GAETA — La cantieristica a Gaeta è sempre più una realtà a rischio. Il pericolo di crisi per il comparto è contingente e legato a filo doppio con gli ultimi sviluppi politico-amministrativi della città. Una situazione per la quale il Consormare del Golfo interviene per dare sostegno alle aziende locali racchiuse nell'associazione cantieri navali Giovanni Caboto.
«La strenua battaglia condotta dalle imprese di cantieristica navale – dice il presidente del Consormare del Golfo, Ferdinando D'Urgolo – grazie anche al supporto di Provincia e Camera di Commercio si è risolta con un nulla di fatto». E' il momento di tirare le somme. Un momento impor-tante per il settore che, sia a livello provinciale che regionale sta registrando, invece, una forte crescita. «Naturalmente – sottolinea D'Urgolo le forze imprenditoriali e amministrative si sono ritrovate a lavorare gomito a gomito per il rilancio della cantieristica navale». Una sinergia nata senza accordi, ma dal «desiderio di sviluppo e dalla convinzione che la nautica raccolga un grande potenziale in termini di crescita economica per l'intera Provincia. Un comparto – sottolinea ancora il presidente del Consorzio – di eccellenza». Ed è da questa situazione che stranamente si acuisce la preoccupazione per le sorti della cantieristica di Gaeta in quanto quest'ultima sta rischiando di restare "al palo" rispetto al resto della Provincia. Isolata da problematiche amministrative che non le consentono di adeguarsi al piano di rilancio per il quale il gruppo di lavoro si sta impegnando. «Un'occasione persa – continua D'Urgolo – per gli operatori impossibilitati ad adeguarsi alle richieste di mercato, ma soprattutto al processo di crescita avviato sul territorio pontino». Il pericolo sempre più imminente è che gli sforzi profusi dai cantieri navali del "Caboto" si vanifichino, i progetti di una delle principali realtà produttive locali svaniscano e ci siano ripercussioni gravi anche a livello occupazionale e imprenditoriale non solo per Gaeta, ma per l'intero comprensorio. Il Consormare del Golfo ben consapevole della battuta d'arresto che i progetti della cantieristica hanno subito a causa della crisi politico-amministrativa che Gaeta sta vivendo, prende le distanze da «quanti utilizzano strumentalmente queste vicende politiche per bassi scopi politici o di altra natura. Consorzio e consorziati non possono registrare soddisfazione per la situazione amministrativa esistente. La nautica non veste una "casacca" ma mira allo sviluppo, alla crescita economica ed occupazionale della città, ben consapevole che l'imprenditoria navale locale è una delle principali nella Provincia». A creare ulteriore rammarico è la consapevolezza del fatto che nell'ultimo consiglio comunale, quello nel quale sono saltati gli equilibri politici e amministrativi «tutti e 20 i consiglieri si erano detti pronti ad approvare la variante al Prg necessaria alla sopravvivenza dei cantieri».
Fonte: Il Tempo