ogni anno sono fisiologici, perché correlati alle cessazioni che vengono dichiarate al 31/12 dell’anno precedente, anche se il confronto tendenziale (sullo stesso trimestre dell’anno precedente) restituisce pur sempre una indicazione di massima sullo stato di salute del tessuto economico e imprenditoriale.
I dati riassuntivi della regione Lazio sono riportati nella tabella seguente:

Tab.1: Andamento demografico delle imprese nella Regione Lazio

Provincia Registrate Attive Iscrizioni

Cessazioni
non
d’ufficio

Saldo

Tasso di
natalità I
trimestre
2012

Tasso di
mortalità I
trimestre
2012

Tasso di
crescita I
trimestre
2012

FROSINONE
LATINA
RIETI
ROMA
VITERBO

46.339
57.466
15.146
452.561
38.055
39.351
47.108
13.283
331.055
34.082
935
1.312
296
9.197
744
1.013
1.407
382
6.804
925
– 78
– 95
– 86
 2.393
– 181
2,02
2,28
1,95
2,03
1,96
2,19
2,45
2,52
1,50
2,43
– 0,17
– 0,17
– 0,57
0,53
– 0,48 
Gran Total 609.567 464.829 12.484 10.531 1.953 2,05 1,73 0,32

Fonte: elaborazioni Osserfare su dati Movimprese

I SETTORI ECONOMICI
Passiamo ora all’esame del tessuto imprenditoriale per settori economici della provincia di Latina. In primo luogo, occorre subito sottolineare che ben pochi sono i settori che mostrano un valore di crescita demografico positivo: spicca, infatti, il settore Energetico relativo alla Fornitura di energia elettrica gas e vapore, i cui tassi sono comunque condizionati dal un numero di imprese piuttosto contenuto, per cui tale dato può essere fuorviante se non si tenesse conto di ciò.
Più interessanti in termini generali sono i valori positivi fatti registrare dalle Attività professionali scientifiche e tecniche, attività ad alto valore aggiunto, che hanno realizzato un significativo +1,35% (contro +0,83% dello stesso periodo del 2011); dello stesso tenore è il dato positivo delle Attività artistiche, sportive e di intrattenimento (+0,37% nel I trimestre 2012 contro –1,38% dello stesso periodo 2011).
Buono anche il dato registrato nel campo dell’ Informazione e comunicazione (+0,09%), a fronte del –1,03% del 2011.
Venendo alle dolenti note si rileva il dato negativo (-0,79%) riscontrato nell’Agricoltura, comunque in recupero rispetto a quanto rilevato nel 2011 (-1,26%). Di diverso significato sono i valori negativi riscontrati per settori di grande importanza come il Commercio (-0,63% nel 2012 laddove nel 2011 era stato del –0,33%) e le Costruzioni dove nel I trimestre 2012 si è riscontrato un –0,34%, contro un –0,09% a marzo 2011. Altro valore negativo che si deve annotare è quello del settore Alloggio e ristorazione (-0,77%), in deciso peggioramento rispetto al trend positivo rilevato a marzo dello scorso anno (+0,48%); un settore, questo, collegato direttamente alla riduzione della propensione alla spesa da parte dei consumatori e non può passare inosservato neanche il –0,16% del settore dei Trasporti e magazzinaggio, inevitabilmente connesso al rallentamento della distribuzione commerciale, quando a marzo del 2011 aveva fatto riscontrare un valore positivo (+1,05%).
In qualche modo prevedibile il dato negativo rilevato dal settore delle Attività finanziarie e assicurative (-1,81%).
Il riepilogo di quanto esposto è illustrato dalla tabella successiva:

Tab.2: Movimento delle imprese presso il Registro camerale per ramo di attività

Settore Registrate Attive Iscrizioni Cessioni
non
d’ufficio
Saldo I
trimestre
2012
Tasso di
natalità I
trimestre
2012
Tasso di
mortalità I
trimestre
2012
Tasso di
crescita I
trimestre
2012
A Agricoltura, silvicoltura pesca
B Estrazione di minerali da cave e miniere
C Attività manifatturiere
D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore
E Fornitura di acqua, reti fognarie
F Costruzioni
G Commercio all’ingrosso e al dettaglio;
H Trasporto e magazzinaggio
I Attività dei servizi di alloggio e ristorazione
J Servizi di informazione e comunicazione
K Attività finanziarie e assicurative
L Attività immobiliari
M Attività professionali, scientifiche e tecniche
N Noleggio, agenzie viaggio
O Amministrazione pubblica e difesa
P Istruzione
Q Sanità e assistenza sociale
R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento
S Altre attività di servizi
X Imprese non classificate
10.967
45
4.934
58
135
7.734
15.660
1.895
4.312
1.065
1.213
1.807
1.260
1.602
7
271
408
813
2.035
1.245
10.624
23
3.799
26
89
6.167
13.133
1.429
3.415
839
1.088
1.194
965
1.282
0
225
284
589
1.893
44
183
0
74
3
0
170
318
28
69
37
20
37
47
45
0
8
4
20
38
211
270
0
90
1
2
196
417
31
102
36
42
42
30
41
0
9
5
17
43
33
– 87
0
– 16
2
– 2
– 26
– 99
– 3
– 33
1
– 22
– 5
17
4
0
– 1
– 1
3
– 5
178
1,67
0,00
1,50
5,17
0,00
2,20
2,03
1,48
1,60
3,47
1,65
2,05
3,73
2,81
0,00
2,95
0,98
2,46
1,87
16,95
2,46
0,00
1,82
1,72
1,48
2,53
2,66
1,64
2,37
3,38
3,46
2,32
2,38
2,56
0,00
3,32
1,23
2,09
2,11
2,65
– 0,79
0,00
– 0,32
3,45
– 1,48
– 0,34
– 0,63
– 0,16
– 0,77
0,09
– 1,81
– 0,28
1,35
0,25
0,00
– 0,37
– 0,25
0,37
– 0,25
14,30
Gran Total 57.466 47.108 1.312 1.407 – 95 2,28 2,45 – 0,17

  Fonte: elaborazioni Osserfare su dati Movimprese

LE FORME GIURIDICHE
Dall’esame delle forme giuridiche attraverso le quali vengono svolte le attività di impresa in provincia di Latina, i dati del primo trimestre 2012 confermano il trend crescente delle Società di Capitale, che in termini di peso percentuale hanno raggiunto il 26,64% del totale imprese, quindi ben più di una su quattro; si confermano in costante diminuzione le imprese individuali, scese al 54,12%, che anche in valore assoluto hanno fatto rilevare il dato di maggiore contrazione (-176 unità).

Tab. 3: Saldo tra iscrizioni e cessazioni e tasso di crescita per forma giuridica  

Forma Giuridica Saldo Tasso di
crescita
Peso %
Società di capitale
Soc. di Persone
Imprese Individuali
Altre Forme
132
– 67
– 176
16
0,87
– 0,77
– 0,56
0 62
26,64
14,71
54,12
4,53
Totale – 95 – 0,17 100,00

  Fonte: elaborazioni Osserfare su dati Movimprese

L’ARTIGIANATO
Completiamo la disamina delle tendenze di demografia imprenditoriale al termine del primo trimestre 2012, dando uno sguardo all’artigianato, comparto tradizionalmente caratterizzato da imprese di piccole o piccolissime dimensioni. Alla fine di marzo 2012, l’artigianato fa riscontrare un numero di imprese iscritte all’apposito Albo pari a 9.613 unità, che rappresentano il 16,73% delle imprese iscritte al Registro camerale. Il saldo negativo tra iscritte e cessate di -58 unità determina un tasso di sviluppo pari a -0,60% (in lieve peggioramento se confrontato con il dato dello stesso periodo del 2011 che era stato di –0,55%).
Tra le attività artigiane i dati positivi da segnalare sono quelli rilevati dal settore delle Attività professionali, scientifiche e tecniche (+2,48%), nel dettaglio grafici e disegnatori tecnici e fotografi, e nelle Attività di noleggio e servizi di supporto alle imprese (+0,77%).
A conferma di quanto già sottolineato per l’intero tessuto economico locale, con tendenze che si accentuano per l’artigianato, i dati negativi che vanno evidenziati sono quelli delle Attività di servizi di alloggio e ristorazione (-2,20%, nello specifico pizzerie a taglio e rosticcerie, gelaterie e pasticcerie), delle attività artigiane rientranti nel Commercio all’ingrosso e al dettaglio (in questo settore rientrano gli autoriparatori) con un –1,74% ed infine delle Costruzioni (-0,80%). Sotto l’aspetto giuridico, si nota una tendenza del settore ad indirizzarsi verso la forma di società di capitale, dato che si evince dal relativo tasso di crescita del +2,59% riscontrato a marzo 2012, anche se per quasi l’80%, il settore è caratterizzato ancora da imprese individuali.

LE IMPRESE STRANIERE
Uno sguardo alle imprese straniere ci mostra un dato curioso e allo stesso tempo interessante: il tasso di crescita rilevato in provincia di Latina (–0,17%) è stato determinato esclusivamente dalle imprese italiane; infatti, le imprese straniere (comunitarie ed extracomunitarie) hanno fatto rilevare una crescita demografica positiva 61 unità, che in termini percentuali si traduce in un tasso di sviluppo del +2%. I settori nei quali è maggiormente presente la componente straniera sono Noleggio, agenzie di viaggio e altri servizi alle imprese dove rappresentano l’8,43% del totale delle imprese presenti, il Commercio dove hanno raggiunto il 7,61% e le Costruzioni dove sono al 6,84%. Per quanto riguarda l’imprenditoria giovanile, va segnalato che i settori che dimostrano di avere un maggior appeal per le nuove generazioni sono il Commercio, le Costruzioni e l’Agricoltura. Diversamente, in termini di tasso di giovanilità, le imprese giovanili sono maggiormente presenti nelle Altre attività di servizi (quasi il 18% del totale di settore), nonché nei settori dell’Alloggio e ristorazione e nelle Attività artistiche e ricreative, per una penetrazione in entrambi  del 15%.

Per informazioni:
0773-672234/5