Annata 2006 all'insegna dell'incremento produttivo (+5%) nel Lazio rispetto alla vendemmia dello scorso anno, con 2.490.000 ettolitri di vino e mosto di qualita' che potra' oscillare tra "buona e ottima".
E' questa la fotografia regionale fornita oggi dall'associazione enologi enotecnica italiani Assoenologi, sulla base di dati definitivi sulla produzione vitivinicola. Qualitativamente parlando si constatano, secondo Assoenologi, "interessanti livelli" soprattutto per le uve a bacca rossa, mentre per quelle "a bacca bianca si e' registrato una lieve diminuzione del grado glucometrico".
Da un punto di vista quantitativo su tutto il territorio regionale si riscontra un aumento medio del 5% rispetto alla vendemmia 2005 che fece registrare 2.362.000 ettolitri di vino. Il mercato registra contrattazioni dei mosti e dei vini "non effervescenti" ed evidenziano solo lievi aumenti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno se riferiti a varieta' particolarmente richieste dal mercato.
Sul fronte meteo Assoenologi ricorda che le precipitazioni invernali e primaverili hanno creato una buona riserva idrica nella regione mentre il regolare andamento climatico ha favorito la ripresa vegetativa, assicurando cosi un'ottima cacciata. La raccolta delle varieta' bianche piu' precoci (Chardonnay, Pinot bianco, Sauvignon) ha avuto inizio il 25 agosto, mentre nella prima decade di settembre si e' iniziato a vendemmiare il Merlot, il Cabernet Sauvignon e, a seguire, le altre varieta' a bacca bianca e rossa, quali Malvasia, Trebbiano, Sangiovese e Montepulciano.
La chiusura delle operazioni vendemmiali e' avvenuta a meta' ottobre con la raccolta delle uve bianche collinari e con gli ultimi grappoli di Montepulciano.
Fonte: La Provincia