Situazione di Latina sui mercati internazionali nell’anno 2014

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exportI dati relativi alle esportazioni sono di certo un punto da cui ripartire per rilanciare l’economia sia a livello nazionale che locale. Questo è quanto emerge dalla lettura dei numeri dell’export per l’anno 2014. E’ ovvio che l’export da solo non può garantire la crescita di cui il paese avrebbe bisogno, ma può rappresentarne un ottimo volano, in attesa della tanto auspicata ripresa dei consumi interni. Infatti alla luce dei dati estrapolati dalla banca dati dell’Istat (www.coeweb.istat.it) si riscontra un valore dell’export nazionale pari a più di 397miliardi di Euro, per una bilancia commerciale in attivo di quasi 43miliardi, con un incremento positivo di tale saldo del 46,7% rispetto al 2013. Un dato assolutamente lusinghiero, a dimostrazione della qualità dei prodotti e servizi italiani. E’ ovvio che tale risultato risente in maniera positiva del deprezzamento dell’Euro rispetto al dollaro, del crollo dei prezzi dei prodotti petroliferi e di conseguenza dei costi energetici, nonché della forte ripresa degli USA, Paese che a prescindere dalla crescita di nuove grandi potenze asiatiche (Cina, India, Corea e Indonesia su tutte) rappresenta pur sempre la più grande economia del mondo.
Il dato annuale nazionale riferito al 2014 attesta un incremento dell’export del + 1,9%; al riguardo cresce ulteriormente il contributo del settore della Manifattura, che da sola rappresenta quasi il 96% delle vendite all’estero, con una crescita del 2,17% rispetto ai dodici mesi precedenti. A trainare tale risultato è il segmento dei Mezzi di trasporto (+7,17%); in termini di peso sull’Export totale dell’industria, il comparto dei “Macchinari ed apparecchi” è la componente più significativa, rappresentando quasi 1/5 delle esportazioni industriali (motori, turbine, pompe idrauliche e compressori….), attestando la competitività dell’industria meccanica italiana.

Tabella 1 – Importazioni ed esportazioni dell’Italia per settori (⇓)

L’Export italiano nel 2014 ha avuto come maggiore mercato di sbocco dei propri prodotti ovviamente l’Europa, verso cui viene esportato più del 66% del totale dei prodotti nazionali, seguita dall’Asia che raggiunge la quota del 14,8%. In questo ambito va sottolineato però come nel periodo 2011/2014 il peso dell’Export verso l’Europa si sia ridotto costantemente (era il 69,37% nel 2011) a beneficio di Asia ed America.
I mercati di sbocco dei prodotti italiani, suddivisi per continenti, vengono evidenziati nella successiva tabella:

Tabella 2 Importazioni ed esportazioni dell’Italia per mercati di sbocco (⇓)

Infine per chiudere il quadro generale, va evidenziato il diverso contributo che le varie aree del Paese danno alla realizzazione delle performance esportative; in questo senso è l’Italia del Nord a svolgere il ruolo di locomotiva, laddove considerando sia il Nord-Ovest che il Nord-Est del Paese, rappresenta quasi il 72% del complessivo export nazionale. L’Italia centrale spiega il 16,63% delle vendite all’estero, mentre percentuali sensibilmente inferiore provengono dal Sud e dalle Isole, ennesima dimostrazione di come il tessuto produttivo italiano sia fortemente diseguale. Di seguito la tabella riepilogativa dell’export su base nazionale suddivisa per aree territoriali:

Tabella n. 3 – Importazioni ed esportazioni dell’Italia per aree geografiche. Anno 2014 (⇓)

 

I DATI DEL LAZIO

Passando a esaminare i dati su scala regionale, il Lazio registra un peggioramento della bilancia commerciale con l’estero, in rosso per -8.517.833.838 di Euro (-2,09% rispetto ai dodici mesi precedenti). Il dato viene influenzato in maniera determinante dalla provincia di Roma, il cui saldo negativo è superiore a 9miliardi e 142milioni di euro; diversamente, tutte le altre realtà provinciali registrano saldi positivi, con Latina che mostra il saldo migliore. Di seguito la tabella riepilogativa:

Tabella n. 4 – Bilancia Commerciale Lazio. Anno 2014 (⇓)

Soffermandoci sui flussi verso l’estero, nel corso del 2014 la regione laziale ha mostrato un incremento in termini percentuali del 3,36%, per un valore cumulato nell’anno pari a quasi 18miliardi e 300milioni di Euro. Il peso percentuale maggiore sul totale dell’export regionale, ovviamente, è quello rappresentato dalla provincia di Roma, con i suoi quasi 7miliardi e 730milioni di vendite sui mercati stranieri (pari al 42,2% delle esportazioni laziali), sebbene esprima una variazione negativa (-7,83%). Segue, a distanza non notevole, Latina: le esportazioni pontine superano i 5miliardi e 400mila euro, per una quota intorno al 30% delle vendite all’estero laziali; si tratta senz’altro di un valore di assoluto rilievo, considerato che la provincia pontina raggiunge un valore delle esportazioni pari al 70% delle vendite estere romane.
Positivi anche gli esiti della provincia di Frosinone, che nello scorso anno ha superato i 4miliardi e mezzo di euro, con un incremento del 16,3% rispetto al 2013. Il riepilogo di quanto su esposto viene rappresentato nella tabella successiva:

Tabella n. 5 – Importazioni ed esportazioni del Lazio per provincia. Anno 2014 (⇓)

La rappresentazione grafica del peso percentuale dell’export laziale suddiviso per province viene riportata di seguito:

Grafico 1 – Peso percentuale dell’export laziale per provincia. Anno 2014 (⇓)

 

Latina e i mercati Internazionali.

Esaminando l’export della Provincia di Latina, abbiamo visto come i dati rilevati siano già di per sé molto positivi, ma un altro aspetto molto interessante che deve prendersi in considerazione a dimostrazione di quanto sia rilevante il mercato estero per la provincia di Latina, è quello rappresentato dal costante incremento del valore delle esportazioni pontine che si registra in serie storica dal 2008 al 2014. La crescita dei flussi verso l’estero pontini (+56,12% a partire dal 2009) supera di gran lunga le dinamiche rilevate a livello nazionale (+7,85%) e regionale (+16,98%, al netto dei valori pontini), come illustrato nel grafico seguente:

Grafico 2 – Andamento delle esportazioni. Numeri indice (base anno 2008) (⇓)

Il riepilogo dei valori dell’export rilevati nel periodo 2008-2014 per le aree considerate vengono riportati nella tabella successiva:

Tabella 6 – Valori delle esportazioni. Serie storica 2008 – 2014 (⇓)

Andando ad esaminare le principali destinazioni estere, si conferma il ruolo nettamente prevalente dell’Europa, che rappresenta in termini di peso percentuale l’87,9% delle merci esportate, peraltro in significativa crescita (+18,59% la variazione annuale), per un ammontare che sfiora i 4miliardi e 800milioni di euro. Diversamente, risulta in diminuzione l’export verso le altre aree mondiali, in special modo verso l’Asia. Il quadro riassuntivo nella tabella sottostante:

Tabella 7 – Importazioni ed esportazioni della provincia di Latina per aree geografiche (⇓)

Disaggregando la composizione dell’export provinciale per comparti di attività, emerge che il settore trainante è rappresentato dalla Manifattura, in linea con quanto è evidenziato su scala nazionale. Da segnalare inoltre il ruolo significativo del comparto agricolo, che con 135milioni di euro rappresenta il 2,48% delle esportazioni pontine, quota nettamente superiore a quanto rilevato per l’intera Italia (1,49% la quota), che si spiega con l’elevato contributo che storicamente l’agricoltura ha reso al nostro territorio.
La tabella successiva ricapitola la performance esportativa annuale per settori:

Tabella 8 – Importazioni ed esportazioni della provincia di Latina per settori (⇓)

Con riferimento al settore agricolo, le cui performance sono influenzate anche dalla presenza del Mercato Ortofrutticolo di Fondi, che pur con varie difficoltà dovute, tra l’altro, a logiche aziendali di razionalizzazione dei costi anche attraverso la negoziazione diretta con i clienti esteri, rimane uno dei maggiori d’Italia e d’Europa.
Nel corso del 2014, le vendite all’estero del comparto agricolo della nostra provincia risultano in diminuzione del 5,5% rispetto ai dodici mesi precedenti; la determinare di tale flessione è il mercato europeo che, con quasi 124milioni di euro di merce ivi destinata, rappresenta per questioni di maggiore prossimità il principale mercato di sbocco. Chiaramente il calo dei consumi legato alle dinamiche economiche europee meno vivaci rispetto alle altre aree mondiali spiega tale performance. Diversamente, nell’ultimo anno, è notevolmente aumentato l’export verso l’America, grazie alla performance del mercato statunitense, e verso l’Asia (in primis l’Arabia Saudita).
Il quadro riassuntivo viene rappresentato nella sottostante tabella:

Tabella 9 – Importazioni ed esportazioni della provincia di Latina – Settore agricolo per aree geografiche (⇓)

Si prosegue con l’analisi dei flussi di merce verso l’Europa allo scopo di individuare quali sono i prodotti maggiormente commercializzati e i paesi europei verso i quali si hanno le maggiori esportazioni. I prodotti agricoli che costituiscono la maggior parte dell’export sono rappresentati dalle colture agricole non permanenti (ortaggi, cereali, piante tessili, floricoltura ecc…); queste rappresentano quasi i ¾ dell’export agricolo provinciale. Tuttavia, evidente è il calo delle dinamiche esportative di tali prodotti (-13,4% sui dodici mesi precedenti), come già rappresentato con riferimento all’intero comparo agricolo.
A notevole distanza si posizionano le esportazioni delle colture permanenti (uva, frutta, agrumi ecc…) che, diversamente, registrano una interessante variazione positiva (+11,09%) rispetto alle analoghe risultanze del 2013. La performance dell’export agricolo verso l’Europa riferita al 2014 viene rappresentata nella tabella sottostante:

Tabella 10 – Importazioni ed esportazioni della provincia di Latina in Europa – Settore agricolo per prodotto (⇓)

Per quanto riguarda le principali destinazioni europee delle merci agricole locali, il migliore “cliente” è la Germania, con quasi 61milioni di euro di prodotti esportati, corrispondente al 49,2% del totale delle esportazioni agricole. Tuttavia, occorre evidenziare che le vendite verso il mercato tedesco hanno subito una contrazione del 13,39% rispetto al 2013, probabilmente connessa ad una situazione di calo della domanda interna, dovuta al rallentamento che anche l’economia tedesca ha evidenziato nel corso dell’ultimo anno. A seguire dopo la Germania, i più significativi partner commerciali sono nell’ordine la Francia, la Polonia e i Paesi Bassi.
In termini di incremento delle esportazioni è la Spagna a registrare la migliore performance rispetto al 2013, con un +58,31%; per altro il mercato spagnolo rappresenta anche il nostro maggior fornitore agricolo, con un valore di prodotti importati in Italia nel 2014 superiore ai 35milioni di euro (a fronte di un export italiano di circa 5milioni e 400mila euro), il che determina il bilancio fortemente in rosso dei rapporti commerciali, sebbene in miglioramento.
Un quadro riassuntivo dei flussi commerciali con i paesi europei più importanti in termini di valore di export viene esposto di seguito:

Tabella 11 – Importazioni ed esportazioni della provincia di Latina – Settore agricolo Maggiori partner Europei (⇓)

 

La Manifattura un settore in continua crescita.

Passiamo all’esame del settore Manifatturiero, punto di forza dell’export sia nazionale che provinciale; si tratta di un settore che nella provincia è fortemente caratterizzato da uno sviluppato polo chimico- farmaceutico, arricchito dalla presenza di stabilimenti produttivi facenti capo a gruppi multinazionali leader a livello mondiale. Il dato riassuntivo del settore viene riportato nella seguente tabella:

Tabella 12 – Importazioni ed esportazioni della provincia di Latina. Settore Manifatturiero (⇓)

La tabella mostra la crescita molto significativa delle vendite all’estero del comparto industriale (+11,49% sui dodici mesi precedenti), determinata in primis dalla variazione positiva del segmento dei prodotti farmaceutici (CF-articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici), che da solo vale più del 77% del totale dell’export manifatturiero in provincia di Latina.
Le vendite estere del chimico-farmaceutico sono destinate per la quasi totalità verso l’Europa ed in maniera residuale verso gli USA; infatti, più del 90% del comparto ha come mercato di sbocco il vecchio continente e nello specifico il Belgio che, con quasi 3miliardi di prodotti importati, rappresenta il partner commerciale leader dell’industria chimico farmaceutica locale. Ciò si spiega con la presenza nelle Fiandre di uno dei poli chimico farmaceutici più importanti del mondo, con più di 500 imprese operanti e con il porto di Anversa, cuore del più avanzato polo chimico europeo e principale hub europeo per l’esportazione dei prodotti chimici.
Tale settore risulta, dunque, in decisa crescita, con ottime prospettive anche grazie al prossimo arrivo sul mercato di farmaci innovativi che verranno prodotti proprio negli stabilimenti operanti in provincia di Latina, destinati alla cura di particolari patologie (Epatite C, Alzheimer), con aspettative positive anche per quanto riguarda gli aspetti occupazionali.
Il riepilogo delle esportazioni del segmento industriale chimico-farmaceutico (codificato con la sigla CF) per aree geografiche, viene esposto nella tabella seguente:

Tabella 13 – Importazioni ed esportazioni della provincia di Latina. Settore Manifatturiero – Comparto CF (⇓)

Occorre tuttavia sottolineare che la destinazione europea principale, di fatto diviene il luogo di partenza verso tutte le altre destinazioni estere, dunque, i flussi di mercato concentrati verso il Belgio nascondono di fatto le destinazioni finali dei prodotti chimico-farmaceutici pontini; la perdita di tale informazione non consente di valutare con piena contezza le dinamiche degli altri mercati che dalla tabella su esposta risultano in flessione.
Chiaramente le dinamiche delle esportazioni industriali della provincia sono influenzate prevalentemente dal settore chimico-farmaceutico, tuttavia buoni risultati si sono registrati anche per altri comparti, che hanno un peso meno rilevante in termini di vendite all’estero, ma che mostrano segnali molto positivi in termini di crescita dell’export.
Ci riferiamo ai comparti legati alla meccanica, ai prodotti in metallo e agli apparecchi elettrici.
Meno brillante in termini di crescita dell’export, il comparto della trasformazione alimentare che ha visto ridursi il valore dei prodotti esportati nell’ultimo anno del 2,64%, a causa soprattutto della flessione della domanda registrata dall’Asia e dalla forte contrazione della domanda di prodotti per l’alimentazione degli animali (il valore delle vendite verso i mercati esteri è sceso dagli oltre 17milioni di euro del 2013 ai 4milioni di euro del 2014).
Volendo esaminare alcune nicchie di mercato, si rilevano dinamiche positive in termini di crescita nel campo della vendita di navi e imbarcazioni, che hanno mercato prevalentemente in USA; anche i dispositivi e gli equipaggiamenti per gli aeromobili, registrano performance positive, laddove anche in questo campo imprenditoriale la provincia di Latina può vantare imprese leader a livello internazionale. Il comparto CL relativo alla fabbricazione dei mezzi di trasporto in questione, viene riassunto nella seguente tabella:

Tabella 14 – Importazioni ed esportazioni della provincia di Latina. Settore Manifatturiero – Comparto CL (⇓)

In conclusione di questo report, possiamo affermare che l’export rappresenta un punto di forza del Paese e nel particolare anche della provincia di Latina, che grazie al polo chimico farmaceutico è riuscita a realizzare delle performance veramente notevoli. Molto spesso tale segmento industriale in questione è sottovalutato quando si fa riferimento al Made in Italy, di solito associato all’abbigliamento, all’agroalimentare, all’arredamento; infatti, si tratta di un settore che mostra una elevata  capacità di attrarre investimenti esteri: il farmaceutico rappresenta la prima industria per volume di investimenti attratti in Italia, come è confermato dal forte radicamento produttivo delle principali aziende multinazionali del settore[1]. Inoltre da dati Eurostat l’Italia in Europa rappresenta il Paese con la maggiore presenza produttiva di imprese estere di diverse nazionalità, come ad esempio USA, Germania, Svizzera, Giappone, UK. L’attività manifatturiera farmaceutica è in larga parte realizzata da aziende – a capitale estero o italiano – molto internazionalizzate, con una presenza importante anche di PMI. Peraltro, secondo la recente analisi di Farmindustria, “…negli ultimi cinque anni, laddove il Paese ha vissuto una profonda recessione, il livello di utilizzo degli impianti delle imprese farmaceutiche è cresciuto significativamente, in parte grazie alla scelta di localizzare in Italia produzioni già esistenti precedentemente realizzate in altri stabilimenti al di fuori dell’Italia; si tratta di un fenomeno tipico proprio delle multinazionali, a seguito del processo di revisione della capacità produttiva in una logica di specializzazione degli stabilimenti messo in atto in questi ultimi anni, per effetto della forte trasformazione strutturale del settore a livello internazionale…”.
In termini numerici va evidenziato come gli insediamenti produttivi nel settore registrino il numero maggiore di addetti in provincia di Milano, ma nel valore delle esportazioni è proprio la provincia di Latina a detenere la leadership e da non sottovalutare è anche la provincia di Frosinone. Tuttavia, occorre sottolineare che il settore si caratterizza per una presenza significativa di produzioni di farmaci cosiddetti maturi (ovvero prodotti a Brand ma con patent ormai scaduto e soggetti quindi a competizione con i generici) che rappresentano oltre il 70% dei volumi complessivi.
In termini di prospettiva però non bisogna pensare che ciò sia per sempre, come sottolineato da uno studio della Bain Company su mandato di Farmindustria, in quanto tali posizioni di leadership devono essere accompagnate dalla capacità di innovazione verso nuove tecnologie e nuovi prodotti, non ultimo il campo delle biotecnologie, nonché e dalla capacità di attrarre nuove produzioni dall’estero.

“I dati 2014 relativi alle esportazioni” ha commentato il Presidente della Camera di Commercio di Latina Vincenzo Zottola “confermano che l’economia italiana in questo periodo di difficoltà è stata tenuta in vita dai mercati internazionali. I numeri espressi dalla provincia di Latina, di gran lunga superiori alle altre del Lazio dimostrano una crescita in termini strutturali e di maturità delle nostre imprese. Le politiche in favore dell’internazionalizzazione messe in campo dalla Camera di Commercio di Latina in questi anni si sono rivelate vincenti”. “Siamo certi” ha aggiunto il presidente Zottola “che il piano messo in campo dalla Giunta Zingaretti nei mesi scorsi porterà ulteriori benefici su tutto il territorio regionale”.