I sindacati sono al lavoro, ma l'unica prospettiva che si apre di fronte a loro è quella di una trattativa che avrà come obiettivo quello di arginare la drastica riduzione del personale della Wyeth.
L'ultima battuta di questa insoddisfacente trattativa si è consumata ieri pomeriggio nel corso di un incontro a Roma che ha visto allo stesso tavolo la presenza di tutte le sigle sindacali sia nazionali che locali, con le Rappresentanze sindacali unitarie del gruppo aziendale sia di Aprilia che di Catania. Sul tavolo, ancora una volta, la prospettiva di un ridimensionamento in termini di risorse umane per la società farmaceutica: i vertici della Wyeth hanno confermato una situazione già nota alle sigle sindacali, con una difficoltà nel settore farmaceutico dovuta alla scadenza a breve dei brevetti. Tra l'altro, lo stabilimento di Aprilia non sta attraversando un periodo di difficoltà, ma la prossima immissione nei supermercati di farmaci da banco prodotti da paesi come India e Cina aumentano la competitività. "Siamo usciti con un elemento di insoddisfazione", ha commentato Luciano Tramannoni, segretario della Femca Cisl: "è stato lasciato intendere che il personale diminuirà, ma l'Azienda non ha proposto nulla di nuovo, come un piano di contenimento". Il 26 ottobre ci sarà un nuovo incontro a livello nazionale per stabilire la procedura di mobilità dei 158 lavoratori, molti dei quali appartenenti allo stabilimento di Aprilia, in via Nettunense.
Nel frattempo, si sono svolte le assemblee degli informatori mentre lunedì ci sono state le prime quattro ore di sciopero, che ha visto l'adesione di circa il 90% dei lavoratori. Un successo che sicuramente stimolerà le sigle sindacali a continuare su questa strada.
"Non accettiamo un accordo senza prospettive per i lavoratori – conclude Luciano Tramannoni della Cisl – e senza un tentativo fatto dall'Azienda per evitare il ridimensionamento dei piani, una richiesta fatta dai sindacati già l'indomani della notizia degli imminenti licenziamenti nello stabilimento di Aprilia".