Dal 15 giugno 2019, per effetto del regolamento UE n.165/2014, tutti i veicoli di nuova immatricolazione adibiti al trasporto merci, di massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, devono essere dotati del cosiddetto “tachigrafo intelligente”. La nuova strumentazione, che sostituirà, progressivamente, nei prossimi 15 anni, i tachigrafi attualmente in uso, è  rappresentata da un tachigrafo digitale di seconda generazione (il codice identificativo G2 compare sulla parte frontale della carta) e si basa su una connessione al sistema di navigazione satellitare GNSS per una diagnosi precoce dei dati connessi alla guida degli automezzi.
In particolare, il sistema consente di registrare in automatico la posizione del veicolo in corrispondenza del punto di partenza, della posizione raggiunta ogni tre ore di guida e, infine, del luogo dove termina la giornata lavorativa. Si tratta, quindi, di una comunicazione da remoto alla quale potranno attingere gli organi di controllo per verificare eventuali anomalie nell’utilizzo del tachigrafo (inserimento di carta conducente valida, velocità registrata, ecc.). Al rilevamento dell’infrazione dovrà seguire, necessariamente, il normale controllo da fermo dell’automezzo.
Le carte tachigrafiche in circolazione sono compatibili col nuovo sistema e potranno essere utilizzate fino al termine della loro validità.
Per i Centri tecnici che intendono operare sui tachigrafi intelligenti è necessario richiedere l’estensione dell’autorizzazione rilasciata dal Ministero per lo Sviluppo Economico, inoltrando la relativa istanza al Ministero ed alla Camera di Commercio competente.

Per informazioni
http://www.metrologialegale.unioncamere.it/content.php?p=tach.2.1

Servizio Ispettivo
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