I vertici della Sogin, la società che gestisce gli impianti nucleari, hanno approvato il contenimento delle spese.
In sostanza il consiglio d'amministrazione ha stabilito le sue priorità, finanziando con maggiori risorse le procedure di de-commissioning, optando poi riduzione dei costi generali.
Sono quindi le due novità che emergono dai dati dell'ultima semestrale di Sogin, Società Gestione Impianti Nucleari, dati che evidenziano un trend positivo dei conti della società e che confermano il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal Consiglio di Amministrazione al suo insediamento, meno di un anno fa.
Il bilancio semestrale della Società di via Torino, approvato dal Consiglio d'amministrazione, attesta, infatti, uno spostamento della ripartizione della spesa a favore delle attività di smantellamento (di cui saranno investiti entrambi i siti della provincia pontina, quello di Borgo Sabotino e quello sulle rive del Garigliano) e il risparmio su collaborazioni e spese di coordinamento e servizi di sede. L'andamento della gestione conferma che a fine anno, rispetto al 2005, si avrà un incremento delle attività di disattivazione del 35% e una diminuzione dei costi del 24%, mentre la consistenza del personale registrerà un meno 2%.
Questo trend, oltre a rispondere alle richieste dell'Authority per l'Energia, è in linea con gli obiettivi della società che mirano a una maggiore trasparenza e condivisione verso gli interlocutori istituzionali; accelerazione delle attività di smantellamento mantenendo il focus sui livelli di sicurezza; efficientamento dei processi aziendali; massimo coinvolgimento delle risorse interne; riduzione dei costi generali della società; sviluppo e valorizzazione del know how aziendale; valorizzazione dei siti di proprietà. I risultati ottenuti sono stati il frutto di una politica razionale che ha previsto, tra l'altro, l'ottimizzazione dello spazio nella sede centrale per accogliere il personale dislocato presso una sede distaccata, operazione che farà risparmiare 700.000 euro l'anno. A contribuire al risparmio anche procedure d'assunzione di risorse umane ispirate alla massima trasparenza e mirate a garantire il turn over. Sogin, inoltre, ha risparmiato 1.400.000 euro attraverso la rinegoziazione dei contratti passivi. Sono stati poi ridotti e rinegoziati gli importi dei contratti dei fornitori esterni. Acceleratore premuto sulle attività di business, che in futuro saranno separate dalla contabilità dell'attività del core business. Tra queste vi sono le attività all'estero che vedono impegnata la Sogin in numerosi progetti di sicurezza e bonifica delle centrali nucleari dell'est. Proprio di recente la Società ha vinto una gara nell'ambito del programma comunitario Tacis che la impegnerà per 3 anni nell'on site assistance della centrale russa di Beloyarsk, a fronte di un contratto di circa 3 milioni di euro. Sogin si troverà a operare in qualità di leader in un Consorzio in cui coordinerà partner rappresentanti di importanti gruppi energetici europei.