Nel trimestre gennaio-marzo 2020 previste 8.770 nuove assunzioni in provincia di Latina

1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle (Nessun voto)
Loading...

ExcelsiorNel trimestre gennaio-marzo 2020 le imprese della provincia di Latina prevedono di effettuare 8.770 assunzioni, di cui il 35% nell’industria ed il 65% nel terziario; a cercare nuovo personale sarà il 13% delle aziende con almeno un dipendente. Su scala regionale i nuovi posti di lavoro nel trimestre considerato si attestano sulle 120mila e 550 unità e a livello nazionale si attestano oltre 1milione e 159mila ingressi.
Questi i dati dell’indagine Excelsior sulle previsioni di assunzione che, a partire dal maggio 2017, viene svolta mensilmente dalle Camere di Commercio (per le imprese oltre 50 addetti) e da Infocamere tramite l’invio di questionari online e interviste telefoniche. L’indagine è coordinata a livello nazionale da Unioncamere, in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. I dati raccolti sono a “scorrimento”: ogni mese vengono richieste alle aziende del territorio le previsioni occupazionali riferite al trimestre successivo.
Oltre al bollettino realizzato da Unioncamere per la nostra provincia che si allega al presente comunicato con le relative tavole statistiche, il contributo all’analisi che Osserfare intende produrre è volto a cogliere i principali elementi del mercato del lavoro così come emersi su scala nazionale e regionale, in modo da offrire ulteriori spunti di valutazione delle opportunità di impiego presso le imprese locali. Al riguardo, il quadro più dettagliato in funzione delle diverse dimensioni dell’indagine si riferisce al prima mensilità del trimestre, al fine di contemperare le esigenze di una maggiore robustezza delle previsioni

 

Andamento congiunturale delle previsioni di entrata

A gennaio 2020, le assunzioni previste dalle imprese della provincia di Latina ammontano a 3.080 unità, replicando i valori dell’analogo periodo dell’anno precedente, sebbene con un fattore di discontinuità, in quanto l’articolazione settoriale risulta mutata. Cresce, infatti, la quota delle assunzioni previste dall’industria (35%, cinque punti percentuali superiore ai valori di gennaio 2019), per un tasso di entrata significativamente superiore (3,3%, a fronte del 2,9% di inizio 2019). La serie storica mensile rappresentata nella tabella e nel grafico seguenti, conferma, dunque, il ritorno su previsioni di entrata complessivamente superiori alle 3mila unità, in consueta crescita rispetto ai mesi di chiusura d’anno; d’altronde, con l’avvio della nuova annualità le imprese rivedono i programmi occupazionali, in ragione di una riorganizzazione degli organici aziendali:

Tab. 1 – Lavoratori previsti in entrata per settore di attività in serie storica mensile (⇓)

Per quanto attiene i servizi, a gennaio la quota da essi spiegata risulta in flessione tendenziale (65% a fronte di un valore mediamente intorno al 70% delle previsioni di ingresso), altrettanto il tasso di entrata, che in tutti i segmenti risulta inferiore ai valori di gennaio 2019, fatta eccezione per il commercio, che si mostra pressoché in linea.

Graf.1 – Entrate totali previste e tasso di entrata industria e servizi. Serie storica mensile (⇓)

 

Le figure professionali

Per quanto riguarda le figure professionali, la quota delle nuove entrate che nella nostra provincia è destinato a “Dirigenti, specialisti e tecnici” (cosiddette figure “high skill) si conferma in crescita congiunturale, posizionandosi al 16,5% e risultando pressoché in linea con i valori riferiti all’analogo periodo dello scorso anno. Diversamente, si interrompe la decrescita nel Lazio registrata nell’ultimo quadrimestre, rimbalzando la richiesta di tali profili al 32%, con l’esatta replica dei valori inizio 2019; altrettanto significativa l’inversione su scala nazionale dove, al lento ridimensionamento verificatosi da settembre scorso, segue un guizzo al 28%, attestandosi in prossimità delle previsioni dell’analogo periodo dello scorso anno. Dunque, si evince anche in termini di profili professionali richiesti una sorta di stagionalità delle previsioni dei nuovi ingressi formulate dalle imprese, atteso che in apertura d’anno, la serie storica mostra il fabbisogno maggiore di figure con skill più elevati.
Si replica ulteriormente, inoltre, la maggiore prevalenza in termini di fabbisogni di “Professioni tecniche”, che a Latina rappresentano quasi il 70% dell’intero aggregato delle “high skill”, in linea con i valori nazionali, mentre rispetto al Lazio torna a ripresentarsi il consueto differenziale territoriale (la quota regionale rimane stazionaria intorno ai 2/3).

Graf.2 – Entrate previste figure “High kill” Latina, Lazio e Italia. Serie storica mensile (⇓)

Il cartogramma seguente riporta la percentuale sul totale delle assunzioni riferita al fabbisogno di figure “high skill” espressa dalle imprese in tutte le province d’Italia:

Fig. 1 – Entrate di figure professionali High Skill (⇓)

La maggiore richiesta di profili high skill rilevata su scala nazionale è condivisa da tutte le macro-aree in apertura d’anno e, peraltro, torna a registrarsi una più significativa variabilità territoriale per area geografia.
Il Nord-ovest mostra il più deciso rimbalzo (33,2% la quota attuale, 10 punti superiori rispetto al mese precedente), tornando a registrare il consueto più pronunciato fabbisogno relativo di profili più elevati, nonché il “tradizionale” avanzo rispetto alle altre aree geografiche. La Lombardia si colloca in pole position nella graduatoria regionale, con un fabbisogno di posizioni “high skill” pari al 34% dell’insieme delle assunzioni, sostenuto dal mercato del lavoro milanese (con il 41% la metropoli si conferma prima provincia in Italia); a seguire il Lazio ed il Piemonte (32% la quota per entrambi).
Con riferimento alle figure “medium skill”, dopo il deciso rimbalzo del mese precedente condizionato per la sola provincia di Latina dalla maggiore domanda delle attività commerciali per effetto delle festività natalizie, a gennaio si registra un ritorno per tutti i livelli territoriali su valori intorno al 30% ed in linea con l’apertura d’anno 2019.
Torna a manifestarsi, dunque, una maggiore omogeneità territoriale, come illustrato nel grafico seguente:

Graf. 3 – Entrate previste figure “Medium skill” Latina, Lazio e Italia. Serie storica mensile (⇓)

Di seguito la tabella riepilogativa con riferimento alle entrate previste per grande gruppo professionale:

Tab. 2 – Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale – Gennaio 2020 (⇓)

Diversamente, dopo il punto di minimo in serie storica toccato a dicembre, il fabbisogno di “Operai specializzati e conduttori di impianti”, torna a crescere con un’accentuazione più marcata nella nostra provincia (37,3% la quota, 10 punti percentuali superiore al mese precedente e in prossimità del dato rilevato a gennaio 2019). Stazionario il valore laziale, mentre anche su scala nazionale tali profili mostrano un ritorno alla crescita; in ogni caso, entrambi i livelli territoriali si posizionano in linea con la media degli ultimi 12 mesi.
Inoltre, come illustrato nella serie storica di seguito riportata, si conferma la costante minore quota laziale, soprattutto con riferimento ai “Conduttori di impianti e addetti a macchinari fissi e mobili”:

Graf. 4 – Entrate previste “Operai specializzati e conduttori di impianti” Latina, Lazio e Italia. Serie storica mensile (⇓)

Le previsioni di maggiori ingressi nell’industria sono condivise da tutti i profili professionali con un’articolazione settoriale che comunque mostra alcuni scostamenti rispetto a gennaio dello scorso anno in termini di incidenza dei diversi gruppi professionali tra i due macro comparti dell’industria e dei servizi. I profili high skill confermano di trovare maggiore spazio nei servizi, sebbene i valori risultino in crescita nell’industria, come evidenziato nella tabella seguente (cfr. Tab 3).
Con riferimento alle figure medium skill, si ribadisce una pressoché esclusiva destinazione nei servizi (l’incidenza è pari al 92%) con una frequenza sulle entrate complessive previste che, dopo la crescita registrata nell’ultimo trimestre con il picco di dicembre, complice la componente stagionale delle festività natalizie, si ridimensiona all’attuale 47,5% (a fronte del 39% di gennaio 2019).
Il gruppo professionale degli “Operai specializzati e conduttori di impianti”, è il più richiesto dall’industria locale (il 71,3% delle previsioni di entrata, in crescita rispetto al precedente 67%), per un’incidenza comunque nettamente superiore rispetto ad inizio anno (67%, a fronte del 57% di gennaio). Ulteriore fattore di discontinuità nell’industria è la maggiore quota di profili impiegatizi (7,2%, il doppio di quanto emerso ad inizio 2019), nonché di figure high skill (14,8% la quota, a fronte del 11,3% riferito all’analogo periodo dell’anno precedente).

Tab. 3 – Lavoratori previsti in entrata per grande gruppo professionale e settore – Gennaio 2020 (⇓)

Con l’avvio del nuovo anno, l’articolazione delle assunzioni nelle diverse aree aziendali torna a distribuirsi pressoché sui medesimi valori di inizio 2019, tornando l’area di produzione al 43,8% (dal 38,1% di dicembre) e confermandosi la destinazione prioritaria; si dimezzano le aree commerciali (17,2% la quota, a fronte del 34,1% di fine anno), per effetto, come già sottolineato, del venir meno del fattore stagionale legato alle festività natalizie. Anche nel Lazio e su scala nazionale i fabbisogni delle imprese si ricollocano in linea con i valori dell’analogo periodo dell’anno precedente.
La redistribuzione suddetta ha un impatto significativo in termini di gruppi professionali (cfr. Tab.4), in quanto a Latina le figure high skill si confermano a gennaio più richieste nelle aree tecniche e della progettazione, con una incidenza nettamente superiore rispetto ai fabbisogni formulati a fine anno (34,9% l’incidenza, a fronte del 26,7% del mese precedente) e quasi cinque punti oltre le risultanze dell’analogo periodo del 2019 (30,2% la quota). Seguono i segmenti del “Marketing, commerciale, comunicazione e pubbliche relazioni”; atteso che l’intera area commerciale vede ampliarsi notevolmente le opportunità per i profili high skill, tornando queste ultime in linea con l’apertura dell’anno precedente (32,1% l’incidenza a gennaio 2019, a fronte del 13,2% di dicembre 2019).
Inoltre, si replica la consueta dissonanza nelle aree “Amministrativa, finanziaria, legale e controllo di gestione” e “Direzione e servizi generali”, per le quali si conferma l’assenza a Latina di richiesta di profili più elevati, quando invece le quote sono consistenti nel Lazio ed in Italia. Da segnalare, altresì, come i “Sistemi informativi” si confermino un bacino importante per i profili di più elevato livello, soprattutto su scala regionale e nazionale.

Tab. 4 – Entrate previste e figure high skill per area aziendale di inserimento (⇓)

Per quanto attiene i profili Medium skill, richiesti per una quota nettamente inferiore come sopra evidenziato (cfr. graf.3), in apertura d’anno mostrano un’articolazione per area aziendale molto prossima ai valori riferiti a gennaio 2019. Le richieste di tali figure (cfr. tab. 5) tornano ad essere destinate con un’incidenza più elevata alle aree “Amministrativa, finanziaria, legale e controllo di gestione” (82,9%, in crescita rispetto ai valori nulli di dicembre scorso), seguono le aree della Vendita (79,5%, in contrazione rispetto al 94,1% delle festività natalizie) che comunque si posizionano nettamente al di sopra dei valori regionali e nazionali (entrambi intorno al 65% e anch’essi in calo di circa dieci punti) e l’Assistenza clienti (60,7%, in flessione rispetto all’82,0% del mese precedente).
Segue l’area di “Direzione e servizi generali”, dove il segmento della “Segreteria, staff e servizi generali” è una destinazione altrettanto significativa a tutti i livelli territoriali.
Il quadro complessivo è illustrato nella tabella seguente:

Tab. 5 – Entrate previste e figure medium skill per area aziendale di inserimento (⇓)

Ulteriore elemento discriminante non solo rispetto al mese precedente, ma anche rispetto all’analogo periodo del 2019, ed esclusivamente a Latina è il maggiore appeal dei profili medium all’interno della “Logistica”, dove seppure tale area perda qualche punto in termini di frequenza delle richieste formulate dalle imprese sul totale degli ingressi, cresce notevolmente l’incidenza di tali profili a discapito delle figure professionali degli operai, attestandosi su valori superiori a quanto rilevato su scala regionale e nazionale, che diversamente non evidenziano spostamenti significativi.

I titoli di studio

Dopo il ridimensionamento registrato nell’ultimo trimestre, la percentuale di assunzioni destinata a personale laureato torna a crescere a tutti i livelli territoriali; 10,9% la quota a Latina, peraltro superiore al 7,9% di inizio di gennaio 2019. Altrettanto nel Lazio e su scala nazionale aumentano gli ingressi previsti di laureati, per un avanzo di circa tre punti percentuali rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Il confronto territoriale è di seguito rappresentato:

Tab. 6 – Lavoratori previsti in entrata per livello di istruzione (⇓)

In provincia di Latina crescono ulteriormente le richieste destinate a diplomati (41,9% delle previsioni di assunzione), mentre i valori laziali e su scala nazionale risultano prossimi alla stazionarietà. Anche il fabbisogno di personale con qualifica professionale guadagna qualche punto a Latina, mentre si posiziona ai minimi in serie storica il fabbisogno di personale senza alcuna formazione specifica.

Graf. 5 – Lavoratori previsti in entrata per livello di istruzione a Latina. Serie storica mensile (⇓)

Dopo il punto di minimo di dicembre scorso, la quota degli ingressi previsti dichiarata dalle imprese locali di difficile reperimento rimbalza al 30,3%, intorno ai valori di inizio anno 2019 e pressoché in linea con il dato rilevato su scala nazionale (32,8%, in leggera crescita rispetto al precedente 30,7%). Diversamente i valori laziali riferiti alla quota di assunzioni “critiche” non mostra variazioni significative né in termini congiunturali, né tendenziali.
Il cartogramma seguente riporta la percentuale sul totale delle assunzioni riferita alle figure professionali difficili da reperire, così come dichiarato dalle imprese in tutte le province d’Italia:

Fig. 2 – Difficoltà di reperimento nei territori (⇓)

Di seguito, la ripartizione per titolo di studio, sempre in termini di confronto territoriale:

Tab. 7 – Entrate per titolo di studio, difficoltà di reperimento, esperienza richiesta – Gennaio 2020 (⇓)

Inoltre, l’esperienza pregressa nel settore si conferma essere preferita a tutti i livelli territoriali. Il differenziale più significativo lo si riscontra nuovamente per i titoli universitari, dove, sempre a tutti i livelli territoriali assume maggiore rilevanza l’esperienza nella professione, probabilmente in ragione di ruoli di maggiore responsabilità cui si presume possano essere destinati i candidati oggetto di selezione.

Graf. 6 – Difficoltà di reperimento per titolo di studio a Latina. Serie storica mensile (⇓)

La serie storica sopra rappresentata mostra come la laurea evidenzi difficoltà nel reperimento dei profili più accentuate rispetto agli altri titoli di studio, soprattutto tra marzo e maggio, nonché ad ottobre dello scorso anno; altrettanto avviene a gennaio 2020. Al riguardo il dettaglio degli indirizzi di studio e relative difficoltà di reperimento è rappresentato nella tabella seguente, dove, tra l’altro,sono evidenziati i periodi di maggiore criticità nella ricerca di personale laureato:

Tab. 8 – Entrate per livello universitario e difficoltà di reperimento a Latina-serie storica (⇓)

Nello specifico, la tabella seguente illustra gli indirizzi di studio che hanno raccolto il maggior appeal da parte delle imprese locali, nonché quelli per i quali le aziende hanno dichiarato di riscontrare le maggiori difficoltà di reperimento e le relative motivazioni:

Tab. 9 – Titoli di studio più richiesti dalle imprese e difficoltà di reperimento – Gennaio 2020 (⇓)

Su indicazione delle imprese intervistate, torna intorno ad ¼ la quota delle assunzioni della nostra provincia destinate agli under30 (a fronte del 29,2% precedente); con l’inizio del nuovo anno torna a ripresentarsi il consueto divario territoriale rispetto ai valori rilevati su scala nazionale e regionale, sebbene risulti sensibilmente più contenuto rispetto a gennaio 2019, come illustrato nel grafico seguente:

Graf. 7 – Quota percentuali assunzioni destinate under 30 Latina, Lazio e Italia. Serie storica mensile (⇓)

Tuttavia, occorre evidenziare che tale dato mostra una elevata variabilità in funzione delle diverse figure professionali richieste, come evidenziato nella tabella seguente:

Tab. 10 – Principali professioni per gruppo professionale e classe di età (⇓)

Graf. 8 – Le 10 professioni più richieste e difficoltà di reperimento a Latina- Gennaio 2020 (⇓)

La numerosità delle interviste realizzate su scala nazionale consente una disaggregazione maggiore degli esiti che a livello provinciale, per criticità legate alla scarsa significatività, non è possibile ottenere; al riguardo, ritenendola un’informazione utile ai fini dell’Orientamento dei giovani studenti, si riporta la tavola prodotta da Unioncamere riferita all’Italia, che restituisce le professioni più richieste per ogni gruppo professionale e le aree aziendali di destinazione:

Tab. 11- Lavoratori previsti in entrata per area aziendale di inserimento e principali professioni per ogni gruppo professionale. Italia (⇓)