Osserfare dirama i dati 2015 dell’imprenditoria femminile

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osserfareIl bilancio 2015 dell’imprenditoria femminile ancora una volta mostra una estrema vivacità, soprattutto se raffrontata con l’intero universo imprenditoriale: alla fine dell’anno appena trascorso le imprese femminili in Italia sono più di 1 milione e 300mila (delle quali quasi l’88% attive) e rappresentano il 21,67% del totale delle imprese iscritte al registro camerale. A livello nazionale il tasso di crescita delle imprese in rosa si è attestato al +1,10%, in decisa accelerazione rispetto al +0,67% del 2014, determinato da un tasso di natalità pari al 7,88% a fronte di un tasso di mortalità del 6,78%.
Tra le regioni italiane la maglia rosa, in valore assoluto, spetta alla Lombardia con quasi 175.000 imprese femminili, seguita dal Lazio con 138.487 unità e dalla Campania con 131.293 aziende guidate da donne.
Diversamente, in termini percentuali sul totale delle imprese registrate nelle varie regioni, l’incidenza maggiore della componente femminile si riscontra nel Molise, dove il 28,3% delle realtà aziendali è capitanato da donne, seguito dalla regione Basilicata (26,67%) e dall’Abruzzo (25,80%). Per ciò che riguarda il Lazio, il tasso di crescita dell’imprenditoria femminile si è attestato su valori notevolmente superiori a quanto riscontrato su base nazionale (+1,97%), per un passo imprenditoriale in accelerazione rispetto ai dodici mesi precedenti (+1,66%).
A questo risultato contribuisce, come di consueto, la capitale che genera fattori di attrazione a carattere metropolitano, con un valore di crescita del +2,46%, in accentuazione rispetto alle risultanze riferite al 2014 (+2,25%). Al riguardo, anche la provincia di Latina si è ben distinta con un tasso di crescita imprenditoriale del +1,50%, per una progressione positiva sui dodici mesi precedenti che determina una velocità quasi doppia (0,77% nel 2014).

Tab.1– Imprese femminili nel Lazio per provincia – Anno 2015 (⇓)

Pertanto, come indicato nella tabella sopra riportata, a fine 2015, in provincia di Latina, risultano iscritte al Registro Imprese camerale 14.761 imprese femminili, delle quali 12.541 attive (quasi l’85%), rappresentando circa ¼ dell’universo imprenditoriale locale.
La maggiore vivacità in termini di flussi ha alimentato il saldo annuale, che in valore assoluto nel corso dell’anno ha raggiunto valori positivi nella nostra provincia per 220 unità in più, determinato dalla differenza tra le 1.185 nuove iscrizioni e le 965 cessazioni registrate nel corso del 2015.
La disaggregazione settoriale delle dinamiche su esposte evidenzia variazioni positive per la gran parte dei comparti; al riguardo, le attività commerciali che con poco meno di 1/3 dell’imprenditoria in rosa locale spiegano lo quota più rilevante, registrano una variazione positiva dello stock del +0,58%. Diversamente, l’agricoltura, secondo settore con maggiore appeal per le donne imprenditrici, lascia sul “campo” circa 70 imprese, per una flessione superiore al 2%. A notevole distanza si posizionano le attività turistico-ricettive (circa il 10% delle imprese in rosa), che mostrano una vivacità significativa in termini di variazione dello stock (+3,17%).
Fatta eccezione per il settore dell’istruzione, le altre attività terziarie mostrano dinamiche di crescita, che si attestano mediamente intorno al +2,7%.
Il confronto con i colleghi uomini, conferma la crescita nettamente più vivace della componente imprenditoriale in rosa, per un passo intorno all’80% superiore rispetto a quanto registrato dalle imprese composte in prevalenza da uomini (+1,50%, rispetto al +0,84% maschile).
Il quadro riassuntivo suddiviso per settori è riportato nella successiva tabella:

Tab.2 – Variazione dello stock delle imprese femminili in provincia di Latina per ramo di attività – Anno 2015 (⇓)

La distribuzione territoriale dell’universo imprenditoriale femminile nei singoli comuni della provincia ricalca quella dell’universo complessivo imprenditoriale, essendo i territori più popolati di imprese quelli in cui la dimensione della componente rosa è più significativa in termini assoluti: Latina guida la classifica con quasi 4.000 imprese femminili, seguita da Aprilia con 1.473 imprese gestite da donne e da Terracina e Cisterna (rispettivamente con 1.178 e 1.145 unità). Mediamente il rapporto è di oltre tre imprese femminili ogni dieci realtà maschili. La situazione è ricapitolata nella tabella successiva:

Tab.3 – Imprese femminili in provincia Latina suddivise per Comuni – Anno 2015 (⇓)

Dall’esame delle forme giuridiche attraverso le quali le donne svolgono l’attività di impresa, si evidenzia alla fine del 2015 una situazione nella quale continuano a crescere le formule societarie, soprattutto quelle di capitali, con un saldo pari a + 256 unità, mentre sono pressoché stabili le imprese individuali.
Il dato aggregato riferito all’insieme delle forme societarie (soc. di capitale, soc. di persone, cooperative, consorzi e altre) spiega il 40% del segmento femminile; il raffronto con i colleghi uomini mostra ancora come le donne abbiano una propensione maggiore di questi per una gestione “meno articolata” attraverso l’impresa individuale, che rappresenta il 60% delle realtà in rosa (a fronte del 50% rilevato per la componente maschile).
Ad ogni modo il quadro riassuntivo delle imprese femminili per forme giuridiche viene esposto nella tabella successiva:

Tab.4 – Imprese femminili in provincia Latina suddivise per forme giuridiche – Anno 2015 (⇓)

Chiudiamo lo spaccato relativo all’imprenditoria femminile soffermandoci sulla componente straniera.
In questo ambito le imprese femminili non indigene a fine del 2015 hanno superato le 1.100 unità, per una percentuale del 7,55% del totale delle imprese gestite da donne operanti in provincia di Latina. Si tratta di un dato in crescita e peraltro tale incidenza è maggiore rispetto alla componente maschile straniera, che rappresenta il 6,68% dell’universo di imprese gestite da uomini.
Per quanto riguarda i settori nei quali le imprenditrici straniere mostrano una presenza maggiore in valore assoluto, in vetta alla classifica si colloca il Commercio, con 424 imprenditrice pari al 38,06% delle imprese femminili straniere, seguito dal settore delle Attività dei servizi di alloggio e ristorazione, con 130 imprese, per una quota leggermente superiore al 10%.
In termini, invece, di incidenza percentuale sul totale delle imprese femminili registrate nel singolo settore a livello provinciale, i servizi di pulizia mostrano la penetrazione più elevata delle componente di nazionalità estera (15,08%, a fronte del 7,55% in media).

Tab.5 – Imprese Femminili straniere in provincia Latina suddivise per settore di attività – Anno2015 (⇓)

Infine per quanto riguarda la nazionalità delle imprenditrici straniere, dato che è possibile estrapolare soltanto per le imprese individuali, il paese maggiormente rappresentato tra le imprenditrici donne appartenenti alla Comunità Europea è la Romania con 126 realtà aziendali registrate, seguito dalla Germania (52); diversamente, tra i Paesi Extracomunitari il più rappresentato è la Cina con 69 imprenditrici, seguito a breve distanza dal Marocco con 61 ditte.