Sistema Informativo Excelsior.-Previsioni occupazionali delle imprese con dipendenti nel trimestre giugno-agosto 2019

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ExcelsiorNel trimestre giugno-agosto 2019 le imprese della provincia di Latina prevedono di effettuare 10.380 assunzioni, di cui il 26% nell’industria ed il 74% nel terziario; a cercare nuovo personale sarà il 18% delle aziende con almeno un dipendente. Su scala regionale i nuovi posti di lavoro tra giugno e luglio superano le 113mila e 200 unità e a livello nazionale sfiorano la quota di 1milione 150mila ingressi.
Questi i dati dell’indagine Excelsior sulle previsioni di assunzione che, a partire dal maggio 2017, viene svolta mensilmente dalle Camere di Commercio (per le imprese oltre 50 addetti) e da Infocamere tramite l’invio di questionari online e interviste telefoniche. L’indagine è coordinata a livello nazionale da Unioncamere, in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. I dati raccolti sono a “scorrimento”: ogni mese vengono richieste alle aziende del territorio le previsioni occupazionali del trimestre successivo.
Oltre al bollettino realizzato da Unioncamere per la nostra provincia che si allega al presente comunicato con le relative tavole statistiche, il contributo all’analisi che Osserfare intende produrre è volto a cogliere i principali elementi del mercato del lavoro così come emersi su scala nazionale e regionale, in modo da offrire ulteriori spunti di valutazione delle opportunità di impiego presso le imprese locali. Al riguardo, il quadro più dettagliato in funzione delle diverse dimensioni dell’indagine si riferisce al prima mensilità del trimestre, al fine di contemperare le esigenze di una maggiore robustezza delle previsioni.

 

Andamento congiunturale delle previsioni di entrata

A giugno 2019, le assunzioni previste dalle imprese della provincia di Latina ammontano a 4.450 unità. La serie storica mensile rappresentata nella tabella e nel grafico seguenti, conferma, dunque, il ritorno su previsioni di entrata complessivamente superiori alle 4mila unità, in consueta crescita nel periodo estivo, trainate dalla componente dei servizi, del segmento turistico.

Tab. 1 – Lavoratori previsti in entrata per settore di attività in serie storica mensile (⇓)

La serie storica mostra il costante e significativo contributo dei servizi, che spiegano mediamente i 3/4 delle previsioni di ingresso, con tassi di entrata più elevati nei segmenti legati al turismo e ai servizi alle imprese; peraltro, le attività turistiche confermano le evidenti influenze stagionali, a partire dal mese di aprile.

Fig. 1 – Entrate totali previste e tasso di entrata industria e servizi. Serie storica mensile (⇓)

 

Le figure professionali

Per quanto riguarda le figure professionali, la quota delle nuove entrate che nella nostra provincia è destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (cosiddette figure “high skill) scende al 9% (a fronte del 15% di inizio anno); altrettanto avviene a tutti i livelli territoriali in ragione dei fattori stagionali, che vedono con l’avvio del periodo estivo la maggiore richiesta di personale nelle attività ricettive, prevalentemente afferenti alla classe delle “medium skill”. Le opportunità nel Lazio destinate ai profili più elevati scendono al 20% (rispetto al 32% di gennaio), mentre su scala nazionale la contrazione si attesta sui 10 punti percentuali (passando dal 26%, all’attuale 15%). Si replica ulteriormente, inoltre, la maggiore prevalenza in termini di fabbisogni di “Professioni tecniche”, che a Latina rappresentano il 75% dell’intero aggregato delle “high skill,” in calo negli ultimi due mesi (a fronte dell’80% di inizio anno), approssimando dunque la medesima proporzione rilevata su scala nazionale, costante da gennaio scorso. Anche nel Lazio le figure tecniche perdono uno spazio pari a circa 5 punti percentuali (65% la quota nell’aggregato delle “high skill”, in flessione da marzo scorso). Il cartogramma seguente riporta la percentuale sul totale delle assunzioni riferita al fabbisogno di figure “high skill” espressa dalle imprese in tutte le province d’Italia:

Fig. 2 – Entrate di figure professionali High Skill (⇓)

I territori dell’area Nord-ovest confermano il consueto più elevato fabbisogno relativo di profili più elevati (21% la quota); il Lazio, scende in terza posizione nella graduatoria regionale, con un fabbisogno di posizioni “high skill” che si attesta al 19,6% dell’insieme delle assunzioni (a fronte del 32% di inizio anno), sostenuto dal mercato del lavoro capitolino (22%); in pole position la Lombardia (22% la quota, rispetto al 30% di gennaio 2019), dove Milano si conferma la prima provincia d’Italia (29%, con una perdita di 10 punti percentuali sul 38% di apertura d’anno).
Le dinamiche su esposte determinano un significativo ed inedito differenziale territoriale con riferimento alle figure “medium skill”; da segnalare, in primis, il rimbalzo a Latina dal 28% di inizio anno al 54% attuale, interamente determinato dalle attività turistico-commerciali. Medesimo il fattore incrementale su scala territoriale, sebbene si manifesti con intensità diverse: nel Lazio, la crescita risulta più contenuta (41,2% le figure medium skill, a fronte del 32% di gennaio scorso), mentre la variazione nazionale è di assoluto rilievo (dal 30% iniziale, al 44% attuale).
Diversamente, nel nostro territorio viene meno la consueta più elevata richiesta di “Operai specializzati e conduttori di impianti” che si posiziona in prossimità dei valori nazionali e regionali; tale gruppo professionale risulta in calo già a partire dal mese di aprile in ragione dei fattori stagionali in precedenza descritti (22,9%, a fronte del 40% di gennaio scorso).

Tab. 2 – Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale (⇓)

Per quanto attiene la destinazione in azienda, le figure high skill, si concentrano a tutti i livelli territoriali prevalentemente nel settore vendite, nello specifico nel segmento del “Marketing commerciale, comunicazione e pubbliche relazioni”; nonché nell’area della “Progettazione e ricerca e sviluppo”. Da segnalare, inoltre, come su scala regionale e nazionale i “Sistemi informativi” si confermino un bacino importante per i profili di più elevato livello; altrettanto l’area di “Direzione generale e risorse umane” esprime fabbisogno di figure più elevate. Il quadro complessivo è illustrato nella tabella seguente:

Tab. 3 – Entrate previste e figure high skill per area aziendale di inserimento (⇓)

Tornando al complesso delle previsioni di entrata, l’areaProduzione di beni ed erogazione di servizisi conferma quella con maggiori opportunità di ingresso, con la maggiore accentuazione per la nostra provincia.
La stagionalità determina la decisa maggiore frequenza di assunzioni previste nell’area commerciale, nel segmento vendite (stazionaria intorno al 15% fino allo scorso maggio), che nel nostro territorio supera in maniera inconsueta i valori regionali e nazionali.
Diversamente, l’area tecnica e della progettazione perde quota solo in termini relativi: 11% delle entrate, con un dato in valore assoluto superiore in serie storica, atteso che la media fino a maggio è stata intorno ad una previsione di ingressi intorno alle 400 unità mensili.
Per quanto attiene i profili Medium skill, che in provincia di Latina a giugno spiegano il 54,3% delle assunzioni previste (all’esito di una progressione crescente dal 25,8% di inizio anno), si confermano destinati più frequentemente all’area commerciale e della vendita (82,9%, quota pressoché stazionaria nella prima semestrale) ed in misura più rilevante rispetto ai valori regionali e nazionali (72,9% nel Lazio, 74,3% in Italia). In particolare, le imprese pontine hanno previsto di collocare tali profili prevalentemente nei segmenti vendite e assistenza clienti.

Tab. 4 – Entrate previste e figure medium skill per area aziendale di inserimento (⇓)

Si riduce significativamente rispetto ad inizio anno lo spazio destinato all’area “Amministrativa, finanziaria, legale e controllo di gestione” (dall’83,7%, la quota passa all’attuale 44,9%, con una progressiva flessione nei mesi appena trascorsi), posizionandosi nettamente al di sotto dei valori laziali e nazionali, entrambi intorno al 60%. Diversamente, si conferma la maggiore frequenza di destinazione a Latina dei profili Medium (69,7%, a fronte del 46% regionale e del 58% nazionale) nell’area “Direzione generale, personale e organizzazione risorse umane”, con la più elevata previsione di allocazione da parte delle imprese locali nel segmento di “Segreteria, staff e servizi generali”; la circostanza che negli altri contesti territoriali tali figure trovino spazio anche in posizioni di “Direzione generale, personale e organizzazione risorse umane” lascia presumere, come già evidenziato in altre occasioni in questa stessa sede, un differenziale significativo in termini di domanda di lavoro da parte delle imprese di profili meno elevati rispetto al contesto regionale e nazionale.

 

I titoli di studio

Scende al 4.3% la quota di assunzioni destinata a personale laureato (rispetto al 7,9% di inizio d’anno), a fronte del 12,8% laziale e del 10,4% nazionale, anch’esse in calo; anche la porzione di posti riservati a diplomati provenienti da istituti secondari superiori (28,8% il diploma di scuola media superiore e 34% di istituto professionale) perde peso a tutti i livelli territoriali, fatta eccezione per Rieti e Frosinone. Diversamente dalle precedenti rilevazioni, per l’insieme di tali titoli di studio Latina si allinea ai valori regionali e nazionali (complessivamente 62,8%, a fronte del 60% circa nel Lazio ed in Italia). Il confronto territoriale è di seguito rappresentato:

Tab. 5 – Lavoratori previsti in entrata per livello di istruzione – Giugno 2019 (⇓)

Nello specifico, la tabella seguente illustra gli indirizzi di studio che hanno raccolto il maggior appeal da parte delle imprese locali, nonché quelli per i quali le aziende hanno dichiarato di riscontrare le maggiori difficoltà di reperimento e le relative motivazioni.

Tab. 6 – Titoli di studio più richiesti dalle imprese secondo le difficoltà di reperimento (⇓)

Inoltre, l’esperienza pregressa nel settore si conferma essere preferita(14% delle assunzioni, in calo rispetto al 20,6% di apertura 2019), peraltro con una frequenza maggiore rispetto ad inizio anno, in ragione delle diversa distribuzione dei profili richiesti, come già evidenziato in precedenza (57% delle assunzioni, a fronte del 50% di gennaio scorso); rimane elevato il divario rispetto all’esperienza nella professione.

Tab. 7 – Entrate previste per titolo di studio, difficoltà di reperimento e l’esperienza richiesta (⇓)

Il differenziale più significativo lo si riscontra nuovamente per i titoli universitari, dove, a tutti i livelli territoriali assume maggiore rilevanza l’esperienza nella professione, probabilmente in ragione di ruoli di maggiore responsabilità cui si presume possano essere destinati i candidati oggetto di selezione.
La quota delle candidature dichiarate dalle aziende di difficile reperimento scende a tutti i livelli territoriali, posizionandosi intorno ad 1/5 a Latina e nel Lazio; leggermente più critica la ricerca su scala nazionale, dove tale percentuale si attesta intorno ad ¼ delle assunzioni.
Su indicazione delle imprese intervistate, agli under30 risultano destinate il 26,8% delle assunzioni della nostra provincia (a fronte del 31% su scala nazionale e del 28% laziale), sebbene occorra evidenziare che tale dato mostra una elevata variabilità in funzione delle diverse figure professionali richieste, come evidenziato nella tabella seguente:

Tab. 8 – Principali professioni per gruppo professionale e classe di età (⇓)

Fig. 3 – Le 10 professioni più richieste nel mese e difficoltà di reperimento. Latina (⇓)

La numerosità delle interviste realizzate su scala nazionale consente una disaggregazione maggiore degli esiti che a livello provinciale, per criticità legate alla scarsa significatività, non è possibile ottenere; al riguardo, ritenendola un’informazione utile ai fini dell’Orientamento dei giovani studenti, si riporta la tavola prodotta da Unioncamere riferita all’Italia, che restituisce le professioni più richieste per ogni gruppo professionale e le aree aziendali di destinazione:

Tab. 9 – Lavoratori previsti in entrata per area aziendale di inserimento e principali professioni per ogni gruppo professionale. Italia (⇓)