Previsioni occupazionali delle imprese con dipendenti nel trimestre settembre-novembre 2017

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osserfareTra settembre e novembre, le imprese della provincia di Latina prevedono di effettuare 7.550 assunzioni, per un tasso di entrata del 9,3%: a cercare nuovo personale sarà il 15% delle aziende con almeno un dipendente.
Su scala regionale i nuovi posti di lavoro saranno 98mila e 920, che corrispondono ad un tasso di entrata dell’8,8%; le previsioni a livello nazionale si attestano sulle oltre 995mila unità, per un tasso di entrata dell’8,8%. Questi i dati che emergono dalla nuova indagine Excelsior sulle previsioni di assunzione che, a partire dal maggio di quest’anno, viene svolta mensilmente dalle Camere di Commercio (per le imprese oltre 50 addetti) e da Infocamere tramite l’invio di questionari online e interviste telefoniche. L’indagine è coordinata a livello nazionale da Unioncamere, in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Al bollettino realizzato da Unioncamere per la nostra provincia che si allega al presente comunicato con le relative tavole statistiche, il contributo all’analisi che Osserfare intende produrre è volto a cogliere i principali elementi dirimenti rispetto al mercato del lavoro così come emerso su scala nazionale e regionale, in modo da offrire ulteriori spunti di valutazione delle opportunità di impiego presso le imprese.

Le figure professionali

Per quanto riguarda le figure professionali, il 14% delle nuove entrate nella nostra provincia sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (cosiddette figure “high skill”[1]); il confronto rispetto ai valori regionali (25,5%) e nazionali (20,8%), entrambi superiori rispetto al dato locale, mostra un differenziale piuttosto significativo (discordante dalla precedente rilevazione). Concordante, invece, risulta la prevalenza in termini di fabbisogni di “Professioni tecniche”, che a Latina rappresentano il 9% dell’intero aggregato delle “high skill” (oltre il 14% nel Lazio ed in Italia).
Il cartogramma seguente riporta la quota riferita al fabbisogno di figure high skill espressa dalle imprese in tutte le province d’Italia:

Fig. 1 – Entrate di figure professionali High Skill (⇓)

I territori dell’area Nord-ovest confermano anche nel corso di questa rilevazione il più elevato fabbisogno relativo di profili più elevati: in particolare in Lombardia dove oltre ¼ dei nuovi ingressi è previsto per tali figure professioni, con la punta massima di Milano (30,8%) e una diffusione prevalentemente superiore alla media nazionale (20,8%) nelle altre province; altrettanto il Piemonte (23%); anche il Lazio, secondo nel panorama regionale, grazie al picco rilevato nella capitale (28%), che si colloca a notevole distanza dalla province “minori” (17% la relativa quota in media).
Diversamente, le “professioni commerciali e nei servizi”, quota più significativa del secondo gruppo professionale, riscontra richieste distanze territoriali pressoché poco rilevanti, posizionandosi intorno al 25% a latina e poco oltre nel Lazio e su scala nazionale; tale “convergenza” risulta essere un fattore dirimente rispetto alla precedente rilevazione in cui le aziende della nostra provincia, probabilmente complice la stagionalità, richiedevano una numerosità di commessi notevolmente più significativa.

Tab. 1 – Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale (⇓)

 

I titoli di studio

Il 9,1% delle assunzioni sarà destinato a personale laureato, a fronte del 17,1% laziale e del 13,8% nazionale. Il 65% dei posti è riservato a diplomati (28,9% diploma di scuola media superiore e 36,0% di istituto professionale), e il 26,0% a chi ha solo terminato la scuola dell’obbligo. Il confronto rispetto ai valori regionali e nazionali è di seguito rappresentato:

Tab. 2 – Lavoratori previsti in entrata per livello di istruzione (⇓)

Nello specifico, la tabella seguente illustra gli indirizzi di studio che nel trimestre in corso hanno raccolto il maggior appeal da parte delle imprese locali, nonché quelli per i quali le aziende hanno dichiarato di riscontrare le maggiori difficoltà di reperimento e le relative motivazioni:

Tab. 3 – Titoli di studio più richiesti dalle imprese secondo le difficoltà di reperimento (⇓)

Inoltre, si evidenzia che al crescere del titolo di studio l’esperienza pregressa nel settore, fortemente richiesta dalle imprese intervistate per le qualifiche professionali, tende a lasciare progressivamente più spazio (con percentuali variabili a seconda dei titoli di studio) a quella messa a bagaglio con le esperienze precedenti nella medesima professione. Questa ultima, infatti, per i titoli universitari assume la rilevanza maggiore, come illustrato nella tabella seguente:

Tab. 4 – Entrate previste per titolo di studio, difficoltà di reperimento e l’esperienza richiesta (⇓)

La preferenza accordata alle generazioni under30 si attesta intorno ad 1/3 degli ingressi, sebbene la disaggregazione riferita alle figure più richieste per ogni gruppo professionale mostri una elevata variabilità, con un appeal per i più giovani espresso in misura superiore alla media per la prevalenza delle figure più richieste, come illustrato di seguito:

Tab. 5 – Principali professioni per gruppo professionale, classe di età e le competenze richieste (⇓)

Per quanto attiene le competenze utili ai fini del buon esito delle assunzioni, l’attitudine all’applicazione di soluzioni creative ed innovative, è fortemente richiesta a tutti i livelli territoriali per i profili “high skill”; inoltre, si conferma per la nostra provincia la peculiarità già emersa nella precedente rilevazione, in termini di significativa rilevanza di tale competenza attribuita per le figure professionali degli “Operai specializzati nell’edilizia”, con un distacco territoriale di circa 10 punti percentuali.
La numerosità delle interviste realizzate su scala nazionale consente una disaggregazione maggiore degli esiti che a livello provinciale, per problemi di significatività, non è possibile ottenere; al riguardo, ritenendola un’informazione utile si riporta la tavola prodotta da Unioncamere riferita all’Italia che restituisce le professioni più richieste per ogni gruppo professionale e le aree aziendali di destinazione:

Tab. 6 Lavoratori previsti in entrata per area aziendale di inserimento e principali professioni per ogni gruppo professionale (⇓)