Lo sblocco dei finanziamenti per il Tetra, una commessa da oltre 600 milioni di euro per le telecomunicazione criptate destinate alle forze dell'ordine, non basterà a garantire piena occupazione alla Selex Communication di Cisterna. Quattrocento operai su 800 impiegati nel più grande stabilimento metalmeccanico della provincia di Latina rischiano comunque il posto di lavoro. L'ammontare delle vendite fatturate nell'ultimo anno è la metà di quello precedente e nonostante un me-se di ferie forzate ad agosto, la riduzione degli straordinari, il rientro del lavoro "esternalizzato", l'azienda non è più in grado di mantenere gli stessi livelli occupazionali. Lo ha comunicato la responsabile del personale ai sindacati nazionale e provinciali Fim Fiom e Uilm, riuniti ieri all'Assindustria di Roma. «Il 16 novembre avremo un nuovo incontro con l'amministratore delegato dell'azienda interamente Maurizio Tucci che spiegherà le nuove missioni delle Selex – spiega Vincenzo Quaranta della Fiom Cgil – gli investimenti del gruppo e le ricadute del nuovo piano industriale, intendendo una riduzione del personale attraverso una forte riduzione dell'orario di lavoro e l'utilizzo della cigs che non esclude la procedura di mobilità. Noi in quella sede non accetteremo alcun tipo di mediazione e siamo pronti a manifestare a Palazzo Chigi se entro quella data non saremo ricevuti dal ministro Bersani. Intanto il 10 novembre parteciperemo allo sciopero dell'industria a Latina».
E se nella provincia pontina il rilancio tarda a decollare, in Abruzzo, il polo elettronico aquilano in ginocchio per l'inarrestabile declino dagli anni 90 ora si rialza grazie agli investimenti della Finmeccanica (gestiti attraverso la Selex) e della Regione nel settore delle comunicazione e trasmissioni. Strategie che saranno chiarite tra due settimane.
Fonte: Il Messaggero