Sistema Informativo Excelsior.-Previsioni occupazionali delle imprese con dipendenti per il trimestre settembre-novembre 2019

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ExcelsiorNel trimestre settembre-novembre 2019 le imprese della provincia di Latina prevedono di effettuare 8.850 assunzioni, di cui il 30% nell’industria ed il 70% nel terziario; a cercare nuovo personale sarà l’14% delle aziende con almeno un dipendente. Su scala regionale i nuovi posti di lavoro nel trimestre considerato superano le 133mila e 800 unità e a livello nazionale raggiungono la quota di 1milione e 174mila ingressi.
Questi i dati dell’indagine Excelsior sulle previsioni di assunzione che, a partire dal maggio 2017, viene svolta mensilmente dalle Camere di Commercio (per le imprese oltre 50 addetti) e da Infocamere tramite l’invio di questionari online e interviste telefoniche. L’indagine è coordinata a livello nazionale da Unioncamere, in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. I dati raccolti sono a “scorrimento”: ogni mese vengono richieste alle aziende del territorio le previsioni occupazionali riferite al trimestre successivo.
Oltre al bollettino realizzato da Unioncamere per la nostra provincia che si allega al presente comunicato con le relative tavole statistiche, il contributo all’analisi che Osserfare intende produrre è volto a cogliere i principali elementi del mercato del lavoro così come emersi su scala nazionale e regionale, in modo da offrire ulteriori spunti di valutazione delle opportunità di impiego presso le imprese locali. Al riguardo, il quadro più dettagliato in funzione delle diverse dimensioni dell’indagine si riferisce al prima mensilità del trimestre, al fine di contemperare le esigenze di una maggiore robustezza delle previsioni.

 

Andamento congiunturale delle previsioni di entrata

A settembre 2019, le assunzioni previste dalle imprese della provincia di Latina ammontano a 3.120 unità, in linea con il dato riferito all’analogo periodo dello scorso anno; si conferma, come nel bimestre la maggiore vivacità delle entrate nell’industria (3,0% il tasso di entrata in tale comparto, a fronte del 2,7% riferito all’analogo periodo dell’anno precedente). La serie storica mensile rappresentata nella tabella e nel grafico seguenti, dopo il consueto rallentamento degli ingressi tra luglio e agosto scorsi attribuibile ai fattori stagionali, conferma il ritorno alla crescita dopo il periodo estivo.

Tab.1 – Lavoratori previsti in entrata per settore di attività in serie storica mensile (⇓)

La serie storica mostra il costante e significativo contributo dei servizi, che spiegano mediamente intorno al 70% delle previsioni di ingresso; al riguardo a settembre si registra il consueto rimbalzo dei Servizi alle persone (5,9% il tasso di entrata, abbondantemente oltre la media di settore-3,6%). Inoltre, col venire meno delle richieste di assunzioni legate alla stagione estiva, si riscontrano tassi di entrata più contenuti nel segmento turistico, pur confermandosi la maggiore vivacità di tali attività (4% il tasso di ingresso) rispetto all’intero aggregato dei servizi.

Graf.1 – Entrate totali previste e tasso di entrata industria e servizi. Serie storica mensile (⇓)

 

Le figure professionali

Per quanto riguarda le figure professionali, la quota delle nuove entrate che nella nostra provincia è destinato a “Dirigenti, specialisti e tecnici” (cosiddette figure “high skill) raddoppia nel mese di settembre, attestandosi al 15% (a fronte del 7,4% riferito al mese precedente), risultando in linea con i valori dell’analogo periodo dello scorso anno. Torna a salire la quota anche nel Lazio (dal 19,4% del mese precedente, la richiesta passa al 30,2%), in linea con i valori di inizio anno come per Latina. Il riassetto avviene anche su scala nazionale, dove la quota balza dal 16,7% del mese precedente, all’attuale 25,9%, che risulta in linea con i valori di inizio anno, tale sincronia avviene anche con riferimento alle ripartizioni per area geografica, di seguito esposte. Inoltre, torna a replicarsi la maggiore prevalenza in termini di fabbisogni di “Professioni tecniche”, che a Latina raggiungono il 70% dell’intero aggregato delle “high skill,” (80% nell’industria); altrettanto si ripresenta il consueto differenziale territoriale: il valore nazionale si attesta al 61%, in calo rispetto al 70% del mese scorso e di inizio anno; mentre nel Lazio le figure tecniche spiegano il 60% dell’aggregato delle “high skill”, in leggero calo su agosto (erano il 70% in apertura d’anno). Il cartogramma seguente riporta la percentuale sul totale delle assunzioni riferita al fabbisogno di figure “high skill” espressa dalle imprese in tutte le province d’Italia:

Fig. 1 Entrate di figure professionali High Skill (⇓)

I territori dell’area Nord-ovest confermano il consueto più elevato fabbisogno relativo di profili più elevati (29,7% la quota, 10 punti percentuali in più rispetto ad agosto); il Lazio, si conferma in seconda posizione nella graduatoria regionale, con un fabbisogno di posizioni “high skill” che, come già evidenziato, balza al 30,2% dell’insieme delle assunzioni, sostenuto dal mercato del lavoro capitolino, che mette a segno un nuovo rimbalzo (dal 22,2% di agosto, le richieste giungono al 33,2%). In cima alla classifica la Lombardia, che altrettanto mostra un deciso aumento, tornando in linea con i valori di inizio anno (31,4% la quota, a fronte del precedente 21,3%), dove Milano si conferma la prima provincia d’Italia, tallonata da Pavia (rispettivamente le quote si attestano per entrambi intorno al 35%).
Con riferimento alle figure “medium skill”, torna a registrarsi l’omogeneità territoriale di inizio anno, attestandosi il fabbisogno di tali profili intorno ad 1/3, all’esito della contrazione della domanda realizzatasi a Latina e su scala nazionale, precedentemente sostenuta nel periodo estivo dalle attività turistico-commerciali; più stazionari i valori laziali, come illustrato nel grafico seguente:

Graf. 2 – Entrate previste figure “medium kill” Latina, Lazio e Italia. Serie storica mensile (⇓)

Il fabbisogno di “Operai specializzati e conduttori di impianti” si conferma grossomodo in linea con i valori del mese precedente a tutti i livelli territoriali; da segnalare la costante minore quota laziale, soprattutto con riferimento ai “Conduttori di impianti e addetti a macchinari fissi e mobili”.

Tab.2 – Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale – Settembre 2019 (⇓)

L’articolazione settoriale non si discosta significativamente da inizio anno in termini di incidenza dei diversi gruppi professionali tra i due macro comparti dell’industria e dei servizi; si replica, sebbene in progressivo contenimento con la chiusura del periodo estivo, l’eccezione del gruppo professionale degli “Operai specializzati e conduttori di impianti”, richiesti con una prevalenza dalle industrie locali nettamente superiore: 63% l’incidenza, a fronte del 57% di inizio anno. Da segnalare che a settembre la maggiore quota richiesta di profili high skill in precedenza evidenziata è appannaggio soprattutto dei servizi: la percentuale sul totale delle assunzioni dal 7,2% di agosto sale al 17,4%, per un’incidenza dell’81%, valori entrambi in linea con le preferenze espresse ad inizio anno.

Tab.3 – Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale e settore – Settembre 2019 (⇓)

Per quanto attiene la destinazione in azienda a settembre si replica la medesima articolazione delle assunzioni nelle diverse Aree aziendali del mese precedente, confermandosi il venir meno del fattore stagionale che sino a luglio ha alimentato, ed in modo più significativo nella nostra provincia, le richieste nel settore commerciale e della vendita. Anche nel Lazio e su scala nazionale non si rilevano scostamenti significativi.
A Latina le figure high skill trovano maggior spazio nelle aree “Tecniche e della Progettazione”, spiegando circa ¼ dei nuovi ingressi (a fronte del 14% di agosto; solo ad inizio anno si è riscontrato un valore più elevato pari al 30%); importante anche la crescita nell’area di “Produzione di beni ed erogazione di servizi”, con un’incidenza senza precedenti nel corso del 2019 (dal 3,5% di agosto, la quota arriva a sfiorare il 17% attuale). Fanno eccezione le aree di “Amministrativa, finanziaria, legale e controllo di gestione”, e di “Direzione e servizi generali”, per le quali si rileva l’assenza a Latina di richiesta di profili più elevati, quando invece le quote sono consistenti nel Lazio ed in Italia. Da segnalare, inoltre, come su scala regionale e nazionale i “Sistemi informativi” si confermino un bacino importante per i profili di più elevato livello. Il quadro complessivo è illustrato nella tabella seguente:

Tab.4 – Entrate previste e figure high skill per area aziendale di inserimento – Settembre 2019 (⇓)

Tornando al complesso delle previsioni di entrata, l’area “Produzione di beni ed erogazione di servizi” si conferma quella con maggiori opportunità di ingresso in tutti i territori. Come già accennato in precedenza, il venire meno della componente stagionale ha determinato a partire dal mese scorso la decisa minore frequenza di assunzioni previste nell’area commerciale, che torna sui valori che si erano registrati fino a maggio scorso (16,7%, a fronte del 28,7% e 25,8% dei rispettivamente di luglio e giugno appena trascorsi).
Per quanto attiene i profili Medium skill, in provincia di Latina, a settembre spiegano il 33,1%, in ulteriore calo rispetto al mese precedente (ad agosto erano il 40,8% delle assunzioni previste); al riguardo la progressione è risultata crescente dal 25,8% di inizio anno fino al 54% dello scorso giugno. Tali figure si confermano destinate più frequentemente all’area vendita (93,5%, in linea con i valori di agosto e, dunque, in crescita rispetto all’80% circa pressoché stazionario nella prima semestrale) ed in misura più rilevante rispetto ai valori regionali e nazionali (entrambi intorno al 79%). La “Segreteria, staff e servizi generali” è una destinazione altrettanto significativa. Il quadro complessivo è illustrato nella tabella seguente:

Tab.5 – Entrate previste e figure medium skill per area aziendale di inserimento – Settembre 2019 (⇓)

Inoltre, lo spazio destinato all’area “Amministrativa, finanziaria, legale e controllo di gestione” si conferma in ulteriore crescita, raggiungendo l’attuale 85,4%, atteso che da inizio anno aveva registrato una progressiva flessione (75,9% ad agosto; 84% ad inizio anno) e posizionandosi nettamente al di sopra dei valori laziali e nazionali.

I titoli di studio

Rimbalza al 12% la quota di assunzioni destinata a personale laureato rispetto al 3,9% del mese scorso e in deciso aumento rispetto al 7,9% di inizio d’anno, a fronte del 20,5% laziale, anch’essa in decisa crescita, e al 18,3% nazionale (era all’11,3% ad agosto); la porzione di posti riservati a diplomati perde a Latina 6 punti percentuali sul mese precedente, mentre rimane stazionario il fabbisogno di personale con qualifica professionale. Non mutano, invece, significativamente tali preferenze nel Lazio ed in Italia. Il confronto territoriale è di seguito rappresentato:

Tab. 6 – Lavoratori previsti in entrata per livello di istruzione – Settembre 2019 (⇓)

Cresce ulteriormente la difficoltà di reperimento delle figure richieste dalle azienda locali, attestandosi al 33,8%, a fronte del 25,9% precedente, nettamente superiore al valore regionale (25,1%) che rimane stazionario; anche su scala nazionale la quota di assunzioni “critiche” si conferma in linea con il mese precedente (30,9%).
Il cartogramma seguente riporta la percentuale sul totale delle assunzioni riferita alle figure professionali difficili da reperire, così come dichiarato dalle imprese in tutte le province d’Italia:

Fig.2 – Difficoltà di reperimento nei territori (⇓)

Di seguito, la ripartizione per titolo di studio, sempre in termini di confronto territoriale:

Tab.7 – Entrate per titolo di studio, difficoltà di reperimento, esperienza richiesta- Settembre 2019 (⇓)

Inoltre, l’esperienza pregressa nel settore si conferma essere preferita a tutti i livelli territoriali. Il differenziale più significativo lo si riscontra nuovamente per i titoli universitari, dove, a tutti i livelli territoriali assume maggiore rilevanza l’esperienza nella professione, probabilmente in ragione di ruoli di maggiore responsabilità cui si presume possano essere destinati i candidati oggetto di selezione.
Nello specifico, la tabella seguente illustra gli indirizzi di studio che hanno raccolto il maggior appeal da parte delle imprese locali, nonché quelli per i quali le aziende hanno dichiarato di riscontrare le maggiori difficoltà di reperimento e le relative motivazioni.

Tab.8 – Titoli di studio più richiesti dalle imprese e difficoltà di reperimento – Settembre 2019 (⇓)

Su indicazione delle imprese intervistate, si conferma in ulteriore contrazione la quota delle assunzioni della nostra provincia destinate agli under30 (22,0%, a fronte del 26,7% precedente; altrettanto nel Lazio agli juniores è destinato ¼ delle assunzioni previste (in calo sul precedente 31,7%), mentre il valore nazionale non muta significativamente (dal 31,7% di agosto, passa all’attuale 28,3%). Tuttavia, occorre evidenziare che tale dato mostra una elevata variabilità in funzione delle diverse figure professionali richieste, come evidenziato nella tabella seguente:

Tab.9 Principali professioni per gruppo professionale e classe di età – Settembre 2019 (⇓)

Graf.3 – Le 10 professioni più richieste nel mese e difficoltà di reperimento. Latina-Settembre 2019 (⇓)

La numerosità delle interviste realizzate su scala nazionale consente una disaggregazione maggiore degli esiti che a livello provinciale, per criticità legate alla scarsa significatività, non è possibile ottenere; al riguardo, ritenendola un’informazione utile ai fini dell’Orientamento dei giovani studenti, si riporta la tavola prodotta da Unioncamere riferita all’Italia, che restituisce le professioni più richieste per ogni gruppo professionale e le aree aziendali di destinazione:

Tab.10 – Lavoratori previsti in entrata per area aziendale di inserimento e principali professioni per ogni gruppo professionale (⇓)