LATINA — Annata di qualità per l'olio extravergine di oliva delle colline pontine. A decretarlo l'Unaprol, il Consorzio Olivicolo Italiano, che per la provincia di Latina stima però una quantità in lieve calo rispetto all'anno passato. A favorire il fronte qualitativo delle olive, l'andamento meteorologico caldo e secco che non ha consentito l'insorgere di particolari patologie delle piante appartenenti tutte alla cultivar itrana. Complici, le giuste temperature, la poca umidità e una buona ventilazione che hanno fatto sì che non si creassero le condizioni per il diffondersi di attacchi da parte dei parassiti e soprattutto della mosca.
Un olio monovarietale dalle peculiarità uniche ed inimitabili, ottenuto grazie all'estrema cura ed attenzione poste dalle varie aziende olivicole del territorio nel processo di produzione e di trasformazione che hanno portato il prezioso condimento ad essere apprezzato anche al di fuori dei confini nazionali per la naturalezza, le eccezionali caratteristiche organolettiche, la bassissima acidità oleica e le innumerevoli qualità terapeutiche riconosciute. Pregi a garanzia di consumatori esigenti e produttori onesti che presto saranno evidenziati a livello comunitario con il marchio di denominazione di origine protetta.
Tra le eccellenze pontine che della tracciabilità hanno fatto il loro punto d'orgoglio, l'Extra vergine di Oliva Maggiara Impero, il biologico di Marco Carpineti e il Fruttato Intenso di Alfredo Cetrone, definito dall'Exolea 2006 di Foligno tra i migliori cento produttori a livello internazionale.
Produzioni importanti e particolarmente significative per il Lazio, che supera così i 200 mila quintali l'anno, la cui qualità per il presidente dell'Unaprol Massimo Gargano, deve essere sostenuta da parte delle Istituzioni con finanziamenti orientati a tutelare, promuovere ed accompagnare sul mercato tutte quelle imprese che certificano la filiera e che contribuiscono con il loro lavoro alla diffusione del made in Italy nel mondo.
Fonte: Il Tempo [Tiziana Briguglio]