Accesso al credito, il Cna a Convegno

1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle (Nessun voto)
Loading...

La confederazione nazionale dell'Ar­tigianato tigianato (Cnal si mobilità per faci­litare l'accesso al credito.

«L'accesso al credito – si legge in una nota diffusa alla stampa – è uno dei pro­blemi più seri dell'artigianato e della piccola e media impresa della provin­cia di Latina». Su questo tema la Cna pontina ha organizzato per giovedì po­meriggio un convegno a cui parteciperanno Alessandro Gambacurta, respon­sabile ufficio credito della Confederazione provinciale, Franco Cruciani, Coordinatore nazionale della Fedart Fi­di, Giuseppe Cannavale, presidente della cooperativa "Garanzie Artigia­ne", Roberto Cintia dell'Unicredit Banca, Domenico Di Resta, Presidente del­la Commissione Sviluppo Economico della Regione Lazio, e Fabio Camillet­ti, Amministratore Delegato di Artin­giancredito del Lazio, che concluderà i lavori. L'incontro, dal titolo "Quali ga­ranzie per favorire l'accesso al credi­to di artigiani e pmi?", si terrà a Latina, presso la Sala Step, alle 16,30. L'inizia­tiva rientra nelle manifestazioni programmate dalla Cna pontina per festeg­giare il 60° della fondazione dell'as­sociazione. Con le norme di Basilea 2, che entreranno in vigore il primo gen­naio prossimo, le banche modifiche­ranno profondamente i parametri di valutazione delle richieste di finanziamento da parte delle imprese.

«Il problema, dunque, dell'accesso al credito per gli artigiani e le pmi – affer­ma Enzo Vaccarella, direttore provin­ciale della Cna – si aggraverà non so­lo per il cambiamento dei parametri di valutazione, ma anche per i processi di riorganizzazione dovuti alla fusione delle stesse banche. Certo, gli accordi di Basilea – puntualizza il direttore del­la confederazione degli artigiani ponti­ni – rispondono più alle logiche dimen­sionali dell'impresa più strutturata, ma quello che non convince è l'atteggia­mento di preclusione nei confronti di tutto il settore dell'artigianato e della pmi da parte delle banche più grandi».

Fonte: La Provincia