Previsioni occupazionali delle imprese con dipendenti nel trimestre dicembre 2019 – febbraio 2020

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ExcelsiorNel trimestre dicembre 2019- febbraio 2020 le imprese della provincia di Latina prevedono di effettuare 8.110 assunzioni, di cui il 29% nell’industria ed il 71% nel terziario; a cercare nuovo personale sarà l’11% delle aziende con almeno un dipendente. Su scala regionale i nuovi posti di lavoro nel trimestre considerato sfiorano le 116mila unità e a livello nazionale si attestano su 1milione e 94mila ingressi.
Questi i dati dell’indagine Excelsior sulle previsioni di assunzione che, a partire dal maggio 2017, viene svolta mensilmente dalle Camere di Commercio (per le imprese oltre 50 addetti) e da Infocamere tramite l’invio di questionari online e interviste telefoniche. L’indagine è coordinata a livello nazionale da Unioncamere, in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. I dati raccolti sono a “scorrimento”: ogni mese vengono richieste alle aziende del territorio le previsioni occupazionali riferite al trimestre successivo.
Oltre al bollettino realizzato da Unioncamere per la nostra provincia che si allega al presente comunicato con le relative tavole statistiche, il contributo all’analisi che Osserfare intende produrre è volto a cogliere i principali elementi del mercato del lavoro così come emersi su scala nazionale e regionale, in modo da offrire ulteriori spunti di valutazione delle opportunità di impiego presso le imprese locali. Al riguardo, il quadro più dettagliato in funzione delle diverse dimensioni dell’indagine si riferisce al prima mensilità del trimestre, al fine di contemperare le esigenze di una maggiore robustezza delle previsioni.

 

Andamento congiunturale delle previsioni di entrata

A dicembre 2019, le assunzioni previste dalle imprese della provincia di Latina ammontano a 2.260 unità, in lieve flessione rispetto al dato riferito all’analogo periodo dello scorso anno; si evidenzia, sempre in termini di confronto tendenziale, il più contenuto tasso di entrata dei servizi (2,7%, a fronte del 3,0% riferito a dicembre 2018), con l’unica eccezione delle attività commerciali, in ragione delle festività natalizie; mentre l’industria non registra scostamenti significativi. La serie storica mensile rappresentata nella tabella e nel grafico seguenti, evidenzia delle ciclicità ricorrenti: dopo il consueto rallentamento degli ingressi tra luglio e agosto attribuibile ai fattori stagionali, si conferma il ritorno alla crescita fino ad ottobre ed il rallentamento nei mesi successivi, in previsione della chiusura d’anno, fatta eccezione per le attività commerciali, come già sottolineato:

Tab.1 – Lavoratori previsti in entrata per settore di attività in serie storica mensile (⇓)

La serie storica mostra il costante e significativo contributo dei servizi, che spiegano mediamente intorno al 70% delle previsioni di ingresso; al riguardo a dicembre la previsione di minori ingressi è diffusa a tutti i segmenti ad esclusione del commercio, che mostra un tasso di entrata significativamente superiore ai valori di dicembre 2018.

Graf.1 – Entrate totali previste e tasso di entrata industria e servizi. Serie storica mensile (⇓)

 

 

Le figure professionali

Per quanto riguarda le figure professionali, la quota delle nuove entrate che nella nostra provincia è destinato a “Dirigenti, specialisti e tecnici” (cosiddette figure “high skill) torna a crescere, in controtendenza rispetto agli altri territori, posizionandosi al 13,3% e risultando pressoché in linea con i valori riferiti all’analogo periodo dello scorso anno. Diversamente, prosegue la decrescita nel Lazio: dal 30,2% di settembre, la richiesta passa al 24,3%, che risulta in linea con i valori di dicembre 2018; più contenuta la flessione su scala nazionale, dove al balzo di settembre (25,9%), segue nell’ultimo trimestre il lento ridimensionamento all’attuale 20,5%. La quota più significativa di tale aggregato è appannaggio dalle “Professioni tecniche”, che spiegano intorno ai 2/3 delle richieste previste dalle aziende, per un differenziale territoriale che a dicembre diviene nullo.

Graf.2 – Entrate previste figure “High kill” Latina, Lazio e Italia. Serie storica mensile (⇓)

Il cartogramma seguente riporta la percentuale sul totale delle assunzioni riferita al fabbisogno di figure “high skill” espressa dalle imprese in tutte le province d’Italia:

Fig. 1 – Entrate di figure professionali High Skill (⇓)

Si conferma anche a dicembre, in controtendenza in serie storica, la discontinuità già evidenziata ormai da un trimestre rispetto alla più contenuta variabilità per area geografia; difatti, la minore richiesta di profili high skill rilevata su scala nazionale è condivisa da tutte le macro-aree che in chiusura d’anno mostrano una sostanziale stazionarietà da ottobre scorso. Il Nord-ovest, che ha registrato il più deciso ridimensionamento nei mesi precedenti perdendo il consueto avanzo rispetto alle altre aree geografiche (la quota è scesa dal 29,7%, picco avutosi a settembre scorso, all’attuale 23,7%), conferma un fabbisogno allineato con i valori rilevati nel Centro (22,0%, a fronte del 25,8% di settembre), anch’essi stazionari da ottobre. Replicandosi la consueta alternanza, torna in prima posizione nella graduatoria regionale la Lombardia che, dopo il brusco ridimensionamento realizzatosi da ottobre scorso (26,7% la quota attuale, a fronte del 31,4% di settembre), non mostra variazioni significative su scala regionale, sebbene la metropoli milanese, che si conferma la prima provincia d’Italia quanto a richiesta di profili high skill, mostri un deciso rimbalzo (la quota torna al consueto 35%). Segue il Lazio, con un fabbisogno di posizioni high skill pari al 24,3% del totale delle assunzioni, per una perdita negli ultimi tre mesi di sei punti percentuali rispetto al punto di massimo di settembre scorso (30,2% la quota), determinata prevalentemente della minore domanda del mercato del lavoro capitolino (le richieste giungono a dicembre al 26,2%, dal balzo al 33,2% di settembre scorso).
Con riferimento alle figure “medium skill”, si registra un deciso rimbalzo in provincia di Latina: 48,8% la quota delle entrate previste (dal precedente 35,6%), il secondo valore più elevato nella serie storica sotto riportata; il balzo si realizza esclusivamente nelle attività commerciali (cfr. tab.5) per effetto delle festività natalizie ed è una prorogativa della sola nostra provincia. Viene meno, dunque l’omogeneità territoriale registrata nell’ultimo trimestre, atteso che le tendenze nel segno sono comuni sia nel Lazio che in Italia, sebbene la crescita risulti nettamente più contenuta, come illustrato nel grafico seguente:

Graf.3 – Entrate previste figure “Medium skill” Latina, Lazio e Italia. Serie storica mensile (⇓)

Di seguito la tabella riepilogativa con riferimento alle entrate previste per grande gruppo professionale:

Tab. 2 – Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale – Dicembre 2019 (⇓)

Diversamente, si ridimensiona il fabbisogno di “Operai specializzati e conduttori di impianti”, a tutti i livelli territoriali, con un’accentuazione più marcata nella nostra provincia dove tale gruppo professionale a dicembre si posiziona al secondo punto di minimo della serie storica di seguito rappresentata:

Graf.4 – Entrate previste “Operai specializzati e conduttori di impianti” Latina, Lazio e Italia. Serie storica mensile (⇓)

Inoltre, si conferma la costante minore quota laziale, soprattutto con riferimento ai “Conduttori di impianti e addetti a macchinari fissi e mobili”.
L’articolazione settoriale replica anche a dicembre alcuni scostamenti rispetto ad inizio anno in termini di incidenza dei diversi gruppi professionali tra i due macro comparti dell’industria e dei servizi, con riferimento alle figure medium skill che confermano una pressoché esclusiva destinazione nei servizi (l’incidenza è pari al 94%), con una frequenza che nell’ultimo trimestre è tornata a salire impennandosi all’attualmente il 65% del totale delle assunzioni nel terziario (a fronte del 39% ad inizio anno), complice la componente stagionale delle festività natalizie.
Il gruppo professionale degli “Operai specializzati e conduttori di impianti”, è il più richiesto dall’industria locale (il 67% delle previsioni di entrata, in calo rispetto al precedente 80%), per un’incidenza comunque nettamente superiore rispetto ad inizio anno (70%, a fronte del 57% di gennaio). Fa da contraltare nell’industria la maggiore quota di profili impiegatizi (9,3%, a fronte del 4,6% di novembre).

Tab. 3 – Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale e settore – Dicembre 2019 (⇓)

Con riferimento alle diverse Aree aziendali, a dicembre prosegue lo spostamento dell’articolazione delle assunzioni avviatosi nell’ultimo trimestre, confermandosi la flessione dell’area di produzione (dal 48,4% di settembre, scende all’attuale 38,1%), che resta comunque la destinazione prioritaria, a favore dei settori commerciali (34,1% la quota, il doppio rispetto a settembre scorso), per effetto, come già sottolineato, delle festività natalizie. Nel Lazio i valori di dicembre replicano il mese precedente quanto alle destinazioni aziendali, confermando anche in questo caso lo spostamento suddetto realizzatosi il mese scorso; altrettanto su scala nazionale.
Guardando i gruppi professionali (cfr. Tab.4), a Latina le figure high skill tornano a dicembre ad essere più richieste nelle aree tecniche e della progettazione (26,7%, a fronte del 15,3% precedente). Seguono i segmenti del “Marketing, commerciale, comunicazione e pubbliche relazioni”; tuttavia, l’intera area commerciale vede ridursi a dicembre la richiesta di profili high skill, preferendo le aziende collocare in tali aree profili Medium (cfr. tab. 5).
Inoltre, si replica la consueta dissonanza nelle aree “Amministrativa, finanziaria, legale e controllo di gestione” e “Direzione e servizi generali”, per le quali si conferma l’assenza a Latina di richiesta di profili più elevati, quando invece le quote sono consistenti nel Lazio ed in Italia. Da segnalare, inoltre, come su scala regionale e nazionale i “Sistemi informativi” si confermino un bacino importante per i profili di più elevato livello.

Tab. 4 – Entrate previste e figure high skill per area aziendale di inserimento (⇓)

Per quanto attiene i profili Medium skill, già in crescita nel bimestre precedente, mettono a segno, dunque, in chiusura d’anno un ulteriore rimbalzo in provincia di Latina (cfr. graf.3). Tali figure si confermano destinate più frequentemente alle aree Vendita (94,1%, in crescita rispetto all’80% circa pressoché stazionario nella prima semestrale), posizionandosi nettamente al di sopra dei valori regionali e nazionali (entrambi intorno all’80%), nonché all’Assistenza clienti. Segue l’area di “Direzione e servizi generali”, dove il segmento della “Segreteria, staff e servizi generali” è una destinazione altrettanto significativa.
Il quadro complessivo è illustrato nella tabella seguente:

Tab. 5 -Entrate previste e figure medium skill per area aziendale di inserimento (⇓)

Ulteriore elemento discriminante rispetto ai mesi precedenti è la perdita di appeal esclusivamente a Latina delle aree “Amministrativa, finanziaria, legale e controllo di gestione”, per tali profili, mentre su scala regionale e nazionale non si evidenziano spostamenti significativi.

 

I titoli di studio

Dopo il punto di massimo di settembre condiviso a tutti i livelli territoriali (12% la quota a Latina), torna a ridimensionarsi nell’ultimo trimestre fino all’attuale 8,9% la quota di assunzioni destinata a personale laureato, risultando grossomodo in linea con il valore di inizio d’anno; la flessione nel Lazio risulta più contenuta (dal 20,5% di settembre al 17,1% ultimo). Il confronto territoriale è di seguito rappresentato:

Tab. 6 – Lavoratori previsti in entrata per livello di istruzione (⇓)

In provincia di Latina tornano crescere  le richieste destinate a diplomati (38,5% delle previsioni di assunzione), altrettanto nel Lazio, stazionario il dato su scala nazionale. Diversamente, il fabbisogno di personale con qualifica professionale perde qualche punto a Latina e a livello regionale; leggermente superiori, invece, tali preferenze in Italia.

Graf. 5 – Lavoratori previsti in entrata per livello di istruzione a Latina. Serie storica mensile (⇓)

Si mantiene intorno ad ¼, come nel mese scorso, la quota degli ingressi previsti dichiarata dalle imprese locali di difficile reperimento (a fronte del 32,1% di ottobre), risultando pressoché in linea con il valore regionale, anch’esso in leggera flessione; su scala nazionale la quota di assunzioni “critiche” non mostra variazioni.
Il cartogramma seguente riporta la percentuale sul totale delle assunzioni riferita alle figure professionali difficili da reperire, così come dichiarato dalle imprese in tutte le province d’Italia:

Fig. 2 – Difficoltà di reperimento nei territori (⇓)

Di seguito, la ripartizione per titolo di studio, sempre in termini di confronto territoriale:

Tab. 7 -Entrate per titolo di studio, difficoltà di reperimento, esperienza richiesta (⇓)

Inoltre, l’esperienza pregressa nel settore si conferma essere preferita a tutti i livelli territoriali. Il differenziale più significativo lo si riscontra nuovamente per i titoli universitari, dove, sempre a tutti i livelli territoriali assume maggiore rilevanza l’esperienza nella professione, probabilmente in ragione di ruoli di maggiore responsabilità cui si presume possano essere destinati i candidati oggetto di selezione.

Graf. 6 – Difficoltà di reperimento per titolo di studio a Latina. Serie storica mensile (⇓)

La serie storica sopra rappresentata mostra come la laurea evidenzi difficoltà nel reperimento dei profili più accentuate rispetto agli altri titoli di studio, soprattutto tra marzo e maggio, nonché ad ottobre; al riguardo il dettaglio degli indirizzi di studio e relative difficoltà di reperimento è rappresentato nella tabella seguente, dove, tra l’altro ,sono evidenziati i periodi di maggiore criticità nella ricerca di personale laureato:

Tab. 8 – Entrate per livello universitario e difficoltà di reperimento a Latina (⇓)

Nello specifico, la tabella seguente illustra gli indirizzi di studio che hanno raccolto il maggior appeal da parte delle imprese locali, nonché quelli per i quali le aziende hanno dichiarato di riscontrare le maggiori difficoltà di reperimento e le relative motivazioni:

Tab.9 – Titoli di studio più richiesti dalle imprese e difficoltà di reperimento (⇓)

Su indicazione delle imprese intervistate, torna a crescere la quota delle assunzioni della nostra provincia destinate agli under30 (29,2%, a fronte del 24,9% precedente); di fatto, a fine anno si raggiunge una omogeneità territoriale quasi inedita all’esito di variazioni più significative nella nostra provincia nell’intero periodo: dal 20,5% di inizio anno, la richiesta avanza di quasi 10 punti percentuali, allineandosi ai valori rilevati su scala nazionale e regionale, come evidenziato nel grafico seguente:

Graf.7 – Quota assunzioni destinate under30 Latina, Lazio e Italia. Serie storica mensile (⇓)

Tuttavia, occorre evidenziare che tale dato mostra una elevata variabilità in funzione delle diverse figure professionali richieste, come evidenziato nella tabella seguente:

Tab.10 – Principali professioni per gruppo professionale e classe di età (⇓)

Graf.8 – Le 10 professioni più richieste e difficoltà di reperimento a Latina-Dicembre 2019 (⇓)

La numerosità delle interviste realizzate su scala nazionale consente una disaggregazione maggiore degli esiti che a livello provinciale, per criticità legate alla scarsa significatività, non è possibile ottenere; al riguardo, ritenendola un’informazione utile ai fini dell’Orientamento dei giovani studenti, si riporta la tavola prodotta da Unioncamere riferita all’Italia, che restituisce le professioni più richieste per ogni gruppo professionale e le aree aziendali di destinazione:

Tab. 11 – Lavoratori previsti in entrata per area aziendale di inserimento e principali professioni per ogni gruppo professionale (⇓)