NUOVO incontro tra i vertici della Wyeth Lederle, i sindacati e le Rsu per discutere dei 158 licenziamenti già annunciati da tempo dalla multinazionale americana. La riunione si è svolta a Pomezia, presso l'Hotel Antonella, tra i presenti: i vertici nazionale della Wyeth, i dirigenti dello stabilimento di Catania e di Aprilia e i sindacati Filcem, Femca e Uilcem. Sul tavolo sono stati discussi i programmi previsti dall'intero gruppo Wyeth Lederle e il resoconto delle vendite dei farmaci in Italia. I partecipanti hanno approfondito anche le ultime vicende che stanno investendo gli stabilimenti di Aprilia e Catania.
«Naturalmente si sono ribadite le stesse cose dell'ultimo incontro avvenuto in Assindustria – ha detto Luciano Tramannoni della Fimca Cisl – abbiamo cercato di capire quale sia la situazione reale della multinazionale. Abbiamo parlato nuovamente del problema delle vendite, degli informatori scientifici e del collasso della produzione per quanto riguarda la linea Primary Care». «Lo stabilimento di Aprilia è tra i più competitivi – ha aggiunto Tramannoni – ma soprattutto per quanto riguarda la linea per il settore biotecnologico e ginecologico, ma la Primary Care ha subito un crollo delle vendite e per questo l'azienda ha deciso di operare dei tagli soprattutto per quanto riguarda gli informatori scientifici».
L'incontro è stato comunque importante. Sono state gettate le basi per avviare una discussione tra le parti ed è stato fissato un nuovo incontro, previsto per il 26 ottobre previsto in Assindustria a Latina. L'altro ieri, intanto, è stato messo in atto uno sciopero di 4 ore a livello nazionale in tutti gli stabilimenti Wyeth. «Ad Aprilia ha aderito circa il 90% – ha concluso Luciano Tramannoni – questo è un segno della disponibilità degli operai a sostenere la nostra contrarietà ai licenziamenti».
Fonte: Latina Oggi [R.P.]