L’Imprenditoria Femminile in provincia di Latina supera la media regionale e nazionale

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L’Imprenditoria Femminile in provincia di Latina supera la media regionale e nazionaleOsserfare, l’osservatorio economico della Camera di Commercio di Latina, rende noti i dati relativi alle imprese femminili nella provincia di Latina alla data del 30 giugno 2011.
“Grazie al lavoro congiunto di aggiornamento della banca dati da parte di Unioncamere e Infocamere” ha sottolineato il Presidente della Camera di Commercio di Latina Vincenzo Zottola “è la prima volta che viene realizzata tale analisi trimestrale per la nostra provincia. E’ nostra intenzione renderla una consuetudine”.

“I dati che abbiamo ricavato” ha aggiunto “vedono la provincia di Latina al di sopra della media regionale e nazionale per quanto riguarda le imprese iscritte al Registro imprese. E’ questa la conferma dell’ottimo lavoro svolto in questi anni, in particolare grazie al grande contributo del Comitato dell’Imprenditoria Femminile di Latina, organizzatore, tra le altre cose, di un evento di punta per il nostro territorio quale è ormai senza dubbio l’Athena Workshop”.

L’INDAGINE
Alla data del 30 giugno le imprese femminili  in provincia di Latina, sulla base dei dati del Registro Imprese, risultano essere 15.617, delle quali 13.559 attive (86,8%); rispetto all’intero tessuto imprenditoriale, le imprese in rosa rappresentano il 27,01%, dato questo superiore al valore nazionale e regionale (entrambi intorno al 23,4%) e in crescita nell’ultimo biennio (il tasso di femminilizzazione si attestava al 26,22% a giugno 2009), a dimostrazione di una partecipazione notevole delle donne all’apparato produttivo provinciale. E sono proprio il centro Italia, e il Lazio in particolare, ad avere la maglia “Rosa” dell’imprenditoria femminile in Italia in termini di incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: +1,5% la variazione positiva nel Lazio, oltre il doppio rispetto al +0,7% nazionale. In tale contesto però deve rilevarsi un ritmo di crescita delle imprese femminili della nostra provincia nettamente inferiore: la variazione si attesta al +0,35%, in deciso rallentamento tra l’altro anche rispetto a quanto rilevato nel periodo giugno 2009-giugno 2010 (+2,86%). Tuttavia, occorre sottolineare che tali dinamiche sono in linea con le tendenze rilevate per l’intero universo delle imprese della nostra provincia.
In termini assoluti si registra un saldo positivo di 54 imprese, valore piuttosto contenuto se raffrontato con quello registrato lo scorso anno (+433), a dimostrazione che la situazione di difficoltà non risparmia neanche la componente femminile del tessuto imprenditoriale; occorre tuttavia evidenziare che, pur di fronte a dati non proprio esaltanti, il saldo delle imprese femminili è superiore a quello fatto riscontrare dagli uomini  per lo stesso periodo (+43 unità, per una variazione percentuale del +0,1%), il che dunque implica una maggiore vivacità del mondo imprenditoriale femminile.
Dall’esame delle attività d’impresa per settori emerge che in termini assoluti le donne operano in maggior numero nel “Commercio”, dove sono presenti ben 4.688 imprese femminili (più del 30% del totale delle imprese “rosa); diversamente, in termini di peso percentuale, il settore in cui si rileva il dato più significativo è quello delle “Altre attività di servizi” (48,41% del totale delle imprese registrate nel settore), dove sono comprese tutta una serie di attività tradizionalmente femminili (lavanderie, servizi di parrucchiere e di estetista ecc…).
Dall’articolazione settoriale delle variazioni emerge un dato curioso relativo al saldo positivo (+25) delle imprese “rosa” nel settore delle costruzioni, campo tradizionalmente maschile, che si traduce in un incremento percentuale delle imprese del 3,0% rispetto al giugno del 2010 e del +13,36%, se rapportato al giugno 2009. Tale saldo è invece negativo per gli uomini, laddove si registra una diminuzione annuale in termini assoluti di 32 unità, pari a -0,46% in valore percentuale. Le ultime tendenze appena descritte spiegano la crescita del tasso di femminilizzazione dell’edilizia, settore in cui  la componente femminile guadagna un punto percentuale in soli due anni,  raggiungendo la quota del 11,08%.
Il quadro riepilogativo dell’andamento dell’imprenditoria femminile è illustrato nella seguente tabella:

Variazione dello stock delle imprese femminili per settore e attività economicheL’Imprenditoria Femminile in provincia di Latina supera la media regionale e nazionale

Fonte: Elaborazioni Osserfare su dati dell’Osservatorio Imprenditoria femminile

La rilevanza delle imprese femminili nell’imprenditoria provinciale è indicata, invece, dalla successiva tabella riepilogativa:
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Fonte: Elaborazioni Osserfare su dati dell’Osservatorio Imprenditoria femminile

Le Forme Giuridiche

Per quanto riguarda le forme giuridiche che vengono scelte dalle donne per intraprendere una attività, si rileva in Provincia una tendenza che corrisponde a quella riscontrata a livello nazionale. A Latina e provincia si assiste ad un aumento delle forme di impresa societarie, e ad una costante diminuzione delle forme di impresa individuale. Infatti, alla data del 30 giugno le imprese femminili costituite in forma societaria sono 5.633 (il 6,05% delle imprese in rosa); nell’ultimo biennio si rileva un incremento significativo delle Società di Capitale con componente prevalente femminile, in linea con il dato nazionale e regionale.
Le imprese individuali, invece, sembra non abbiano lo stesso “appeal”, laddove negli ultimi due anni sono diminuite di 270 unità (-2,78% la variazione percentuale), passando dalle 9.703 del 2009 alle 9.433 del 2011.
La tabella successiva evidenzia la situazione al 30 giugno di quest’anno.
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Fonte: Elaborazioni Osserfare su dati dell’Osservatorio Imprenditoria femminile